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Mosca si sottrae agli impegni contrattuali: niente più missili difensivi all'Iran

di Antonella Scott - 23/09/2010



La vendita all`Iran di cinque batterie antimissile S-3oo, prezzo 8oo milioni di dollari, era rimasta congelata ormai da tempo a Mosca: ieri però il Cremlino ha messo nero su bianco. Un decreto firmato dal presidente Dmitrij Medvedev proibisce il trasferimento «di carri armati, blindati, sistemi di artiglieria pesante, elicotteri da combattimento e navi militari, missili e parti di ricambio», e specificamente dei sistemi S-300: «Rientrano decisamente nell`ambito delle sanzioni Onu», ha chiarito il generale Nikolaj Makarov, capo di stato maggiore russo. Un passo invocato a lungo da Stati Uniti e Israele: il muro difensivo che gli S-3oo innalzerebbero sull`Iran vanifica la minaccia di un attacco ai siti nucleari. Un passo che il Cremlino ha compiuto nello stesso momento in cui ha precisato la ricompensa che si aspetta dagli americani: l`accesso alle loro tecnologie militari.
Il ministro russo della Difesa Anatolij Serdjukov aveva rotto il tabù nei giorni scorsi, tornato da Washington, Medvedev lo ha ripetuto ieri presiedendo la commissione per la modernizzazione.
La sicurezza del paese esige armamenti moderni, e l`industria nazionale «non è in grado di tenere testa agli ordini e ai finanziamenti necessari a creare prodotti high-tech». Per questo, per la prima volta dalla Seconda - Guerra Mondiale, Mosca intende rivolgersi agli ex avversari della Guerra Fredda, Stati Uniti compresi, per acquisire tecnologia militare: «Non ci interessano i prodotti finiti - ha spiegato Serdjukov in un`intervista all`agenzia Bloomberg - vogliamo accedere al know-how tecnologico per poiprodurre in territorio russo».
11 budget stanziato è senza precedenti: 55o miliardi di curo in dieci anni, calcola il vicepremier Serghej Ivanov. Serdjukov - primo ministro della Difesa russo a non venire dall`intelligence né dai ranghi militari - ha spiegato di averne parlato con Robert Gates, capo del Pentagono, e poi ha fatto la sua lista: «Ci interessano molte cose, soprattutto nel campo delle comunicazioni, tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia dell`informazione. Siamo anche interessati ad armi di alta precisione». Gates riceverà una lettera dettagliata entro un mese, richieste che potrebbero scontrarsi con i limiti imposti dalla legge americana al trasferimento di tecnologie sensibili.
Ostacoli che Mosca spera di poter superare. Diversamente, Serdjukov ha accennato alle intese raggiunte con Francia e Germania, ai contatti in corso con Israele e Italia. Da parte sua, Medvedev ha invocato la creazione di un organismo sul modello dell`americana Darpa, l`agenzia responsabile per lo sviluppo di tecnologie militari: «Molti contractor russi - ha detto il presidente - lavorano ancora su aggiornamenti di modelli dell`epoca sovietica».