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Saggezza indigena in un mondo moderno

di Stefan Mikaelsson - 30/06/2010

 

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Stefan Mikaelsson è il presidente dell'assemblea generale del parlamento Sámi, l'unico organo ufficiale di rappresentanza del popolo Sámi, gruppo etnico indigeno della regione di Sápmi – area che si estende attraverso la Svezia, la Norvegia, la Finlandia e la Russia. Nel corso della riunione del Consiglio internazionale di Slow Food tenutasi questo mese, ha parlato del legame inestricabile della sua gente con la natura, in un mondo sempre più modernizzato...


“Come popolo, intendiamo riaffermare il nostro diritto all'autodeterminazione e a possedere, controllare e gestire le nostre antiche terre, le acque e le altre risorse. Il nostro territorio è il cuore della nostra esistenza: noi siamo la terra e la terra fa parte di noi; abbiamo un preciso legame spirituale e materiale con la nostra terra, e la nostra sopravvivenza è inscindibilmente legata ad essa.

Il nostro profondo legame con la natura è difficile da esprimere a parole. Vivere nella natura, traendo sostentamento direttamente da ciò che essa ci può dare, crea un'immediata relazione col nostro ambiente (che include gli animali e il nostro prossimo). La visione Sámi della natura come essere vivente è in netto contrasto con la concezione occidentale. La nostra visione della natura s'è formata attraverso i nostri valori e le nostre tradizioni, strutture sociali e relazioni.

Siamo legati alla terra da un cordone ombelicale e dalla polvere degli antenati. I nostri luoghi speciali sono sacri ed esigono il massimo rispetto. Disturbare i resti dei nostri cari e degli antenati costituisce una profanazione della massima gravità e una violazione dei nostri diritti umani. Dipendiamo dal nostro legame con Sápmi, la nostra casa. Se noi - o qualcun'altro - distruggiamo la natura, anche la nostra cultura ne sarà danneggiata.

Il popolo Sámi è passato attraverso molti cambiamenti. Fin'ora, siamo sempre riusciti ad affrontarli senza che la nostra cultura scomparisse. Quest'esperienza del passato ci dà speranza e fiducia per il futuro. La gente e la natura hanno una capacità sul lungo termine di rinnovarsi ed evolvere in maniera sostenibile, perfino in tempi di cambiamenti significativi. La situazione può essere migliorata se noi collaboriamo attivamente per plasmare la realtà che ci circonda, e se costruiamo sulla base della nostra esperienza e della nostra ricca cultura e conoscenza.

Il nostro obiettivo è recuperare la nostra cultura e capire come raggiungere una qualità di vita elevata e sostenibile, semplificando il nostro stile di vita piuttosto che aumentarne il prezzo. Prendiamo seriamente tanto le conoscenze moderne quanto quelle tradizionali e per il nostro futuro sviluppo faremo uso dei migliori strumenti che entrambe possono offrirci. Lo sviluppo sostenibile si costruisce sulla base di un significativo equilibrio fra saperi moderni e tradizionali. Se vengono usate tecnologie efficaci e innovative nel quadro del nostro sistema di valori, esse non distruggeranno mai il nostro ambiente nè la nostra salute, cosa che oggi in molti casi fanno.

Se riusciremo a dimostrare che lo stile di vita tradizionale Sámi e i nostri saperi tradizionali possono essere apprezzati dai maggiori paesi della UE, questo ci instillerà un sentimento di soddisfazione e orgoglio, riguardo alle nostre origini e a noi stessi come persone."