Su "La Repubblica": no alla legge antinegazionista
di Claudio Moffa - 18/10/2010
Fonte: claudiomoffa
Legge antinegazionista, svolta a Repubblica dopo i minacciosi articoli di ieri? Svolta dunque anche nel dibattito politico sulla questione? Probabilmente no, ma oggi sul quotidiano di Ezio Mauro lo storico cattolico Adriano Prosperi prende una netta posizione contro l'ipotesi di una legge contro il negazionismo, con argomenti non solo di principio, ma riferiti a sedimenti storici plurisecolari. Parole insomma forti, che potranno riverberarsi sul dibattito in corso in sede decisionale-legislativa. Scrive il Prosperi: “… crediamo che si debba dissentire senza incertezze dalla proposta di affidare a una legge il compito di far rispettare la verità storica. Il principio della libertà intellettuale e l'inviolabile diritto di ciascuno a non essere punito per legge per le proprie convinzioni sono il frutto di secoli di lotte contro l'intolleranza e la censura di poteri religiosi o politici.
Sarebbe una vittoria postuma dei regimi totalitari sconfitti al prezzo di un'immane conflitto mondiale se nella nostra repubblica democratica si dovesse ricorrere alla barriera del codice penale per difendere dalle deformazioni e dagli errori la verità storica”
Ottimo, e qui mi fermo: tutto il resto dell'articolo è secondario, compreso qualche eccesso verbale non propriamente tipico di un luminare dell'accademia, e che starebbe meglio in bocca a qualche cronista cacciatore di veri o presunti "negazionisti", di quelli sognano una soluzione "francese" del (non) dibattito sulla shoah, un po' di botte e sangue fino al coma, e via. Una piccola caduta di stile quella che abbiamo letto, sicuramente non preceduta da una effettiva visione integrale (1 ora e mezza) della video-lezione, ma che non elimina il fondamentale passo che Prosperi - già negazionista della lettura laicista dell'Inquisizione, fino a valorizzare il presunto "garantismo" del Tribunale del Sant'Uffizio, ed oggi opportunamente pentito - ha fatto fare a Repubblica.