Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Carlo tentò di fermare Blair "In Iraq una guerra sbagliata"

Carlo tentò di fermare Blair "In Iraq una guerra sbagliata"

di Enrico Franceschini - 04/01/2010

 

 

Il principe Carlo provò a fermare la guerra in Iraq, o perlomeno la partecipazione della Gran Bretagna al conflitto.
L´erede al trono era talmente convinto che Tony Blair stesse facendo un errore a prendere parte all´invasione con le truppe britanniche che ruppe la tradizione secondo cui la famiglia reale deve rimanere al di fuori delle questioni politiche, e fece attivamente campagna contro l´intervento. Lo afferma il News of the World, il più diffuso giornale domenicale britannico, con un articolo di prima pagina che cita «impeccabili fonti» dall´interno di Buckingham Palace e del governo.
Il primogenito della regina Elisabetta è già stato al centro di polemiche negli ultimi anni per le sue lettere e pressioni su ministri e altri membri del governo sulle questioni che gli stanno più a cuore, come l´urbanistica, l´architettura, l´agricoltura, l´ecologia. Ma questa sarebbe la prima volta che il futuro re ha cercato di interferire in una materia di vitale importanza per il suo Paese, come una guerra.
Secondo il tabloid londinese, Carlo avrebbe trasmesso le proprie preoccupazioni e paure ad alti funzionari del governo e costruito una vera campagna di pressioni per fare cambiare idea al primo ministro. Il principe avrebbe attaccato in privato le posizioni di Blair, definendolo, in modo ironico, «il nostro glorioso leader»; avrebbe accusato George W. Bush di volere la guerra contro l´Iraq sulla base di informazioni di intelligence infondate ed erronee, circa l´appoggio di Saddam Hussein ad al Qaeda e il possesso di armi di distruzione di massa da parte di Bagdad (due elementi, citati da Washington e Londra come giustificazione per la guerra, risultati in seguito falsi); avrebbe inoltre ammonito che il conflitto rischiava di esacerbare i problemi e le tensioni in Medio Oriente, anziché ridurli ed aprire la strada alla democrazia nella regione.
Infine, Carlo avrebbe accusato l´Occidente ed i suoi leader di non avere affrontato il problema principale nei rapporti con il mondo arabo, e cioè una equa risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, nonostante le molte promesse fatte in merito.
Le rivelazioni del News of the World coincidono con altri due sviluppi collegati ai nomi di Blair e di Carlo. Il primo è una dichiarazione dell´ex-premier conservatore britannico John Major, che afferma: «Quando ero io primo ministro, ho sempre detto la verità». Questa è un´accusa implicita a Blair di avere mentito, specificatamente sul pretesto usato per convincere il Parlamento e l´opinione pubblica nazionale ad approvare la guerra in Iraq.
Il secondo sviluppo è un annuncio del portavoce del principe William, figlio di Carlo e secondo in linea per il trono, che smentisce le indiscrezioni del mese scorso sui piani della regina di fare di lui un «re ombra», e forse addirittura di abdicare in suo favore, facendo saltare un turno alla monarchia a spese del figlio Carlo.
«William intende concentrarsi sulla sua carriera militare», dice il portavoce, indicando che il principe non vorrà mai fare niente che possa minare il ruolo di suo padre Carlo come unico e legittimo erede al trono.