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Afghanistan. Karzai minaccia di schierarsi con i talibani

di Ferdinando Calda - 08/04/2010

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Alta tensione tra gli Stati Uniti e il presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai (foto) dopo una serie di indiscrezioni e accuse reciproche. Addirittura, il presidente afgano avrebbe minacciato di schierarsi con i talibani se gli stranieri avessero continuato a interferire nei suoi affari interni. Commenti che, insieme ad altre recenti uscite del presidente afgano, stanno creando “difficoltà” e “confusione” alla Casa Bianca, come ha specificato il portavoce Robert Gibbs. Tanto che lo stesso Gibbs ha ammesso che questi commenti rischiano di far saltare la visita di Karzai negli Usa, prevista per il 12 maggio prossimo. “Di certo valuteremo gli effetti delle dichiarazioni fatte o che Karzai dovesse ancora fare, e se sia costruttivo tenere un incontro del genere”, ha spiegato il portavoce della Casa Bianca.
Nei giorni scorsi Karzai – che cerca di guadagnarsi il favore dei capi tribali e dei talibani “moderati” in vista della prossima Jirga (assemblea) – aveva accusato le Nazioni Unite, gli Stati Uniti e l’Unione europea di aver organizzato “massicci brogli” in occasione delle ultime elezioni presidenziali.
Inoltre, secondo fonti dell’Associated Press e del Wall Street Journal, durante una riunione con alcuni deputati afgani, Karzai avrebbe affermato che le continue interferenze dall’estero “non fanno altro che rafforzare nell’opinione pubblica afghana l’idea che i talibani lottano contro un invasore straniero”.
Le fonti riportano anche che il presidente afgano avrebbe addirittura minacciato di passare al fronte talibano se gli Stati Uniti avessero continuato a fare pressioni pubbliche nei suoi confronti. In particolare, Karzai vuole che sia accolta la sua richiesta di nominare la Commissione elettorale. La scorsa settimana, infatti, il Parlamento di Kabul ha bocciato un decreto presidenziale – fortemente osteggiato dagli Stati Uniti – con cui Karzai avrebbe ottenuto il potere di nominare tutti e cinque i membri della Commissione elettorale di controllo, tre dei quali sono stati finora scelti dalle Nazioni Unite.
E con l’Onu, l’(ex?) uomo di Washington non sembra avere un buon rapporto. Chiamato direttamente in causa proprio da Karzai per i presunti brogli elettorali, l’ex vice responsabile delle Nazioni Unite Peter Galbraith ha rilasciato un’intervista in cui ha messo in dubbio l’equilibrio mentale del presidente afghano, con un’allusione a possibili problemi di droga. “Karzai – ha dichiarato – è solito far polemiche, forse è emotivo, impulsivo”. “In effetti – ha aggiunto – persone vicine al palazzo presidenziale dicono che ha un certo gusto per uno dei prodotti d’esportazione più ricercati dell’Afghanistan”.
Il dipartimento di Stato Usa ha subito definito “scandalose” le dichiarazioni di Galbraith. Così come il portavoce di Karzai, Waheed Omar, ha smentito prontamente che il presidente abbia minacciato di unirsi ai talibani. Resta il fatto che i rapporti tra Karzai – che a Washington considerano troppo corrotto e inaffidabile – e gli Stati Uniti sono sempre più tesi, anche a causa dei continui “errori” delle truppe Isaf, che, negli ultimi giorni, hanno dovuto riconoscere di aver causato la morte di almeno cinque civili, tra cui un bambino, in diverse province dell’Afghanistan.