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Turchia: 40 arresti per complotto militare contro il governo islamista

di redazionale - 22/02/2010

In manette 14 alti ufficiali legati a un piano riconducibile alla rete Ergenekon per screditare l'esecutivo

 

Turchia: 40 arresti per complotto militare contro il governo islamista

In manette 14 alti ufficiali legati a un piano riconducibile alla rete Ergenekon per screditare l'esecutivo

Il premier Ergodan (Reuters)
Il premier Ergodan (Reuters)
ANKARA - Alta tensione in Turchia per un presunto complotto militare per rovesciare il governo islamista dell'Akp (Partito per la giustizia e lo sviluppo), che ha portato all'arresto di una quarantina di persone, tra le quali alti ufficiali delle Forze armate, da sempre baluardo della laicità kemalista dello Stato turco. «Oltre 40 persone sono state fermate», ha annunciato lo stesso primo ministro Recep Tayyp Erdogan.

COMPLOTTO - All'alba sono scattate le manette per 14 alti ufficiali, accusati di fare parte dell`operazione Balyoz («Martello» in turco), tra questi l'ex comandante dell'Aviazione, Ibrahim Firtina, il generale Engin Alan e altri dieci ufficiali più due militari in pensione: i generali Cetin Dogan e Suha Tanyrli. Oltre ai militari, fra gli arrestati c`è anche Ozden Ornek, ex capo della Marina militare e autore di alcuni diari controversi nel 2004 che parlavano di un golpe in preparazione da parte di quattro alti gradi dell`esercito.

ERGENEKON - Stando alla stampa locale, il complotto sarebbe ricollegabile a Ergenekon, l`organizzazione segreta che avrebbe come obiettivo la destabilizzazione del Paese e del governo: almeno 300 persone sono attualmente sotto processo accusate di far parte di Ergenekon. Secondo l'accusa, il gruppo ha eseguito alcuni omicidi politici e ne pianificava altri, tra cui quello del premier. Gli oppositori di Erdogan ritengono invece che il presunto piano golpista sia in realtà stato ideato da ambienti filogovernativi per creare consenso nei confronti del governo.

PIANO - Il primo a rendere noto il piano Balyoz fu il quotidiano Taraf, secondo il quale il piano aveva lo scopo di creare il caos nel Paese con atti di violenza e terrorismo. La stretegia era far esplodere bombe nelle moschee, attaccare con ordigni incendiari i musei e far precipitare un aereo di linea turco per far sembrare che fosse stato abbattuto da un caccia militare greco. Scopo finale del piano, sempre secondo Taraf, era quello di fare pressione sull'Akp e screditarlo dimostrando che non era in grado di proteggere la popolazione.