Il governo del condominio nel quale tutti abitiamo, è una faccenda scarsamente interessante per la maggior parte dei cittadini “imboccati” da una classe politica che, salvo rari casi, non perde occasione per massacrare o, quando va bene, ignorare il degrado intorno a noi.

La salvaguardia dell’ambiente pare non essere appetibile da un punto di vista economico, quindi viene sistematicamente posta come fanalino di coda nei programmi politici. E qui, oltre al menefreghismo subentra un altro problema, che è contemporaneamente, padre e figlio del primo: l’ignoranza.
Se parliamo di coscienza ambientale, fino a questo momento, destra e sinistra sono sempre state pericolosamente vicine infatti, il massacro dell’ambiente non ha mai avuto colore politico.

Adesso, qualcosa sembra essersi svegliato nel dormitorio degli addetti ai lavori ma la piena luce, purtroppo è ancora in fondo a un tunnel che non si riesce a misurare.

Il partito dei Verdi, fino a qualche anno fa sembrava aver acquisito delle buone basi sulle quali fondare una realtà politica solida a protezione dell’ambiente e della salute; poi non ha avuto la forza di buttare fuori a calci nel sedere dei soggetti che tutt’altro erano fuorchè ambientalisti, soggetti che hanno praticamente rovinato quella reputazione che i Verdi avevano acquisito con tanta fatica nel corso degli anni. Risultato: esodo degli ambientalisti e morte di una partito, dell’unico partito che difendeva l’ambiente. Adesso c’è stato un riassetto e i Verdi sono tornati a combattere per l’ambiente e la salute. E’ una buona notizia ma è una buona notizia anche il fatto che oggi altre realtà politiche sono scese in campo a sostegno di temi ambientali, come il Movimento 5 Stelle nato da un’iniziativa di Beppe Grillo, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola e spero altri ancora.

Il miglioramento della salute è ovviamente la prima preoccupazione ma i vantaggi economici che nascono dalla cosiddetta “green economy” sono altrettanto importanti. Finalmente si comincia a capire che ecologia ed economia sono due realtà che, non solo non cozzano l’una contro l’altra ma addirittura vanno d’accordissimo e ne è la prova il fatto che sono in piena crescita aziende che producono e installano pannelli fotovoltaici, impianti eolici, caldaie a cogenerazione, e poi ancora, impianti geotermici e idroelettrici, insomma, un vero e proprio impulso verso la realizzazione di queste tecnologie che cresce di giorno in giorno grazie all’informazione che noi poveri giornalisti facciamo da tempo in merito e che ha contribuito a far aumentare fortemente le richieste dei cittadini che desiderano installare questi impianti nelle loro case e nei posti di lavoro.

E mentre l’economia verde cresce a salvaguardia dell’ambiente garantendo anche tanti posti di lavoro, i nostri governanti puntano sul nucleare che è vecchio, pericoloso, costoso e che farà scoppiare inevitabilmente una guerra con le regioni che, ovviamente, non lo vogliono.
Ma come si fa a dare il proprio voto a questa gente?

Fonte: www.scienzaverde.it