Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Lacrime e sangue nelle atroci guerre africane

Lacrime e sangue nelle atroci guerre africane

di Fabrizio Legger - 04/01/2010

La tragica storia bellica del Continente Nero

   

Stefano Bellucci, docente all’Università di Pavia, è l’autore di questo breve ma interessante saggio intitolato “Storia delle guerre africane” (pagine 157, Euro 14,30) pubblicato dalla casa editrice romana Carocci, incentrato sui terribili conflitti che nell’ultimo mezzo secolo hanno insanguinato l’Africa.

Questo continente, bellissimo e affascinante, è purtroppo lacerato da conflitti terribili che, sinora, hanno provocato milioni di morti. Il libro si apre con i conflitti di liberazione in epoca post-coloniale (guerre anti-europee in Algeria, Guinea, Angola, Mozambico, Rhodesia, Namibia) per poi proseguire con i conflitti etnici e religiosi che hanno caratterizzato la storia africana dal 1990 ad oggi (Sud Sudan, Sierra Leone, Uganda, Ciad e molte altre).

Se tra gli Anni Sessanta e Ottanta, all’epoca della Guerra Fredda, i conflitti erano di tipo ideologico (ribelli comunisti contro governi anticomunisti e viceversa), quelli odierni dell’epoca della Globalizzazione sono contrassegnati dai conflitti etnico-religiosi, in cui predominano il serpeggiare del fondamentalismo islamico e la frammentazione etnico-tribale che spesso sfocia in raccapriccianti genocidi, il più delle volti alimentati e causati dalle ingerenze e dalle torbide politiche di sfruttamento poste in atto dalle potenze neoimperialistiche occidentali (i casi del Rwanda, del Burundi e del Darfur sono davvero emblematici).

Nonostante la sua brevità, il libro è molto dettagliato e illuminante. Infatti, vengono illustrate parecchie guerre africane oggi totalmente dimenticate o sconosciute a tutti coloro che non operano attivamente in questo settore.

Per esempio, la terribile Guerra del Biafra (1966-1969) che vide i ribelli cristiani Ibo del Sud della Nigeria lottare eroicamente contro l’esercito federale nigeriano nel vano tentativo di realizzare una secessione delle terre (ricche di petrolio) da essi abitate: una guerra terribile che, unitamente alla carestia che ne seguì, fece centinaia di migliaia di morti.

Altrettanto terribili furono le Guerre del Comunismo, che dalla metà degli Anni Settanta sconvolsero paesi dell’Africa Australe come l’Angola, la Namibia e il Mozambico, e anche paesi del Corno d’Africa come l’Etiopia e la Somalia.

Per esempio, chi ricorda la sanguinosa Guerra dell’Odaden, avvenuta nell’estate del 1977? Forse più nessuno. Eppure fu una guerra terribile, che provocò migliaia di morti. I ribelli somali dell’Ogaden, regione sotto sovranità etiopica, si sollevarono contro il regime comunista filosovietico di Addis Abeba, retto dal Derg dello spietato Menghistu e, appoggiati, dal regime somalo, filoamericano, del dittatore Siyad Barre, proclamarono l’indipendenza della regione. Le truppe etiopiche, supportate da istruttori militari sovietici e “volontari internazionalisti” cubani, affrontarono l’esercito somalo e le bande dei ribelli nello stesso Ogaden, infliggendo loro una sanguinosa sconfitta che fece migliaia di morti.

Egualmente brutali e sanguinose furono le lunghe guerre dell’Angola (1975-2002) e del Mozambico (1975-1990), dove i due regimi filosovietici e filo cubani al potere (quello angolano del Mpla e quello mozambicano del Frelimo) dovettero fronteggiare per oltre un decennio la spietata guerriglia anticomunista dell’Unita di Jonas Sawimbi e della Renamo di Matzingaissa e Dhakama, entrambe appoggiate dal Sudafrica, che provocarono migliaia di morti, soprattutto tra le popolazioni civili dei due paesi. In contemporanea, altrettanti brutale, fu la guerra tra l’esercito del Sudafrica razzista e i ribelli nazionalcomunisti della Swapo, guidata da Sam Nujoma, che lottarono eroicamente per l’indipendenza della Namibia, occupata militarmente dai sudafricani.

L’Autore, con estrema competenza e grande conoscenza della materia trattata, cerca di rispondere ad inquietanti interrogativi: perché il Sudan continua ad essere in guerra tra il Nord islamico e il sud cristiano animista? Perché il Corno d’Africa è tuttora teatro di conflitti devastanti tra Etiopia, Somalia ed Eritrea? Perché, con l’uccisione di Cabila, in Congo, è scoppiata quella che è stata definita la Prima Guerra Mondiale Africana? Cosa sta dietro al terrificante conflitto interetnico che per un decennio ha insanguinato brutalmente la Sierra Leone?

Con molto acume e capacità di sintesi, l’Autore affronta tutte queste questioni tenendo conto delle trasformazioni della politica internazionale, delle contraddizioni della Globalizzazione, dell’affermarsi sempre più minaccioso del terrorismo islamico internazionale. Infatti, tutte queste guerre non possono essere analizzate e comprese senza prescindere da questi grandi processi di trasformazione che stanno attraversando il continente africano.