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Dubbi finanziari

di Eugenio Benetazzo - 15/06/2010




Anche quest'anno in prossimità dell'estate ho provveduto a raccogliere le principali preoccupazioni di piccoli risparmiatori ed imprenditori italiani particolarmente inquietati per quello che sta accadendo in tutto il mondo, non solo per l'avanzare della crisi dal punto di vista  sociale, ma soprattutto per le attuali condizioni di difficoltà cui sta attraversando l'Unione Europea.  La maggior parte di loro mi scrive chiedendomi quali libri leggere per iniziare ad essere finanziariamente indipendenti in modo da staccarsi definitivamente dai  promotori e circuiti bancari: significa che inizia ad emergere la volontà di acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie opportunità di investimento, abbandonando definitivamente la  discutibile categoria degli operatori del risparmio gestito.  Qui sotto trovate riepilogate la hit parade dei dubbi e perplessità che sta vivendo il pubblico risparmiatore italiano, raccolti in queste ultime settimane, dubbi e perplessità che creano ancora molta angoscia all'uomo medio della strada a fronte delle mutate condizioni ed aspettative future del mercato per i prossimi semestri:

-  i titoli di stato italiani faranno la fine di quelli greci ?
-  mi conviene ancora investire in oro ?
-  per le borse quando terminerà la recente caduta ?
-  conviene indebitarsi per un mutuo a tasso fisso in questo momento ?
-  devo preoccuparmi per una possibile inflazione ?
-  posso stare tranquillo se ho una polizza index linked ?
-  su che strumenti finanziari mi conviene puntare  ?
-  mi posso fidare delle poste italiane e dei loro prodotti ?

Quest'anno la preoccupazione maggiore degli italiani sembra sia la comprensione del grado di gravità in cui si trovano i conti pubblici in Europa: molti lettori sono consapevoli di come sia sempre più opportuno evitare una eccessiva esposizione in titoli di stato, il tutto per cercare di essere il più possibili immuni da un possibile default europeo stile Argentina.  L'oro e l'inflazione sono diventati i principali driver decisionali rispetto alla scorsa estate: come ho avuto modo di esprimermi anche in altri contesti ritengo che la fase di turbolenza finanziaria sia tutt'altro che passata, al momento infatti iniziano a manifestarsi gli spiacevoli fenomeni a boomerang che stanno colpendo a cascata l'occupazione giovanile, il crollo della produzione industriale e la contrazione del gettito fiscale.