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Il salmone OGM presto sulle tavole americane?

di Pascale Brevet - 22/09/2010




La Food and Drug Administration statunitense sta attualmente esaminando la richiesta di approvazione del primo animale geneticamente modificato approvato per il consumo alimentare umano. AquAdvantage, il salmone OGM sviluppato dall’azienda americana Aquabounty, contiene un gene dell’ormone della crescita del salmone Chinook e un attivatore genetico del Zoarces americanus, un lontano parente del salmone. Questo attivatore consente all’animale di produrre l’ormone della crescita anche in condizioni climatiche fredde, a differenza del salmone normale, così da raggiungere il peso della pezzatura commerciabile in 16-18 mesi invece che in 3 anni.

 I critici in tutto il mondo hanno espresso la stessa preoccupazione: quali sarebbero le conseguenze in caso di fuga di un pesce che cresce più rapidamente e chi si trova a competere con i suoi cugini selvaggi per l’approvvigionamento di cibo e l’accoppiamento? AquaBounty risponde che, proprio per evitare tale minaccia, l’allevamento sarebbe condotto sulla terraferma, cosa difficile da immaginare visto che il 90% degli attuali allevamenti di salmone è in mare aperto. Sarebbero inoltre venduti solo esemplari femmina sterili, aggiunge Ronald L. Stotish, CEO dell’azienda. La questione, che è solo uno dei problemi legati all’allevamento ittico, sta monopolizzando l’attenzione del dibattito attuale. In un recente articolo pubblicato da Le Monde, François Bonhomme, ricercatore presso l’Institut des Sciences de l’Evolution, evidenzia i rischi ecologici di tale pratica. I centri di produzione intensiva sono agglomerati di agenti patogeni, spiega, oltre che fonti d’inquinamento ambientale. L’altro argomento chiave sono i potenziali pericoli di AquAdvantage per la salute umana. Il metabolismo modificato del pesce transgenico può cambiare anche la sua capacità di immagazzinare tossine? Questo è un punto sul quale ci si aspetta una risposta della FDA nei prossimi mesi. Purtroppo, le sue conclusioni non potranno essere messe in dubbio, poiché l’intero processo di richiesta di autorizzazione per gli animali geneticamente modificati è confidenziale. Si prevede l’organizzazione di un incontro pubblico in occasione del quale sarà illustrata la maggior parte dei dati sottoposti ad esame da AquaBounty. Tuttavia, come evidenziato da Gregory Jaffe del Center for Science in the Public Interest, in questi casi di norma non rimane tempo sufficiente per l’analisi dei dati da parte di terzi. Nel caso in cui la FDA autorizzi la produzione di AquAdvantage, i consumatori potrebbero non essere in grado di esercitare il diritto di evitare l’acquisto del salmone transgenico poiché, con grande probabilità, non sarà etichettato come OGM. AquaBounty sostiene che il nuovo salmone ha lo stesso sapore, colore, contenuto in vitamine, minerali, acidi grassi, proteine e altri nutrienti del salmone atlantico tradizionale. Sebbene spetterà alla FDA confermarlo, nel caso in cui sia vero, l’etichettatura sarà lasciata all’iniziativa volontaria, visto che il governo americano ha finora respinto l’obbligo di etichettatura per le colture OGM. L’etichetta diventa obbligatoria solo nel caso in cui le proprietà nutrizionali o altre caratteristiche si differenzino dai prodotti non OGM. AquaBounty si aspetta l’approvazione definitiva nei prossimi mesi. Sono già stati condotti altri esperimenti su pesci geneticamente modificati, come la tilapia e la carpa in Cina, ma finora non sono mai stati approvati per il consumo alimentare umano. AquAdvantage rappresenterebbe un precedente che spalancherebbe la porta ad altri animali transgenici.