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Dialoghi sul clima: prossima tappa Bonn

di Elisabeth Zoja - 06/04/2010


Dal 2 al 4 maggio avrà luogo a Bonn il dialogo sul clima di Petersberg, che preparerà gli obiettivi per la conferenza climatica di dicembre a Cancun. In Messico dovrebbe finalmente venir firmato il protocollo post-Kyoto. La commissaria europea per il Clima, Connie Hedegaard, teme che il trattato vincolante potrebbe essere ulteriormente rimandato.


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A Bonn, in Germania, dal 2 al 4 maggio è prevista una conferenza sul clima
I primi veri negoziati del dopo Copenhagen cominceranno tra fine aprile e inizio maggio, in occasione della conferenza prevista a Bonn”. Queste le parole di Yvo de Boer, segretario esecutivo della convenzione ONU sui cambiamenti climatici. A dicembre avrà luogo a Cancun la conferenza ONU che dovrebbe concludersi con il protocollo post-Kyoto che già si sarebbe dovuto firmare quattro mesi fa a Copenhagen.

Il governo tedesco è però stanco di aspettare e va avanti. Infatti, in vista della conferenza in Messico, ha organizzato un ‘dialogo’ sul clima che durerà dal 2 al 4 maggio 2010. In occasione di questo “Petersberger Klimadialog” (dialogo sul clima di Petersberg, una delle sette montagne che costeggiano la città) i ministri dell’ambiente di una cinquantina di stati diversi verranno a Bonn, l’ex-capitale della Germania Ovest. L’obiettivo del ‘dialogo’ è permettere discussioni aperte tra politici - non saranno invece presenti le ong - e fissare così degli obiettivi concreti per il protocollo post-Kyoto. I temi principali spaziano dalla lotta contro la deforestazione al riadattamento alle nuove condizioni ove questo non sia possibile, fino ad argomenti meno chiari come la ‘cooperazione tecnologica’ e ‘l’architettura finanziaria’.

Una questione centrale sarà anche la tutela del clima nei paesi in via di sviluppo, che - al contrario di quanto avvenuto con Kyoto - dovrebbero questa volta firmare il nuovo protocollo. Saranno però i paesi industrializzati a doverli aiutare, a questo scopo l’UE ha promesso di fornire 7,2 miliardi di euro in tre anni. L’ONU chiede all’Unione Europea di sbloccare questi fondi entro la conferenza di Cancun e di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 30% entro il 2020 (rispetto al 1990).

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Yvo de Boer, segretario esecutivo della convenzione ONU sui cambiamenti climatici
Una riduzione del 20% (che corrisponde invece alla promessa fatta fino ad ora dall’UE) non è terribilmente ambiziosa dato che, secondo la Commissione europea, questo obiettivo può essere raggiunto facilmente e a bassi costi", queste le parole di Boer dopo un incontro con la commissaria europea per il Clima, Connie Hedegaard, che risponde: “Personalmente, penso che una riduzione del 30% sia uno sforzo significativo e spero che la UE indichi in tempi brevi la sua volontà di impegnarsi su questo obiettivo”.

La danese Hedegaard avverte che è necessario stabilire obiettivi concreti e realistici per le prossime conferenze sul clima, in particolare quella di maggio a Bonn, e quella di dicembre a Cancun. La commissaria teme, infatti, che senza la preparazione di questi obiettivi potrebbe venir posticipata un’altra volta la conclusione del protocollo, che sarebbe così firmato solo nel 2011.