L’esempio di Fabbriche di Vallico, paesino di pietra della Garfagnana più remota, esempio eccellente di informatizzazione e di formazione a distanza. Lezioni interattive per i 20 bambini del paese. Tele-assistenza dello sportello sanità…

Piccolo, sperduto tra le montagne, eppure tutto digitalizzato, all’avanguardia. Fabbriche di Valico, 600 anime, è forse il centro abitato più tecnologicamente democratico d’Italia. Non è un’esagerazione: il paesino in provincia di Lucca, stando al reportage pubblicato da ‘L’Unità’, è quantomeno da considerarsi un luogo pilota nell’applicazione dell’informatica e delle tecniche digitali ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, e non solo.

Fabbriche, infatti, si ritrova capofila del progetto nazionale Elisa, che mira a rendere accessibile con un ‘click’ i dati catastali attraverso la tecnologica web 2.0. Attraverso ‘Elisa’, si potrà avere notizia di tutte le proprietà immobiliari, ma anche dei veicoli posseduti e delle utenze in capo a ciascun soggetto fisico o giuridico. Uno strumento, in sostanza, che serva a combattere l’evasione fiscale, dando alle amministrazioni dati certi su cittadini e imprese. Inoltre, ogni famiglia di Fabbriche è stata munita di un decoder digitale e, quando sarà ultimato l’invio delle tessere sanitarie regionali, dallo schermo televisivo si avrà accesso alla tele-assistenza fornita dalla Asl di Lucca, con la possibilità, ad esempio, di prenotare le visite o di monitorare la propria cartella clinica. Oltre alla “democracy digitale”, a Fabbriche di Valico, c’è la scuola multimediale: nelle due scuole accorpate delle elementari, i 20 bambini del paese già da tempo si cimentano nelle lezioni interattive e nelle videoconferenze con altre scuole della Toscana, di zone disagiate.

Disagiate, come lo è la zona di Fabbriche: a un passo dalla Garfagnana, difficile da raggiungere, in mezzo alla montagne, sostanzialmente “un borgo di pietra”: qui, il contrasto con l’applicazione avanzata della tecnologia colpisce ancora di più. Piccolo il paese, grandi gli esperimenti, dunque, con i quali “si cerca di eliminare la fatica che spesso esiste nelle relazioni tra cittadini e struttura amministrativa”, spiegano dal Comune. Mentre il sindaco Oreste Giurlani si augura che, quanto fatto finora, non subisca una battuta d’arresto con la manovra del Governo.

Fonte: Aduc - www.aamterranuova.it