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Non c'è più bisogno delle agenzie di rating

di Uriel - 09/05/2010

Fonte: Wolfstep


Questa e' la prima arma del giudizio che ieri e' stata mostrata, per qualche minuto, ai signori di Moody. &co Il risultato e' stato che immediatamente si e' scoperto che (AHAHAHAHAHA) un operatore avrebbe erroneamente digitato la lettera sbagliata, e (AHAHAHAHA) per qualche motivo strano un altro giovane operatore avrebbe dichiarato alla stampa che le banche italiane sono esposte al debito greco, cosa che non e'.

Abbiamo, quindi , un'arma. Solo che e' una doomsday weapon. Se iniziamo a diffondere negli operatori la convinzione che i rating sia inaffidabile, i piu' grandi si doteranno di meccanismi interni, e iniziera' il collasso dei "masters of the universe", con conseguenze imprevedibili.

Pensavo che tale arma sarebbe stata usata con estrema cautela, invece vedo che subito i "salotti buoni" della finanza italiana (gruppo RCS) che il quotidiano della FIAT hanno iniziato a bombardare, e quasi subito anche Repubblica si e' unita al gruppo. Il che significa che si intende usare quell'arma.
Direte voi: e' un'arma spuntata, per alcuni versi. Aha. Ma la situazione delle agenzie di rating, la loro inutilita' e la loro ingiustificabilita' e' tale che basta un soffio di vento ad abbatterle. Sarebbe sufficiente che un grosso operatore dichiari di aver creato la propria agenzia interna  di averci guadagnato e di NON credere piu' alle agenzie anglosassoni, e inizierebbe il collasso. Per dire, basterebbe una parola di un Doris della situazione, e inizierebbe l'effetto domino. Se un operatore inizia ad usare un proprio ufficio interno di rating, e guadagna,  e dichiara a qualche giornale di guadagnarci perche' calcola il rating meglio di Moody's , tutti gli altri operatori avranno paura di stare puntando sul cavallo perdente e di essere svantaggiati rispetto a chi usa un ufficio rating interno.

Basta pochissimo, davvero pochissimo, per scatenare l'apocalisse.
Per questa ragione Moody, subito dopo aver fatto il casino, ha ritrattato e ha smentito quanto detto prima, e per questo motivo si e' subito subito "scoperto" il ragazzino drogato che ha scritto B anziche' M.(4)

Il problema e' che ad ogni incidente di questo genere, comunque sui giornali finiscono gli articoli che mettono in dubbio le agenzie di rating. E ad ogni volta, un altro colpo di accetta di abbatte sul tronco di un albero che ormai ha lo spessore di uno stuzzicadenti.
Lo ripeto: basta UN operatore, UNO, che dichiari  ad un grande pubblico di aver guadagnato perche' si e' creato un sistema di rating interno migliore di quello dei grandi. Magari dicendo che' migliore perche' valuta anche la sensibilita' dell'azienda su quel mercato, o altra fuffa. Immediatamente inizierebbe il panico e tutti gli investitori inizierebbero a pretendere che gli operatori abbiano un sistema simile.

La bestia stessa  ci mostra dove dobbiamo colpirla.


(1) Si, come no. L'operatore ha premuto B anziche' M.  Ha anche comprato tre colossei perche' c'era il tre per due?

(2)Il primo atto di uno stato civile e' quello di decidere, definire ed imporre chi rappresenti la legge e chi no. Se si viene meno a questo compito, lasciando alle parti in causa la possibilita' di decidere chi sia il giudice, si torna ad un modello tribale a-civile. Quali, appunto, sono le tribu' degli a-civili inglesi e americani.

(3) Fanny Mae, Lehman Brothers, Enron, avevano rating ottimi fino ad un giorno prima del crack.

(4)Come se gli operatori che si occupano di B fossero gli stessi che si occupano di M, come se un direttore di filiale di una banca di casalecchio di reno facesse la legge finanziaria tedesca, insomma.