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La speculazione ora punta sul Portogallo

di Andrea Bonanni - 27/04/2010

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Le continue reticenze tedesche sull´aiuto alla Grecia, ormai criticate apertamente anche dai partner, continuano ad alimentare la pressione speculativa sui mercati. Adesso non è più solo Atene ad essere presa di mira, ma tutti i Paesi i cui conti pubblici sono considerati deboli: primo fra tutti il Portogallo.
Ieri gli interessi sui Buoni del tesoro greci hanno raggiunto un nuovo massimo storico: oltre il 9 per cento sui titoli decennali e oltre il 13 per cento per quelli biennali. Ma anche i bond portoghesi a dieci anni hanno registrato una netta impennata, superando il 5 per cento di rendimento. I mercati speculativi sembrano affannosamente a caccia di nuovi «anelli deboli» nella zona euro. Se lo spread tra i titoli portoghesi e quelli tedeschi ha ormai raggiunto i 221 punti base, quello con i titoli irlandesi è arrivato a 184. E anche i Btp italiani ieri mattina ha toccato i 100 punti di differenziale per poi scendere a 91. Il clima di nervosismo innescato dalle esitazioni tedesche si è trasferito anche alle Borse dei due Paesi sotto attacco: in controtendenza rispetto al resto d´Europa, Atene ha fatto registrare un calo del 2,86 per cento, mentre Lisbona ha perso addirittura il 3,17 per cento.
In realtà non sembra tanto la sostanza dell´aiuto europeo ad essere messa in discussione, quanto la credibilità del messaggio che arriva dai governi dell´eurozona. Ieri il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, ha confermato che la crisi greca «avrà una soluzione rapida». E persino la stessa Merkel si è detta «fiduciosa» che il governo greco metterà in campo le misure necessarie per un risanamento di lungo periodo come chiede la Germania. Del resto il ministro greco delle finanze, Georges Papaconstantinou, ha annunciato «nuove misure concrete» per ridurre «drasticamente» il deficit.

Ma il ministro degli esteri tedesco, Guido Westerwelle, da Lussemburgo ha insistito che «fare troppo presto promesse di aiuto equivarrebbe a ridurre la pressione sulla Grecia».Il presidente francese Sarkozy e il presidente della Commissione Barroso hanno invece invitato gli europei «ad un´azione rapida e risoluta» contro la speculazione che attacca la Grecia.
La procedura per il prestito, comunque è già in marcia, anche se il via libera non arriverà prima del 9 maggio, data delle elezioni locali in Germania. La Grecia ha fatto sapere che Italia, Francia, Spagna e Olanda «sono già pronte» a fornire i finanziamenti bilaterali.