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Caroline Glick: La macchina della satira di regime

di Miguel Martinez - 29/06/2010



fiammaaaward

Oggi lasciamo riposare brevemente la nostra appassionata lettrice, Fiamma Nirenstein, ricordando solo per inciso che nel 2008 la signora ricevette il Premio Oriana Fallaci dalle robuste mani dell'imprenditore imolese Armando Manocchia. Una celebrazione, potremmo dire, della libertà di parola senza le catene della censura.

Anche questo è un fatto che ci avvicina, visto che il signor Manocchia ha avuto la gentilezza di definire il curatore di questo blog "coltivatore diretto dell’odio", "artigiano islamofobico", "buon dhimmi" e anche "buon pseudo-pervertito". Vi ricordate il video negazionista su Gaza, We Con The World, di cui abbiamo parlato qualche post fa?

 

Non c'è sito sionista o neocon al mondo su cui non si possa vedere, per cui immagino di sì. Non poteva essere diversamente, visto che è stato diffuso per primo dallo stesso governo israeliano, per errore.

We Con The World fa parte di una serie di video, altamente professionali, che vengono prodotti regolarmente dalla stessa organizzazione israeliana, Latma TV, diretta da una certa Caroline Glick.

Il video precedente della serie, che invece non troverete sui siti sionisti "moderati", è stato postato su Youtube da Latma TV il 29 aprile del 2010. Tecnicamente ineccepibile, ci presenta un immaginario studio televisivo israeliano, in cui viene intervistato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

Il suo ruolo viene interpretato, nello stile degli anni Venti, da un cantante bianco, pesantemente truccato, che si dimena come conviene a un negro, mentre canta. Traduco i sottotitoli inglesi (ma da quel quasi nulla che conosco di ebraico, ho la sensazione che divergano un po' dall'originale). Alcune frasi sono in inglese nella canzone.[1]

"Look, visto che sono già qui, vorrei dire alcune cose dal fondo del cuore.
Oso cominciare
a raccontare la storia dell'odio nel mio cuore
lo stato d'Israele è per me come una freccia avvelenata
non è per la pubblicazione, gente
ma fa parte integrante del mio vero essere
sì, tutti insistono nel dire
che [Israele] è un vero asset, che non se ne può fare a meno, bla bla bla
ma questa è una cosa profonda, my friends, quindi non mi fate arrabbiare
perché io non sentirò la mancanza di quei dirty Jews
davvero odio
davvero li oooooooodio
è eccitante
suona così bene
come una melodia primaverile
non è invano
che io soffro
saltate per aria, cessate di esistere
o andate ad annegarvi nel mare
perché il Corano possa

dominare, sì dominarci tutti
e possa impossessarsi del Kotel,
del muro occidentale.
Dove è Erdogan?
Bin Laden e Hugo Chavez
e voi dove siete?
io guarderò dall'altra parte
mentre ci pensate voi a sistemare la faccenda
mentre Ahmadinejad e la Russia lo sigillano con un bacio
le bombe atomiche sono sue...
dove è Erdogan?
Kaddafi, Assad, Hamas e Pakistan
venite, prendeteli, ogni donna, bambino e uomo
Iran, prendete Bibi prima che io finisca
buttate la bomba atomica ["the big one"]...."

Direte, è satira. Ecco, immaginiamo un video in cui Maurizio Blondet si traveste da Fiamma Nirenstein e canta "voglio crocifiggere Gesù!" sull'aria di qualche canzonetta di Sanremo.

Ora, la satira per essere tale, deve essere l'esagerazione di qualcosa di reale. Uno spettacolo in cui Berlusconi compare nel ruolo di crapulone dell'antica Roma può far ridere. Uno in cui Berlusconi appare come addestratore delle SS alto due metri e di poche parole, no.

Quindi, i registi dello spettacolo devono veramente pensare che Obama voglia lo sterminio degli ebrei; o vogliono almeno che i loro spettatori lo pensino.

Comunque, se un gruppo di ragazzi decide di fare i cretini su Youtube, chi siamo noi per giudicarli?

Però Latma TV non è un gruppo di ragazzi che decide di fare i cretini.

La promotrice, Caroline Glick, è nata a Chicago e si è arruolata nell'esercito israeliano subito dopo la laurea. Dal 1994 al 1996 è stato il membro principale della commissione israeliana che conduceva i negoziati con i palestinesi. E' vicedirettrice del quotidiano Jerusalem Post e nel 2003, il quotidiano Maariv l'ha dichiarata la "donna più importante d'Israele".

Insomma, non è una ragazzina e presumiamo che non sia nemmeno una cretina.

Ma Latma TV è molto di più. Ce lo spiega, sul suo sito, la stessa Glick:

"Latma è l'iniziativa del Center for Security Policy's Middle East media project che io gestisco nel mio ruolo di senior fellow per gli afffari mediorientali del CSP. E' finanziata interamente da donazioni di privati. Se sei interessato a sostenere il nostro lavoro, potete contattare il CSP qui.L'indirizzo postale è:

The Center for Security Policy
1901 Pennsylvania Avenue NW, Suite 201
Washington, DC 20006"

Il Center for Security Policy, il cui motto è "Peace Through Strength" - la pace attraverso la forza - è stato fondato da Frank Gaffney, un ex-funzionario del Pentagono ai tempi di Ronald Reagan e promuove, in breve, l'aumento delle spese militari statunitensi.

Frank Gaffney lo trovi dappertutto: è stato uno dei fondatori del Project for the New American Century, famoso per aver redatto un piano per il dominio militare statunitense sul pianeta. E' un "esperto" dell'Ariel Center, un think tank israeliano di estrema destra, ed è stato consulente di AVOT (in ebraico, "i padri") o Americans for Victory Over Terrorism, un think tank finanziato da Lawrence Kadish, imprenditore edile e presidente della Republican Jewish Coalition.

Frank Gaffney è anche consulente del Committee on the Present Danger, un vecchio think tank anticomunista ricostituito alcuni anni fa dall'ex-direttore della CIA, James Woolsey, assieme alla nostra vecchia conoscenza, il senatore Joe Lieberman. Il Committee on the Present Danger è stato ricostituito ancora una volta, come Foundation for the Defense of Democracies, dove troviamo di nuovo Gaffney, Woolsey e Lieberman.

Ora, uno dei principali finanziatori del Center for Security Policy è Irving Moskowitz, un incredibile personaggio di cui abbiamo già avuto occasione di parlare qui, che attraverso il controllo del più grande casinò della California (ottenuto con metodi davvero straordinari), finanzia anche i seminari dei sionisti religiosi e i movimenti che operano per riprendere, quando il Messia lo vorrà, i sacrifici animali nel Tempio di Gerusalemme.

Nel 2007, il Center for Security Policy aveva lanciato un altro "media project", chiamato Family Security Matters (in sintesi, proteggi la tua famiglia dai musulmani).

Il progetto lanciò tra l'altro la proposta, avanzata da un certo Philip Atkinson, di far nominare George Bush presidente a vita; e invitava il presidente Bush a svuotare l'Iraq dei suoi abitanti arabi e a ripopolare il paese con americani.

Però abbiamo un principio in comune, questo blog e Frank Gaffney.

Il 27 febbraio del 2009 il Center for Security Policy organizzò un convegno assieme alla International Free Press Society, che ha come unica attività la diffusione di vignette sul fondatore dell'Islam.[2]

Il convegno aveva come relatori Geert Wilders, il noto xenofobo olandese, e Frank Gaffney.

Il tema? Invocare un "International First Amendment and a ban on all hate law" - "un primo emendamento [quello che garantisce la libertà di espressione] e l'abrogazione di tutte le leggi che vietano l'odio".

Possiamo aderire anche noi?

Al convegno hanno parlato Geert Wilders e Frank Gaffney. E siccome il mondo è piccolo, riportiamo la notizia dal sito Una Via per Oriana. Che sarebbe poi l'organizzazione di Armando Manocchia. Quello che ha premiato Fiamma Nirenstein. Cioè la signora che vorrebbe usare le hate law persino per stroncare la libertà di critica verso Israele.

Nota:

[1] Ecco il testo in inglese della canzone di Obama:
Look, if I'm already here, I would like to say a few things from the bottom of my heart.
do i dare to start
to tell the story of the hatred in my heart
the state of israel has been like a poison dart
it's off the record, guys,
but integral of my true self
yes, they all insist
that it's an asset, one that cannot be dismissed, bla bla bla
but this goes deep, my friends, so do not get me pissed
because those dirty Jews by me will not be missed
i truly hate
i truly haaaate them
it's exciting
it sounds so good,
like melodies of spring
it's not in vain
that i'm in pain
blow up now, cease to be
or go drown in the sea
so the Koran
can rule, yes rule us all
and grab the Kotel -
the western wall
where is Erdogan?
Bin Laden and Hugo Chavez
and where are you?
i'll look aside
so you can handle all of this
while Ahmadinejad and Russia seal it with a kiss
the nukes are his...
where is Erdogan?
Kaddafi, Assad, the Hamas and Pakistan
come on, get them, every woman,
child and man
Iran, get Bibi before I'm done
drop the big one...

[2] Sì, siamo favorevoli alla libertà di espressione di chi vuole fare vignette su Muhammad. O di chi vuole far vignette sull'Olocausto. Il che non ci toglie il diritto di essere disgustati da entrambi.

Fonte: kelebek.splinder.com.

Titolo originale: Obama vuole sterminare gli ebrei, un buon pseudo-pervertito e la libertà di parola.