Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Energia, ecco il giacimento italiano: con l'efficienza risparmiata una nuova centrale elettrica

Energia, ecco il giacimento italiano: con l'efficienza risparmiata una nuova centrale elettrica

di Alessandro Farulli - 07/09/2010

Energia, ecco il giacimento italiano: con l'efficienza risparmiata una nuova centrale elettrica da oltre 750 MW

 

Circa un mese fa (vedi link) ci domandavamo che fine avesse fatto la politica per l'efficienza e il risparmio energetico nel nostro Paese. Ieri è arrivata un risposta forte e chiara a chi, quando si parla di ridurre i flussi energetici, parla di voler far fare la dieta a chi ha fame e propone invece il nucleare sia come soluzione per l'appetito da watt che per combattere le emissioni di C02. E la risposta non è di un'associazione ambientalista, ma dell'Autorità per l'energia che in un comunicato ufficiale ha affermato: «sul fronte dell'efficienza energetica, negli ultimi 5 anni, il sistema-paese ha ottenuto risultati particolarmente positivi per i consumatori e per l'ambiente, riuscendo ad evitare il consumo di circa 6,7 milioni di Tep (tonnellate equivalenti petrolio) e l'emissione di circa 18 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2). Questi valori, superiori agli obiettivi nazionali per il quinquennio 2005-2009,  equivalgono alla produzione annua di una nuova centrale elettrica da oltre 750 MW od ai consumi annui di una città di quasi 1,8 milioni di abitanti».

L'Autorità per l'energia - si legge sempre nella nota -  ha approvato con la delibera EEN 12/10, un'ultima tranche di 215 milioni di euro di finanziamenti per la promozione dell'efficienza energetica, attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. Gli incentivi erogati dall'avvio del meccanismo (gennaio 2005) ad oggi, raggiungono il totale di 531 milioni di euro che si sono tradotti in benefici da 5 a 10 volte superiori ai costi.

Significative anche le parole del Presidente dell'Autorità Alessandro Ortis, che oggi il Sole24Ore indica come possibile prossimo alla presidenza anche della nascitura Autorità per l'energia nucleare: «L'impegno a favore di un utilizzo sempre più efficiente dell'energia, attraverso il meccanismo dei certificati si sta dunque dimostrando particolarmente conveniente, migliore di ogni altra iniziativa attuata per contribuire a ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni ed a contenere le emissioni di CO2. Va pure ricordato che ogni decisione pro risparmio energetico, anche per le nostre case, ha il vantaggio di dare ritorni immediati, riducendo subito  la bolletta individuale». Sottolineiamo il passaggio « migliore di ogni altra iniziativa attuata per contribuire a ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni ed a contenere le emissioni di CO2».

Quale sia il pensiero di Ortis sul nucleare non è chiaro, in proposito ricordiamo che pochi giorni fa, il presidente dell'organismo di controllo ha detto che «è una scelta di natura politica, e l'Autorità per l'energia non fa politica. Comunque posso dire che l'attuale mix e' troppo petrolio-dipendente, non c'è il nucleare, non c'è il carbone pulito e il contributo delle fonti rinnovabili è ancora modesto». Ma come dicevamo prima di tutto il resto, bisognerebbe fare il possibile per ridurre l'uso dell'energia che ha costi minimi e risultati immediati. Una famiglia che investe in tecnologie efficienti - spiega prorio l'Autorità - può ottenere i seguenti vantaggi economici, valutati secondo ipotesi conservative: 67 €/anno di risparmio per la sostituzione di scaldacqua elettrico con scaldacqua a metano; 104 €/anno di risparmio per l'installazione di caldaia a 4 stelle di efficienza alimentata a gas; tra 109 e 149 €/anno di risparmio per l'installazione di 5 mq di collettori solari per la produzione di acqua calda (in località con temperature medie); tra 83 e 272 €/anno di risparmio per l'installazione di pompe di calore elettriche ad aria esterna in luogo di caldaie in abitazioni localizzate in una zona climatica con temperature medie.

Insomma, i numeri indicano una strada virtuosa da seguire che l'Italia negli anni Ottanta percorse con ottimi risultati e ancora oggi non ha perso terreno come in altri settori. Si tratta di insistere e non sperare che siano solo i fornitori/produttori di energia quelli che  attuano le misure di risparmio perché è chiaro che non può essere il loro obiettivo primario. Anche questa è politica industriale, quella di cui il nostro Paese ha un disperato bisogno.