Confagricoltura passa all’attacco in materia di ogm: a Fieragricola presenta come testimonial la polenta ogm, di sapore tradizionale, ma che sarebbe addirittura “più sicura per la salute e per l’ambiente” per l’assenza di micotossine. Nuovi sondaggi pro ogm mostrano poca conoscenza e addirittura il favore di molti allevatori. Gli italiani non sarebbero contrari ma disinteressati…

Confagricoltura in difesa degli ogm sceglie un testimonial speciale: la polenta transgenica, che servirebbe ad abbattere gli steccati ideologici che fino ad oggi in Italia ha reso gli Ogm un tabù. Come testimonial all’edizione 2010 della Fieragricola ha presentato la polenta Ogm. La polenta senza micotossine. La polenta uguale nel sapore a quella tradizionale, addirittura più sicura per la salute e per l’ambiente.

Per l’occasione l’Ispo ha realizzato un’indagine da cui risulta che oltre il 40% degli italiani non conosce il significato della parola Ogm. Tra i giovani (18-24 anni) la quota sale addirittura al 70%, mentre la larga maggioranza degli italiani ignora il fatto che già da tempo gli animali possano essere nutriti con farine Ogm importate.

Diverso l’atteggiamento dei maiscoltori della Pianura Padana (da cui proviene oltre il 90% della produzione nazionale) che, secondo un’indagine Demoskopea per Futuragra, in 2 casi su 3 si sono dichiarati favorevoli all’utilizzo di sementi geneticamente modificate. E secondo un Eurobarometro l’84% degli italiani non manifesterebbe contro le biotecnologie.

“Il sondaggio di opinione della Commissione europea - commenta Confagricoltura - disegna un atteggiamento da parte degli italiani più disinteressato che contrario. Ma c’è di più: secondo un rapporto Usa pubblicato pochi giorni fa da due membri del Reparto Esteri del Dipartimento Usa per l’Agricoltura (FAS-USDA), il nostro è il Paese europeo ideale per dare inizio a una campagna di informazione che educhi i consumatori in favore degli Ogm. Ciò in considerazione del fatto che circa il 65% degli italiani avrebbe un atteggiamento positivo verso le biotecnologie in generale”.

Fonte: www.aamterranuova.it