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Iniziativa popolare per la riforma della Politica Agraria Comunitaria Europea

di Michela Marchi - 23/03/2010


 
 
 
 
Finalmente anche in Europa cresce il numero di quanti desiderano e si impegnano per un sistema di produzione, distribuzione e consumo del cibo che rispetti il territorio e faccia un uso equilibrato delle risorse.
Nella consapevolezza della necessità di un intervento organico e istituzionalizzato al fine di avere maggior peso nelle decisioni politiche sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac), in vista della riforma prevista per il 2013, un gruppo di ong, associazioni ambientaliste e umanitarie ha deciso di inviare un messaggio forte alle istituzioni comunitarie e nazionali affinché la politica agricola e alimentare degli Stati Comunitari sia orientata da principi di equità e sostenibilità. Pertanto hanno redatto la Dichiarazione europea sull’alimentazione: per una Politica Agricola e Alimentare Comune sana, sostenibile, giusta e solidale, un'iniziativa che vuole essere riflessione e monito sugli obiettivi della Pac nei prossimi decenni.
La dichiarazione rappresenta anche uno strumento per dimostrare quanto sia forte il movimento che vorrebbe un sistema di produzione alternativo. Gruppi o singoli cittadini sono invitati a sottoscriverla, rendendosi soggetti attivi nelle scelte di politica agricola e alimentare, perché non siano più appannaggio esclusivo delle imprese transnazionali e dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc).
Di seguito i principi guida della dichiarazione.

La nuova Politica Alimentare e Agricola Comune :
1. deve considerare il cibo come un diritto umano universale e non come una semplice merce.
2. deve avere come priorità quella di una produzione di alimenti e mangimi destinata all’Europa e prevedere il commercio internazionale dei prodotti agricoli nel rispetto dei principi di equità, giustizia sociale e sostenibilità ambientale. La Pac non deve danneggiare i sistemi agricoli ed alimentari dei paesi terzi.
3. deve promuovere modelli alimentari sani indirizzandosi verso diete basate sui vegetali e su un minor consumo di carne, di grassi saturi, di alimenti ricchi in energia e altamente trasformati, rispettando i modelli alimentari culturali e le tradizioni regionali.
4. deve dare priorità al mantenimento di un’agricoltura che coinvolga un alto numero di contadini su tutto il territorio europeo, nel soddisfacimento della duplice funzione di produzione di cibo e di salvaguardia dell’ambiente rurale. Ciò non è realizzabile senza prezzi agricoli giusti e certi, che devono permettere un reddito adeguato per contadini(e) o salariati(e) agricoli e prezzi giusti per i consumatori.
5. deve assicurare condizioni giuste e non discriminatorie ai contadini(e) e ai lavoratori agricoli dell’Europa Centrale ed Orientale e sostenere un accesso giusto ed equo alla terra.
6. deve rispettare l’ambiente globale e locale, proteggere le risorse limitate del suolo e dell’acqua, fomentare la biodiversità, rispettare il benessere animale.
7. deve garantire che l’agricoltura e la produzione animale restino liberi da ogm, incoraggiare l’uso delle sementi contadine e promuovere la diversità delle specie domestiche che costituiscono il patrimonio culturale locale.
8. deve cessare di favorire l’utilizzo e la produzione di agro-carburanti industriali e dare la priorità alla riduzione del trasporto in generale.
9. deve assicurare la trasparenza lungo tutta la filiera alimentare, in modo che i cittadini sappiano come viene prodotto il cibo, da dove proviene, cosa contiene e cosa è incluso nel prezzo finale di acquisto.
10. deve ridurre la concentrazione del potere nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della distribuzione alimentare e l’influenza esercitata dai gruppi dominanti su ciò che viene prodotto e consumato, oltre a promuovere sistemi alimentari che accorcino la distanza fra produttori e consumatori.
11. deve incoraggiare la produzione e il consumo di prodotti locali, di stagione, di alta qualità, rimettendo in connessione i cittadini con la loro alimentazione e con i produttori di cibo.
12. deve destinare risorse per insegnare ai giovani le pratiche e le conoscenze necessarie a produrre, preparare e apprezzare un’alimentazione sana e nutriente.

Per sottoscrivere la petizione:
http://www.europeanfooddeclaration.org/declaration/it