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Pedaggi autostradali. ...Contenti?

di Debora Billi - 05/07/2010

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In un ideale proseguimento del post relativo alla tariffa elettrica bioraria, vorrei spendere due parole sui nuovi pedaggi autostradali. Più volte qui abbiamo invocato un inasprimento dei costi del trasporto su gomma, privato e commerciale, sia attraverso aumenti dei carburanti che delle varie tariffe ad esso collegate.

Certo, qualcuno mostra in genere un po' di inspiegabile accanimento punitivo nell'invocare tali drastiche misure, ma il succo è sempre stato il seguente: visto che andiamo incontro ad una crisi energetica senza precedenti, imparare da subito ad organizzarsi ed a consumare meno risorse energetiche attraverso il meccanismo del disincentivo potrebbe essere una buona strada da percorrere.

Allora perché sto per scrivere che gli aumenti autostradali sono una stron%&$# pazzesca?

Per lo stesso motivo per cui considero la bioraria una fregatura e basta. Per capire il ragionamento, è come se prendessi a schiaffi mio figlio così, random, senza neppure spiegargli perché. Il motivo? Ogni tanto dice una parolaccia, quindi se lo merita!

Logicamente, tale sistema vi sembrerebbe completamente cretino, cattivo ed inutile. La stessa cosa accade per questi aumenti. Qualcuno ci ha forse spiegato che stiamo andando incontro ad un periodo difficile, in cui dovremo usare l'automobile sempre meno? Avete visto una seria campagna televisiva vòlta a responsabilizzare i cittadini sui consumi energetici, ad insegnare a risparmiare, a far capire che l'energia costa e chi la usa senza pensarci è giusto che paghi? Qualcuno ha notato, insieme agli aumenti dei pedaggi, iniziative governative per incentivare l'uso del treno o dei mezzi pubblici, anche attraverso un migliore servizio? Qualcuno, insomma, ha collegato questi aumenti alla crisi enegetica, ovvero lo schiaffone alla parolaccia? Manco per sogno.

E allora perché meravigliarsi, se i cittadini percepiscono tutto ciò come l'ennesima rapina ai danni dell'automobilista, a cui vengono messe le mani in tasca ogni volta che allo Stato servono soldi per finanziare le prossime ruberie. Perché meravigliarsi, se il risultato è un'incazzatura generale e persino un maggior consumo di carburanti, dato che i cittadini escogiteranno lunghi giri sulle statali pur di farla in barba all'esoso casello. Purtroppo, anche se c'è chi è contento perché "ma non volevate aumentare i costi dell'energia?", noi sudditi siamo regolarmente trattati come pecore da tosare, e mai coinvolti e responsabilizzati in sacrifici che potrebbero rappresentare un bene per il futuro della nazione. Paga e zitto, senza un perché.