Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Green economy?

Green economy?

di Uriel - 14/04/2010

Fonte: Wolfstep


Ormai e' piu' di un anno, ed e' ora di iniziare a tirare qualche somma sulla truffa dal
nome altisonante che si chiama "green economy". La green economy e' la moda che ha
preso il posto dell'economia dell'idrogeno, l'aborto mai nato che idioti farlocchi
come Rifkin davano per sicuro e rivoluzionario. Ebbene, anche la "green economy"
ancora e' giovane, e gia' fa cagare.


Innanzitutto, i risultati non sono quelli che ci si aspettava.


Se ne sono accorti i tedeschi qui in NRW, che hanno iniziato a tirare i bilanci
dell'operazione. Trovate l'articolo della delusione definitiva qui.


"Le installazioni di nuovi moduli fotovoltaici nel solo anno 2009 sono costati ai
consumatori oltre 10 miliardi di euro, e così sarà per il prossimo ventennio. E questo
per immettere sulla rete elettrica lo 0,3% della domanda nazionale, praticamente
nulla. Per tutti i pannelli installati prima, gli incentivi ammontano a oltre ?30
miliardi"
Non deve stupire, quindi, se il governo tedesco (e quello francese) hanno iniziato un
piano di rilancio del nucleare. E la cosa in Germania va ancora bene, perche' alla fine
dei conti la gran parte dei pannelli e dei motori per energia eolica sono costruiti
li', quindi in un certo senso stanno finanziando la loro industria.


In Italia, le cose stanno ancora peggio, e la bufala si sta rivelando sin da ora.


Innanzitutto, non e' vero che il green dia piu' lavoro. Le stime in ore-uomo sono
ottimistiche, e partono dall'idea che tutte le installazioni vengano fatte da nuove
imprese. Il che non e': la stragrande maggioranza delle imprese installatrici sono
imprese edili e imprese di costruzioni idrauliche o elettriche (per i pannelli) , con
il risultato che c'e' piu' lavoro per loro.


Lo stimolo alla ricerca tanto vantata dagli ecologisti non esiste. La green economy
cosi' come praticata in Italia non richiede profili alti, ne' ricerca. Gli
installatori sono mediamente degli operai da cantiere, e mediamente sono
extracomunitari. Si tratta di lavori prevalentemente manuali, per i quali non
occorre alcuna scolarita' particolare. Niente che l'italiano laureato in scienze
della banana vorrebbe fare, gli si rovinano le manine.


Se i pannelli fossero organizzati in centrali elettriche, le aziende potrebbero
anche fare ricerca sulle prestazioni e sull'ottimizzazione. Trattandosi di una
tecnologia matura (tranne i soliti studi destinati a non uscire mai dai laboratori
per via dell' "ottimismo" mostrato nell'annunciare scoperte in realta' molto
potenziali e poco sperimentali)(1) di per se' potrebbe necessitare di ricerca solo
in casi di scala.


Cosi', ci troviamo con una rivoluzione green che costa alle famiglie
(l'installazione dei pannelli), che costa allo stato (fondi e sovvenzioni come se
piovessero) e con la quale sinora non si e' cambiato nulla di nulla. Anche perche'
dovete considerare che qui in NRW si va ancora molto a carbone , ( OT: RUHR 2010 e' la
manifestazione per la chiusura dell'ultima miniera, se vi interessano eventi
culturali tedeschi)


Ma il problema e' un altro: con la stessa cifra spesa a coibentare le case, si poteva
ottenere una riduzione del CO2 molto, molto piu' drastica. Se consideriamo che con 10
miliardi di euro si e' ridotta l'emissione dello 0.05% (lo 0.3% della produzione di
energia elettrica, pesata col nucleare -che non produce CO2- l'idroelettrico , etc)
il confronto diventa miserabile se si considera che l'investimento sulla
coibentazione rende ancora di piu'.


Secondo ENEA, solo riportando le case italiane, nelle condizioni di isolamento
ottimali seguenti:


      Elemento costruttivo Zona climatica E Zona climatica F
      Strutture fisse verticali (muri) 0,27 W/m²K 0,26 W/m²K
Strutture fisse orizontali (coperture) 0,24 W/m²K 0,23 W/m²K
Strutture fisse orizontali (pavimenti) 0,30 W/m²K 0,28 W/m²K
      Finestre e infissi 1,80 W/m²K 1,60 W/m²K



si potrebbero tagliare le emissioni fino al 20%, e non pochi stupidi decimali.


Se tenete conto che ancora la media delle case italiane lavora SOTTO la classe
energetica C (C = 70 kWh/m²a), sarebbe meglio darci un taglio ad installare
catafalchi solari e ventilatori sul mare, visto che i soldi dedicati a coibentare le
case sono spesi MEGLIO.


Per intenderci , un'abitazione di 100 metri quadri, costruita in modo tradizionale,
con buona probabilità corrisponde alla classe F e consuma 1600 litri di gas all'anno.
Una casa di pari superficie di classe A consuma invece 300 litri di gas l'anno. Taglio
delle emissioni di CO2, circa l' 80%.


E di per se', la "green economy" sarebbe anche questo, ma per qualche motivo
stravagante si sta puntando a finanziare la generazione di energia anziche' il
risparmio, anche laddove le tecnologie di generazione siano meno efficaci.


L'anno scorso ho fatto coibentare con uno strato aggiuntivo di isolante termico il
tetto di casa mia. Il risultato e' che ho potuto scaldare casa con una sola fonte. Non
solo ho risparmiato soldi, ma il risparmio in KWh e' stato superiore a qualsiasi
quantita' di energia avrei potuto ottenere investendo, invece, nei pannelli
solari.


La verita' e' che c'e' tanto da fare nel campo del risparmio energetico che investire
in improbabili forme di generazione domestica e' semplicemente assurdo.


Perche' allora ci si sta muovendo in questa direzione? Per la ragione menzionata
all'inizio: l'economia green focalizzata al fotovoltaico e alla generazione
(anziche' al risparmio) e' , essenzialmente , un'economia dei sussidi. E' quindi
molto vicina all'idea di intervento statale che hanno i partiti di estrema sinistra
che generalmente occupano l'area "verde".

E' interessante vedere come sia finita l'esperienza spagnola, QUI


PUERTOLLANO, Spain - Two years ago, this gritty mining city underwent a brief,
21st-century gold rush. Long famous for coal, Puertollano discovered another
energy source it had overlooked: the relentless, scorching sun.
With generous incentives from the Spanish government to jump-start a national solar
energy industry, the city aggressively set out to replace its failing coal economy by
attracting solar companies, with a campaign slogan: "The Sun Moves Us."

Soon, Puertollano, home to the Museum of the Mining Industry, became a hub of
alternative energy, with two enormous solar power plants, factories making solar
panels and silicon wafers, and clean energy research institutes. Half the solar
power installed globally in 2008 was installed in Spain.

Farmers sold land for solar plants. Boutiques opened. And people from all over the
world, seeing business opportunities, moved to the city, which had suffered 20
percent unemployment and a population exodus.

But as low-quality, poorly designed solar plants sprang up like weeds on Spain's
plateaus, Spanish officials came to realize that they would have to subsidize many of
them indefinitely, and that the industry they had created might never produce
efficient green energy on its own.

In September, the government abruptly changed course, cutting payments and capping
solar construction.
Puertollano's brief boom went bust. Factories and stores shut, thousands of workers
lost their jobs, foreign companies and banks abandoned contracts that had already
been negotiated.
Il concetto, cioe', e' che la green economy sta venendo trasformata in una truffa. Se
di per se' stessi i concetti di base sono corretti, i soliti furboni li hanno stravolti
trasformando il settore intero in una gigantesca truffa al contribuente:


1.. Si e' fatto credere che toccasse ai governi, e noi ai singoli, il compito di
finanziare la rivoluzione green. Questi finan
ziamenti devono essere erogati, guarda caso, sotto forma di contributi a pioggia. Al
contrario, si pubblicizzano (e si sovvenzionano) pochissimo delle tecnologie che
potrebbero, semplicemente affermandosi, produrre tagli significativi di consumi
energetici. Si sta procedendo per trend, e il trend segue la parolina magica piu'
magica del momento: fotovoltaico, eolico , blabla. Coibentazione invece non e' alla
moda.
2.. Si e' lasciato credere che il fotovoltaico o l'eolico fossero vie percorribili ,
quando si tratta di tecnologie esauste , capaci di rimanere sul mercato solo se
finanziate dallo stato in eterno. La vera rivoluzione , quella che invece dovrebbe
avvenire casa per casa, e' quella del risparmio energetico. Poiche' le tecnologie di
coibentazione sono gia' esistenti (e su di esse c'e' davvero bisogno di personale
qualificato, e non di un idraulico/elettricista che ti piazza due pannelli sul
tetto, solo una termografia della casa all'infrarosso richiede personale
specializzatissimo) , e come se non bastasse non sono evidenti, si preferisce
mostrare agli amici quanto siamo fichi coi pannelli solari sul tetto. Come se si
potessero usare anche nei condomini.
3.. Si continua a mettere in secondo piano l'isolamento: tutte le discussioni sul
green parlano di automobili e di fotovoltaico/eolico. Se da un lato si sta facendo una
pubblicita' incredibile al fotovoltaico, si stanno dimenticando completamente
tecnologie come questa qui:
http://www.4clima.com/negozio/it/SCAMBIATORI-D-ARIA__150.aspx

4.. Non si sta sovvenzionando quasi per nulla , o pochissimo, l'uso di
elettrodomestici meno esosi di energia. Il vostro PC, se e' un "normale" desktop, ha
un alimentatore da 300W quando va bene, sino ai 450/500 se avete un modello tamarro.
Per che cosa? Esistono sia i laptop che i Mini-PC , che consumano molto meno e sono gia'
all'altezza degli usi domestici.

Lo stesso dicasi per tutti gli elettrodomestici in classe avanzata, e delle fonti
luminose: che cavolo di senso ha continuare a sovvenzionare pannelli fotovoltaici
quando si usano ancora lampadine ad incandescenza?

Sapete qual'e' il problema? Il problema vero e' che sovvenzionare, in maniera
razionale, le tecnologie di risparmio energetico significa sovvenzionare una
quantita' enorme di operatori:

  1.. Produttori di elettrodomestici a basso consumo.
2.. Produttori ed installatori di coibentazioni e soluzioni per lo scambio termico.
  3.. Tecnici per l'analisi termica degli edifici.
I quali sono fuori dai circuiti della politica "verde". Al contrario, finanziando
farloccate come il fotovoltaico e l'eolico, si finanziano precisi canali, fatti di
pochi protagonisti amici del partito verde, aziende in gran parte amiche,
certificazioni che vengono rilasciate da enti amici formando circuiti "vicini al
partito".


Dove sta portando questo disastro politico causato dal mondo della politica
"green", dai parassiti di partito e dalle associazioni "verdi"? Lo immaginiamo
facilmente leggendo qui.
Si tratta evidentemente di un sistema economico che non e' sostenibile se non
basandosi su sovvenzioni pubbliche, le quali non possono che crescere nel tempo, a
fronte di quantita' misere di produzione energetica.


Ma il problema e' sempre lo stesso: l'ecologista non vuole la soluzione che c'e', ma
quella che non c'e'. LA soluzione che non c'e', infatti, gli consente di continuare a
dire "ah, come sarebbe il mondo se ci dessero retta e tutti facessero la tal cosa". La
soluzione che esiste, per dirne una, e' una soluzione che permette di bussare sulla
spalla degli ecologisti e chiedere "caro ecologista del cazzo , hai comprato una
macchina ibrida, si o no? Hai coibentato la tua casa fino a farla passare in classe A+?"


Ed e' qui che casca l'ecologista attuale: egli ama manifestare, lamentarsi e parlare
di quante tecnologie non ci sono ancora ma potrebbero esserci se il governo facesse la
tal cosa. Preferisce glissare sulle tante cose che potrebbe gia' fare ma non fa.


Io preferisco il treno all'automobile, ho ricoibentato pavimenti e
controsoffitti, sono passato ad una fonte rinnovabile a biomassa per il
riscaldamento, ho abolito il mio PC desktop per dei laptop (uno a casa e uno per lavoro)
e adesso che Lady Uriel deve cambiare il PC lo cambieremo con un MiniPC che consuma meno
di un terzo. Sto installando una casupola esterna per il freezer, in modo da
approfittare del fresco per fargli consumare di meno (raffreddare l'interno di un
frigo mentre contemporaneamente si scalda la casa e' assurdo, il frigo lotta contro
la stufa) ,ho cambiato le lampade con lampade a 24 volts (quelle col trasformatorino
nella scocca del lampadario).


Eppure, siccome non ho pannelli fotovoltaici su casa mia, mi sento dire che "non sto
partecipando alla rivoluzione verde". Anche se a casa mia il fotovoltaico ha rese
ridicole per via del clima e della posizione nella valle.


E no, signori, vaffanculo. Per tagliare il CO2 quanto sto facendo io, voi avete
bisogno di mezzo ettaro di pannelli. Solo che i vostri bei pannelli firmadt Dolce &
Gabbana si vedono, e "fotovoltaico" fa molto figo.


Sfortunatamente, invece, per vedere quello che ho fatto io ci vogliono gli
infrarossi.
E cosi', io non sono green.

E' uno sporco lavoro, ma qualcuno dovra' pur farlo.

................................



P.S: era tanto che non postavo musica. Beccatevi gli Alien Vampires, direttamente
dagli Aborym. Ma l'influenza Black metal e il crossover con l' aggrotech si sentono
piu' nel secondo brano.