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Nucleare e Iran: tener conto della realtà

di Giulietto Chiesa - 09/06/2010

Caro Giulietto,

ho visto la tua risposta su Megachip ad un signore che ti chiedeva informazioni sul nucleare. Giustamente dici che nucleare civile e nucleare militare sono quasi inseparabili.
Allora ti chiedo, perché sono un po' confuso sul tema: l'Iran, che siamo soliti difendere dai piani egemonici degli Stati Uniti d'America, mi sembra che punti con tenacia in direzione del nucleare civile (recentemente è stata raggiunta un'intesa con la Turchia, dopo la mediazione del Brasile).

 



Rispetto all'opinione pubblica, noi di Alternativa, perché non dovremmo criticare aspramente anche la scelta del nucleare iraniano? A volte mi sembra che esistano posizioni, in funzione antiamericana, che ci possono far cadere in contraddizioni pericolose. Se si è contro il nucleare lo si è sempre. No?

Quando trovi un attimo, aiutami a capire.
Grazie anticipate .
Paolo B.


Caro Paolo, la questione è rilevante e, dunque, ti rispondo pubblicamente. Siamo contro il nucleare in termini strategici e generali. Anche, ma non soltanto, perchè quello civile è inestricabilmente connesso (o connettibile) con quello militare. Le ragioni della nostra contrarietà sono molto più ampie che non l'intrecccio nucleare civile-nucleare militare. Nel libro scritto con Cosenza e Sertorio lo spieghiamo con abbondanza di cifre, dati, considerazioni non solo energetiche, ma fisiche, storiche ed etiche.
Sono suscettibili, le ricerche e i programmi di arricchimento dell'Uranio, che si stanno svolgendo in Iran, di trascolorare in ricerche e tecnologie militari?
La risposta è inequivocabile. Senza dubbio lo sono, anche se non nell'immediato.
Ma non possiamo dimenticare la situazione politica e quella storica.
Gli Stati Uniti e l'Europa hanno fatto di questa situazione il loro cavallo di battaglia, dicendosi preoccupati per la "minaccia" che l'Iran potrebbe portare a loro, cioè a noi, in un futuro non troppo lontano.
Noi non possiamo "criticare aspramente" l'Iran se non dopo avere fatto chiarezza sulla falsità delle posizioni e della pratica degli Stati Uniti d'America.
Gli Stati Uniti hanno infatti aiutato Israele a costruire il terzo arsenale nucleare al mondo dopo quello di Russia e Usa. Come mai non si sono preoccupati, allora, di fermare Israele? La risposta è chiara, e ovvia: perchè Israele è il loro alleato e ha sempre fedelmente aiutato gl'interessi americani nell'area.
Noi siamo contro il nucleare di tutti, e quindi anche contro quello iraniano, ma siamo anche contro il nucleare israeliano. E siamo favorevoli a un accordo di completa smilitarizzazione nucleare dell'intero Medio Oriente e zone limitrofe, includendovi naturalmente anche Israele.
Perchè altrimenti le nostre "durissime critiche" a Teheran sarebbero insincere, irrealistiche, e anche un tantino ipocrite.
Va detto che Teheran ha sempre proposto questa soluzione. E Ahmadinejiad l'ha addirittura ripetuta nel suo discorso alla conferenza sull'energia atomica che si è tenuta negli Stati Uniti per iniziativa delle Nazioni Unite.
Basterebbe andare in questa direzione e l'Iran potrebbe rinunciare al suo programma nucleare. Il fatto è che Israele non accetterà mai nemmeno di accennare a questa soluzione. E sono convinto che nessun presidente americano sarebbe in grado di premere su Tel Aviv in funzione di un esito di quel genere.
Dunque risulta difficile critica duramente solo una parte del problema senza criticare duramente anche l'altra parte.
Basterebbe, per riaprire il negoziato, che Obama togliesse dalla retorica americana l'opzione dell'uso della forza. Basterebbe che dicesse a Teheran che Washington è in grado di garantire la sicurezza di Teheran. Basterebbe cioè dimostrare all'Iran che può sentirsi al sicuro contro un eventuale attacco israeliano.
Questa ipotesi l'avanzai durante la campagna elettorale USA, e con me altri commentatori, europei e americani. Ma, ovviamente non si è realizzata. Ne consegue che, sentendosi (molto ragionevolmente) in pericolo, gli ayatollah pensino a difendersi.
Ecco dunque la mia posizione. A me pare chiarissima. E che tenga conto della realtà.