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Dal nucleare al solare

di Maurizio Di Gregorio - 05/11/2010




Tutto ciò che viene detto in questi giorni sulla necessità di costruire centrali nucleari è ancora una volta una menzogna, gli argomenti proposti sono di intelligenza inconsistente. Un esempio per tutti è questo passo tratto dall’articolo di Umberto Veronesi su Repubblica del 24 maggio 2008:
Terzo, il nucleare è una fonte non inquinante e sicura dal punto di vista degli effetti sulla salute. Basta pensare che per il fatto stesso di stare sulla Terra ognuno di noi assorbe radiazioni ionizzanti (cancerogene) in quantità non indifferenti: in 70 anni di vita assorbiamo circa 70 msv, una dose 140 volte più alta di quella ricevuta dall´incidente di Chernobyl (pari a 0.5 msv).”

Ma che ragioni addotte sono poi queste? Se è vero che esiste una soglia di sopportabilità naturale per una debole intensità di radiazioni, è vero che superata questa soglia le radiazioni fanno male, male per davvero e irrimediabilmente.

E quindi le radiazioni che fuoriescono da una centrale nucleare si vanno a sommare a quelle, per così dire, naturali del sole e provocano più facilmente tumori! Inoltre se nelle centrali nucleari si verifica un incidente e quindi fuoriesce una quantità ancora superiore di radioattività, tutto ciò che è vivente intorno alle centrali nucleari, e a seconda della gravità dell’incidente anche per centinaia o migliaia di chilometri, ne risulterà contaminato. E lo stesso dicasi per il trasporto, lo smaltimento e la custodia delle scorie atomiche.

Quindi il ragionamento di Veronesi è del tipo: la marmellata non fa male, come sapete tutti voi che mangiate la marmellata ogni mattina (30 gr.), e poiché non fa male potete anche mangiarvi oggi 55,5 kg. di marmellata che, riflettete è niente rispetto a quanta marmellata mangiate in tutta una vita.

Infatti se analizziamo le sue parole possiamo constatare che: in 25.550 giorni (70 anni di vita) assorbiamo 70 msv di radiazioni, vale a dire 0,0027 al giorno, con un incidente tipo Chernobyl ne assorberemo ogni giorno in cui ne siamo a contatto 1850% in più, cioè dopo un anno di esposizione (1850%x365) 182,5 msv.

Senza essere dei tecnici delle radiazioni nucleari cosa ne dite, se mangiamo oggi 55,5 kg di marmellata pensate che non ci farà niente? Oppure 55,5 kg x 365 in un anno, suvvia la marmellata è buona!

Questa è la condizione dell’informazione in Italia: un giornale che era o dovrebbe essere prestigioso pubblica in prima pagina un articolo di Veronesi a favore del nucleare con argomentazioni capziose come queste.

Allora abbiamo cominciato a seguire le dichiarazioni di questo personaggio che ha costruito la sua fortuna sulla cura dei tumori ed ecco che dopo qualche giorno sempre sullo stesso giornale:
“una fonte potente per la quale già disponiamo della tecnologia di sfruttamento e che non comporta rischi per la salute e l'ambiente. Purtroppo la parola nucleare spaventa più degli incidenti che potrebbe causare. Fobie popolari, timori irrazionali e retaggi storici fanno ancora di più dell'allarme cancro e i suoi morti causati dai derivati del petrolio. Allora io dico: basta con il panico da primitivi spaventati dal fuoco".

Ecco come questo personaggio considera le tantissime ragioni sostenute dagli antinucleari, in tutto il mondo, compreso fisici e scienziati, Nobel e ricercatori di ogni tipo.

E come 20-30 anni fa ora il movimento antinucleare dovrebbe andare a rispondere punto per punto, una noia infinita, a decine di interventi pro nucleare squallidi e scadenti come questi.

La perversione della realtà attuale è tale che la prossima catastrofe climatica, anziché provocare il ravvedimento, viene strumentalizzata dalle lobby finanziarie del nucleare (che se lo vogliono far pagare dagli Stati poiché è antieconomico) e dai loro cortigiani scientisti e politici da strapazzo.

Essi cercano di convincere attraverso la manipolazione della pubblica opinione che una cosa perfettamente antieconomica e assai dannosa come il nucleare è in realtà necessaria.

E invece la verità è che si esce dal petrolio, dal carbone e dal nucleare (oggi solo il 6% dell’energia prodotta) con il risparmio energetico e le energie rinnovabili, innanzitutto l’energia solare. Basta farlo !

Ma poiché gli umani non possono controllare il sole (semmai ne sono controllati e possono solo usarlo) creare un mondo che funziona con l’energia solare significa togliere tutto il potere da chi ha il controllo del carbone, del petrolio, del nucleare e finanche delle normali centrali idroelettriche. Ed è questo che non viene tollerato dai potenti. Così inviano i loro stregoni ad ammaliare le popolazioni per convincerle che il male è bene e che il bene semmai è il male.

Succede lo stesso per il problema dei rifiuti: la soluzione generale potrebbe essere la raccolta differenziata ed il trattamento di nuovo tipo senza inceneritori ad alte temperature come già si sta sviluppando in tutto il mondo più avanzato e invece eccoci con una emergenza rifiuti che tenderà a far costruire nuovi inceneritori per riempire l’atmosfera di nanoparticelle cancerogene. E anche questo viene fatto perché con gli inceneritori (pagati dallo stato perché antieconomici), ci sono gruppi imprenditoriali scellerati che ci andranno a guadagnare.

Chi serve gli interessi economici di questi gruppi? Pseudoscienziati, pseudo giornalisti, pseudo politici, pseudo religiosi, insomma tutti coloro che ne sono mantenuti e vi si mantengono prossimi.

Consideriamo un attimo la cultura cattolica italiana, sia della chiesa che laica: come può pretendere di rappresentare le ragioni della vita su aborto, famiglia e altro se ogni giorno sostiene una civiltà che promuove e diffonde il tumore generalizzato?

Viene anche accennato, come un compitino imparato a memoria, ad un nucleare più sicuro e viene detto che sarà tra 20-30 anni, il nucleare della quarta generazione. – che adesso però non c’è.
Preferisco lasciare le risposte tecniche sul nucleare ad altri – e sono tanti , sia riportati su questo sito sia rintracciabili in altri ottimi siti internet e invece proporre una riflessione di fondo:

L’enorme energia sprigionata dalla scissione atomica è il massimo veleno per tutte le forme di vita organiche, non vi sono rimedi, né, presumibilmente, ve ne saranno mai.
La determinazione con la quale l’uomo si ostina a giocare con l’energia atomica è simile a quella del bambino che gioca con i fiammiferi, conosciamo tutti l’espressione “non si scherza con il fuoco” ma con la scusa della scienza e della conoscenza umana continuiamo a giocare con il fuoco come bambini incoscienti del pericolo.
Il diritto alla vita dell’atomo è un diritto fondamentale già assicurato nella Natura (terrestre) in cui tutto succede ed è rimediabile tranne che la scissione atomica.

Tutti sanno e riconoscono che il nucleare è pericoloso ma i mille dottori azzeccagarbugli non rispondono all’unica domanda logica che questa constatazione fa nascere: perchè è così?
Perché la radioattività nucleare distrugge tutte le forme di vita ? perché non vi sono rimedi ? Perché in tutti questi anni non si è pervenuti ad una tecnologia atomica sicura?

PERCHE’ QUESTA NON E’ LA STRADA GIUSTA

Se riconoscessimo che il fatto, che sul Pianeta Terra non vi sono naturalmente scissioni dei nuclei atomici, è collegato al fatto che parimenti non vi sono rimedi per l’energia distruttiva sprigionata da essi e ciò riguarda la vita di tutti gli esseri viventi, potremmo riconoscere in questo, il linguaggio fondamentale della vita organica e inorganica: gli atomi fluiscono nell’universo unendosi in molecole che sono la base per ogni forma di materia sia organica che inorganica.

Nella loro unione abbiamo la materia, un tipo di materia “naturale” che è costruttore e nutrimento di altre forme di materia che definiamo “organiche”, nell’unione di due o più componenti naturali abbiamo ciò che riconosciamo come vita. Nell’universo terrestre tutto procede per unione e trasformazione, dall’unione dei due emerge il terzo, la vita si trasforma nella vita anche attraverso la morte (una morte naturale), una situazione trasformativa in cui ogni vita prepara ancora una nuova vita.

Dalla separazione forzata dell’atomo (un uno integrato) procede una terribile energia distruttiva da cui nulla nasce e da cui ogni vita è distorta e distrutta, lasciando solo una sofferenza della materia che dura per centinaia di migliaia di anni (chi può realmente sapere quanto?)

L’uso del potere dell’uomo, la sua scienza produce scientificamente un qualcosa di cui prima si parlava solo in temini metafisici: la radioattività nucleare è l’inferno del vivente.

Il perseguimento del cosiddetto libero arbitrio umano può produrre l’annullamento dell’arbitrio stesso. La fluttuazione giocosa degli atomi si rivela un caos ordinato fondato e sostenuto da una legge di attrazione tra le parti che crea la vita e la realtà che conosciamo ed in cui viviamo.

Potremmo allora vedere che il mondo stesso è un atto d’amore in cui tutti gli esseri sono attaccati e collegati agli altri in un incessante atto amoroso. Al di fuori di questo vi è nulla. L’uomo di Francesco Bacone che si pone a dominio della natura e delle sue creature è una maldestra usurpazione dell’ambito divino.

E’ insufficiente e sbagliato considerare la pericolosità del nucleare solo in tema di soli costi economici, ambientali e medici: questo è un vizio della modernità, un difetto di intelligenza, una mancanza di coscienza che considera il danno solo per quantità e non per qualità.

In tal modo l’essenza del problema continuerà a sfuggirci: la scissione dell’atomo è la negazione stessa dell’ordine della vita ed il diritto ad essere liberi dal suo uso dovrebbe venire prima di ogni altro riconoscimento di diritti (e così era già naturalmente prima della violazione tecnologica dei limiti della vita). Ogni cultura e civiltà umana è sempre stata una forma di organizzazione approssimativa intorno alla vita e le sue possibilità: la modernità invece è l’unica forma di civilizzazione che pretende di usare la negazione stessa del diritto intrinseco alla vita naturale della materia stessa.

Il nucleare è quindi un problema ecologico perché è un problema spirituale, la mitologia nucleare è la conseguenza della dottrina cristiana della separazione irrimediabile tra Dio e l’uomo, ponendo il paradiso fuori dalla vita sulla terra ne prepara “de facto” l’inferno. Anziché operare per la radiosità del futuro costruisce la radioattività del presente.

La scissione dell’atomo ricorda la scissione tra l’Ego e Dio. La “scienza” ma anche parte dello spiritualismo moderno, rovesciano le potenzialità umane, da un Io che ricorda e cerca Dio ad un Io usurpatore che si sostituisce a Dio.

Nelle varie costituzioni statali il divieto del nucleare e della distruzione “del modo naturale” dovrebbe essere uno dei principi fondamentali da cui discendono tutti gli altri diritti sanciti per i diversi attori sociali e non come ora il contrario in cui si riconoscono tanti piccoli diritti particolari ma non si riconosce il diritto naturale della vita stessa.

L’affermazione di questo principio porterebbe ad una cultura e civiltà fondamentalmente ecologica e pertanto profondamente spirituale. Riconoscerebbe la sacralità della vita e la misteriosa realtà del suo funzionamento.Anzichè sprigionare radioattività dalla materia e riportarla sulla materia si offrirebbe alla radiosità di una reale presenza divina: la forza connettiva della materia in armonica fusione con l'Energia Pura. Comporterebbe l’abbandono delle pretese dell’Io e la consacrazione a Dio, sarebbe in quanto tale cioè una iniziazione della collettività umana. Una benedizione sulla Terra.

Il 18 Maggio 1919, Peter Deunov disse: "In funzione del fatto se usate legno o carbone come fonte di riscaldamento, farete una esperienza diversa. Se siete sensibili allora quando brucerete del carbone esperirete tutte le cose che il carbone ha vissuto. E quando userete legno di quercia esperirete tutte le cose che gli alberi di quercia hanno vissuto – li sentirete come esseri viventi. Il colore scuro del carbone produrrà lentamente un effetto totalmente diverso su di voi di quello che esperirete dal calore prodotto dal legno. La società contemporanea ha bisogno di sbarazzarsi dell’uso del carbone, dunque, nel futuro, sono necessari scienziati che troveranno un modo di carpire l’energia solare. Abbiamo bisogno di trovare un modo di convertire la benzina con il sole. Quando saremo capaci di usare il Sole come fonte di riscaldamento ed energia, diventeremo persone della nuova Cultura"

Abbiamo veramente bisogno di fonti di energia alternativa. Quando sostituiremo l'energia della paura con l'energia dell'amore intanto nelle nostre attività materiali, inzieremo ad essere pronti anche a far andare le nostre vite con l'Energia dell'Amore.