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Slow Money: rallentare il denaro

di Daniela Corso - 10/03/2010

 
 
 
 
Slow Money è una organizzazione no profit, che mira ad attirare investimenti a favore dell'agricoltura sostenibile e delle piccole imprese alimentari locali. Per la sua azione di promozione nei confronti delle comunità locali è tra le finaliste nella competizione statunitense 'Ideas for Change in America', organizzata da change.org, una compagnia di imprenditorialità sociale creata nel 2005 con l’obiettivo di risvegliare le coscienze su diverse cause.

Dall’inizio dell’anno oltre 2.500 progetti sono state presentati e votati da circa 100.000 persone. I dieci più votati saranno presentati ai membri incaricati dell’ Amministrazione Obama e riceveranno il sostegno necessario per essere realizzati.
Attualmente Slow Money è collocata al 21° posto tra 62 finalisti.

Slow money è stata fondata nel 1992 da Woody Tasch, presidente dell'Investors' Circle, una rete no profit di investitori, imprenditori, fondazioni e risparmiatori che ha facilitato la riconversione del flusso di denaro e dei fondi investiti verso piccole imprese sostenibili dedicate all’agricoltura biologica.

Il principio di base è quello del low profit: meno profitti per gli azionisti in cambio di enormi benefici per l'intera comunità, secondo un modello ribattezzato “stakeholder capitalism”, cioè capitalismo collettivo. «"Rallentare il denaro" – precisa Tasch - significa anche creare una rete tra le diverse comunità locali, come il modello di Investors' Circle che ha messo in contatto molte realtà nel mondo, in Giappone, Australia, Inghilterra, Francia, Italia e tanti altri ancora».

«Con un investimento di appena l’1% del nostro capitale in cibo locale piuttosto che in operazioni finanziarie – sottolinea un portavoce dell’organizzazione - produrremo ortaggi al posto di interessi, modificando il modello produttivo rivolto unicamente al profitto dei banchieri e sostenendo piuttosto un’agricoltura biologica e sostenibile».