Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Lambro. Depenalizzati gli scarichi inquinanti appena un mese fa

Lambro. Depenalizzati gli scarichi inquinanti appena un mese fa

di Debora Billi - 02/03/2010

Il governo nel giorno 2 Febbraio (un mese fa, quindi) ha approvato una norma che prevede appena una multa per chi sversa sostanze inquinanti nei fiumi.

 

Il 2 febbraio scorso, infatti, è stata licenziata una modifica al codice ambientale (la legge delega voluta dal precedente governo Berlusconi, la 152 del 2006) che indebolisce le sanzioni. (...) La norma prevede infatti che può essere perseguito penalmente solo chi scarica inquinanti ad altissima tossicità, come mercurio, cadmio e gli stessi idrocarburi “oltre i valori limite” consentiti dalla legge. Gli altri – quelli sotto i valori limite dei veleni- se la cavano con una multa che va da 3.000 a 30.000 euro, così come quelli che scaricano sostanze meno tossiche anche se inquinanti.

Mentre tutta la Rete suggerisce metodi di punizione esemplare per i misteriosi inquinatori di Lambro, Po e Adriatico (mezza Italia, in pratica), tipo legargli una pietra alla caviglia e costringerli a ripulire centinaia di chilometri di fiumi, i suddetti criminali dormono invece sonni tranquilli. Non solo probabilmente non verranno beccati mai, ma anche qualora fosse se la caveranno con qualche migliaio di euro di multa. A voler essere un po' maliziosi, c'è da pensare che abbiano approfittato della depenalizzazione; a voler essere di molto maliziosi, che la depenalizzazione sia stata implementata proprio per dare una mano a chi doveva risolvere certi noiosi problemucci.

Intanto la ministra Prestigiacomo smentisce indignata, ma non si vede come si possa smentire l'esistenza di una norma. Semmai si può discuterne le sfumature, ed è quello che fa GreenReport, per gli appassionati di codicilli.

 

Fonte: petrolio.blogosfere.it.