http://www.arpat.toscana.it/arpatnews/2009/allegati/118c.jpg

Salgono a 1200 i distributori di latte fresco alla spina gestiti direttamente dai produttori agricoli con un aumento del 20 per cento in un anno. Una risposta decisa alle truffe perpetrate dall’industria lattiera, che utilizza latte in polvere proveniente dall’estero.

Dopo che l’ultima puntata di Annozero ha messo in luce una truffa colossale ai danni dei consumatori, nel nostro Paese gli indici registrano un segnale molto positivo, capace di infondere nuova fiducia ai cittadini e di risollevare le sorti delle aziende, schiacciate dalla guerra dei prezzi imposti dalla grande distribuzione.

Il rapporto “Spesa a km 0 in Italia” evidenzia la rapida diffusione degli erogatori del latte alla spina: una opportunità che consente di risparmiare oltre il 30 per cento rispetto al normale prezzo di vendita ma anche per tutelarsi dai rischi del latte proveniente dall’estero che si trova spesso nelle confezioni a lunga conservazione all’insaputa dei consumatori.

I distributori di latte fresco alla spina sul suolo nazionale diventano 1200 con un aumento del 20 per cento in un anno. Una pratica che combatte i ricarichi del 300 % nel prezzo da stalla a tavola.

Come recita Coldiretti “si tratta del frutto di un interesse comune di allevatori e consumatori a ridurre le intermediazioni, combattere le speculazioni e garantire una remunerazione adeguata agli allevatori con prezzi convenienti per i consumatori.

Il latte è infatti pagato agli allevatori in media 0,33 euro al litro ma quando arriva sullo scaffale viene pagato 1,3 euro al litro con un ricarico quasi del 300 per cento. Nei distributori alla spina è possibile acquistare “latte crudo” ottenuto direttamente dalla mungitura e non trattato termicamente, a differenza sia del latte fresco pastorizzato che di quello a lunga conservazione (UHT). Si tratta di una terza possibilità offerta a vantaggio di chi non si accontenta delle offerte tradizionali (UHT o pastorizzato) e vuole invece gustare latte freschissimo, cremoso e genuino tutti i giorni naturalmente in linea con tutte le normative igienico sanitarie in materia.

I cittadini italiani - sottolinea la Coldiretti - hanno la possibilità di gustare un prodotto unico, del territorio, risparmiando e riducendo la produzione quotidiana di rifiuti provocata dalle confezioni in cartone o in plastica. Fare il “pieno” è infatti possibile con una bottiglia da un litro riutilizzabile che viene riempita di latte appena munto dopo aver inserito l’importo nella macchinetta distributrice con anche il vantaggio - conclude la Coldiretti - di riutilizzare il contenitore impiegato senza produrre inutili rifiuti. Il riciclo dei contenitori del latte crudo consente al nostro paese - conclude la Coldiretti - di ridurre i rifiuti provocati dallo smaltimento ogni anno di 3 miliardi di confezioni di plastica o brik che contengono il latte di produzione industriale.

Fonte: www.aamterranuova.it