Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Daemones

Daemones

di Danilo Arona - 02/11/2010



Demone.jpgIn questi ultimi mesi certi discorsi di amici di varie scuole e convinzioni sembrano convergere su un unico punto. Quale? Proviamo a capirlo.
“Sataniel si sta risvegliando”, mi confida un seguace di scuola steineriana. “Lui è la spina nei fianchi dell'umanità. Il suo compito è diffondere il Male in quanto tale; la distruzione in quanto tale; l'odio che conduce alla delazione; il godimento nel torturare, dai piccoli animali ai bambini. E il suo ultimo inganno è quello di divenire spirito all'interno di una macchina. Di dimensioni mostruose. Come al CERN di Ginevra, ci s'inchina supinamente alla Novella Pizia per realizzare sogni luciferini portentosi.”
Si può dissentire, ma io mi limito a non commentare. Poi leggo un fondo di Filippo Zaccaria da cui estraggo quanto segue:

“Arhiman, il principio del Male nella dottrina di Zarathustra, opposto a Orsmud, è simboleggiato dalle tenebre. Quando l'uomo rinuncia a essere protagonista del suo presente, inevitabilmente è attratto dal suo passato o dall'oscuro futuro. La nostra epoca è così facilitata a propendere per il lato oscuro? Siamo circondati da tecnologia complicata ma facile da usare. Il rumore di fondo, che ci accompagna giorno e notte, è un ronzio più o meno accentuato di organi meccanici ed elettronici in movimento: basta farci caso e percepiamo il Mostro. In pratica non abbiamo un attimo in cui possiamo, in silenzio e in coscienza, restare immobili in noi stessi. Se qualcuno lo vuole fare, deve agire, addestrarsi, acquisire disciplina del pensiero libero. Un gran lavoro per restare immobili, eppure, se non lo facciamo, veniamo trascinati dalla corrente del tempo verso l'oscuro futuro a nostra insaputa, senza di noi, senza apparente responsabilità... un futuro infame, malefico, 'arimanico'...”

Sataniel, Arhiman, Daemones... Come in un racconto di Daphne Du Maurier (1), una sera di qualche tempo fa – molto prima delle esplosioni incontrollate di violenza che dilagano nella nazione e nel mondo -, il mio amico Alex di Genova, uomo con il terzo occhio, mi sussurrò all'interno di una pizzeria:
“Non girarti adesso. C'è uno di quelli.”
Alex è come John Constantine (2). Potete crederci o meno, non m'importa. Lui li vede, tanto i posseduti che i possessori. Io naturalmente mi sono voltato. La faccia del tipo, che mangiava da solo era oscura, rincagnata e rabbiosa. Accortosi che lo guardavamo, se ne andò spargendo per il locale fiumi invisibili di rabbia di cui ci rendemmo conto. Poi Alex cesellò le nostre pizze dicendomi: “Si tratta di forze eteriche. Sono sempre di più. Noi siamo porte (3), ma tu e io siamo pure bravi a tenerci chiusi. Dove entrano, trionfano il Male e l'omicidio gratuito, senza spiegazioni.”
Naturalmente per i più sono balle. Non mi oppongo. Ma che qualcosa di anomalo stia circolando nella collettività lo sostiene persino Bruno Vespa. E' il Male? Il Diavolo, probabilmente, per citare Bresson?
Chiedo il parere di Mister Tony. Che la prende alla lontana.

«Già, il Male… Ma possiamo dunque definire, almeno in parte, la natura del Male stesso? Le entità soprannaturali e le manifestazioni di cui abbiamo discusso nelle puntate precedenti, hanno un'origine? Quale? Possiamo saperlo?
C’è una pletora di miti e leggende la cui origine si perde nella notte dei tempi. Miti di cui buona parte presenta connotazioni fantasiose, per non dire comiche. Ma, sfrondando attentamente il campo, vediamo sconcertanti punti in comune, che convergono, formando una storia ben precisa. E una storia che è rimasta così indelebilmente impressa nella memoria comune dell’umanità, seppure in versioni adattate alle specifiche di luoghi e tempi, non potrebbe trattarsi di una storia vera, di un fatto storico? Vediamo qualche esempio, e poi tentiamo un esercizio di collegamento.

I semi-Dei. In tutte le culture costoro sono la progenie di Dei e donne umane. Vedi Gilgamesh, descritto come due terzi dio e un terzo uomo. Yù, monarca cinese che secondo il mito arginò il diluvio. Ercole, nella mitologia greca classica. Eccetera. Tutti costoro, piuttosto violenti e dediti ad approfittare sessualmente di donne umane

I giganti. La presenza di giganti in tempi antichi, come i Titani della mitologia classica, i giganti della prima delle quattro ere anteriori a quella attuale nella mitologia azteca,

Il diluvio. Questa è forse la storia che è più presente nei miti di tutto il mondo antico, un diluvio che tra l’altro in un modo o nell’altro si interseca con le vite di semi-Dei e giganti.

A questo punto siamo obbligati a dare una sbirciatina al testo che somma i sopracitati elementi, e li cuce insieme in una narrazione organica:
“Or quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra, e furono loro nate delle figliuole, avvenne che i figliuoli di Dio videro che le figliuole degli uomini erano belle, e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte… In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, quando i figliuoli del vero Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, e queste fecero loro dei figliuoli. Essi sono gli uomini potenti, che nei tempi antichi sono stati famosi… E l’Eterno disse:’Io sterminerò di sulla faccia della terra l’uomo che ho creato…e la terra era piena di violenza” – Genesi 6:1,2,4,7,11.

Diamo una chiave di lettura al testo, corroborandolo con i miti del passato. Troviamo entità spirituali (i figliuoli di Dio) che vengono sulla terra a scopi sessuali. Questi generano “giganti” o “uomini famosi” (nell’originale vengono chiamati “Nephilim”, che significa “distruttori”), protagonisti della corruzione totale della società umana, che culmina con il Diluvio.
Ma concentriamoci sui “figliuoli di Dio”. Chi sono?
Sempre il testo Biblico ci offre dettagli:
“Dio non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò…” – 2Pt.2:4
“Egli ha serbato in catene eterne , nelle tenebre,… gli angeli che non serbarono la loro dignità primiera, ma lasciarono la propria dimora…” – Giuda 6.

Quindi si tratta di entità spirituali (Angeli? Dei?) che sviluppano caratteristiche maligne, e dopo aver cercato di contaminare la società umana antidiluviana, restano nel “Dark Side” fino a ora, pur nel disfavore divino, e continuano a interferire in modo distruttivo con gli esseri umani...
E se le cose fossero veramente andate così? Questo significa che avremmo a che fare con entità spirituali, molto potenti e molto, molto malvagie…
Ma abbiamo un riscontro oggettivo di queste teorie? Ne abbiamo già parlato, ma possiamo provare a schematizzare e catalogare il “range” di azioni distruttive compiute da queste entità? Esse riassumono tutte le perversioni e gli squilibri presenti, purtroppo, anche negli esseri umani. E potrebbero avere lo scopo di creare insania mentale… A questo proposito, vorrei citare alcune fonti, che sono un po’ datate, ma proprio per questo interessanti. Si riferiscono a periodi storici quando la ricerca scientifica teneva ancora conto, in certi contesti, dell’elemento metafisico, senza lasciarsi travolgere da esso, ma neanche escluderlo per principio.

Daily Mail ,23.01.1906: “…dal lontano 1877 il Dottor L.S.Forbes ha scritto sul soggetto ‘Squilibrio Mentale Causato da Entità Spirituali’: Circa 10.000 persone si trovano al presente rinchiuse in manicomio a causa dei loro contatti col soprannaturale… Potrei citare molti esempi di uomini assolutamente sani e con grandi abilità, che hanno lasciato tutti i loro interessi e hanno perseguito lo spiritismo, solo per terminare i loro giorni in manicomio.”

The Nature of Insanity, Its Cause and Cure, pubblicato nel 1899 dal dottor J.D. Rhymus. Dopo aver illustrato molti casi di insania causati da possessione demoniaca o ossessione, cita la lettera di un dottore di Filadelfia, datata 12 .11.1884, in cui si diceva: “Il Giudice Edmonds di New York (un noto spiritualista dell’epoca) ha recentemente espresso l’opinione che molti ricoverati in manicomio sono semplicemente sotto l’influenza degli spiriti… Almeno 15 casi si follia, per meglio dire ossessione, sono stati curati partendo da questo approccio, come ha potuto illustrare nella sua recente relazione all’Accademia delle Scienze di N.Y. Il Giudice ha usato metodi ‘metafisici’ con individui affetti da disordini mentali, per ‘demagnetizzarli’ e liberarli dal controllo di spiriti che li ossessionavano.”

Il Dottor E.W. Webster, membro dell’Associazione Medica Americana, e specializzato “Alienista” (come venivano chiamati allora gli analisti mentali) nel 1905 disse: “Vedo spesso gli spiriti come causa dell’insania mentale dei miei pazienti, e a volte sento perfino le loro voci. Pazienti descritti come squilibrati senza speranza sono frequentemente solo perduti sotto il preponderante controllo di spiriti o, a volte, da torme di spiriti… Una larga percentuale di insani sono persone che hanno provato in passato a diventare medium spiritici, ed essendosi predisposti ad accogliere queste influenze spirituali, si sono trovati con una entità malvagia che li controllava.”

Certo, questa è preistoria della scienza medica e psicanalitica. Poco più che sciamanesimo, si può obiettare. Vero, verissimo. Però esistono riscontri a tali osservazioni quanto mai datate. Qualcuno salta fuori persino dalla cronaca quotidiana.
Caro Danilo, questi riscontri, se vuoi, te le racconto la prossima volta.»

Ovvio che attendo. Se altri amici lettori hanno da raccontare la loro, sanno come contattarmi.

P.S. Daemones è anche il titolo di un'antologia curata da Giulio Leoni che avrebbe dovuto uscire per la collana EPIX, purtroppo soppressa. Speriamo che chi di dovere si accorga del suo potenziale, fortissimo aggancio con l'attualità.

NOTE

1) Daphne Du Maurier, Non guardare adesso, in “Non dopo mezzanotte”, Rizzoli, Milano, 1972.
2) Personaggio del fumetto Hellblazer (DC Comics), in lotta perenne contro i demoni.
3) Come leggiamo ne Il Diacono di Andrea G. Colombo (Gargoyle Books): “Siamo porte. Ciascuno di noi sul pianeta. Varchi spalancati attraverso cui il Male può irrompere e infettare la nostra realtà.”. Esempio, neppure troppo raro, di una fiction fantastica che, a suo modo, ci racconta il momento attuale.