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I desaparecidos, un capitolo atroce della storia argentina

di Nando de Angelis - 25/03/2010

Etleboro

E’  il 24 marzo del 1976. Sono passati quasi due anni dalla morte di Juan Domingo Peron, leader incontrastato della scena politica argentina fin dagli anni 40.

Peron venne eletto presidente per la prima volta nel 1946, e rieletto nel 1973 sull'onda di oceaniche manifestazioni popolari, alla veneranda età di 78 anni.

Dopo la sua morte diventa presidente la sua terza moglie Isabel Perón.

Isabelita non ha lo stesso carisma ed il fiuto politico di Evita e, nello sgomento generale, in un clima di smobilitazione prende sempre più piede la figura di López Rega, che crea uno stato di polizia, inaugurando la fase del terrorismo con la formazione dell'Alleanza Anticomunista Argentina (detta Triple A).

Nascono bande e organizzazioni paramilitari al servizio del potere politico con il fine di eseguire omicidi e sequestri degli oppositori al regime.

Una giunta militare, capeggiata dal generale dell’esercito Jorge Rafael Videla e partecipata dal comandante della Marina, Emilio Eduardo Massera e dell’Aeronautica, Orlando Ramón Agosti, rovescia il governo costituzionale ed assume direttamente il potere.

Da quel giorno e per lunghi sette anni il popolo argentino subì una sanguinosa dittatura. Con il pretesto di effettuare un processo di riorganizzazione nazionale instaurano il terrorismo di Stato su grande scala. Dichiarano lo stato di assedio abrogando i diritti costituzionali, sospendono le attività politiche e di associazione e chiudono e sequestrano sindacati e giornali. Per ottenere qualsiasi tipo di informazioni su veri o presunti nemici del regime viene istituzionalizzata la pratica della tortura, praticata in clandestini centri di detenzione nei quali vengono incarcerati i detenuti illegali.

Il clima di terrore e paura tra la popolazione viene così accentuato dalle prime sparizioni di persone: è l’inizio del dramma dei desaparecidos

Le cifre ufficiali parlano di trentamila persone ai quali si devono aggiungere altre cifre agghiaccianti come l'appropriazione di più di 500 figli di scomparsi, la detenzione di migliaia di attivisti politici e l'esilio di oltre 2 milioni di persone.