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Usa, basta i giochi con l'Happy Meal

di Antonio Marafioti - 08/11/2010

San Francisco approva un'ordinanza per vietare a Macdonald's di regalare i gadgets con i prodotti alimentari. "Un incentivo ad abbassare il tasso di obesità infantile" dicono i sostenitori della misura.

"Da San Francisco a New York, l'epidemia di obesità infantile in questo Paese sta facendo ammalare i nostri bambini, in particolare i ragazzi provenienti da quartieri a basso reddito". La battaglia di Eric Mar contro MacDonald's sembra quella di Davide contro Golia. E, anche in questa occasione, il piccolo sembra, almeno per ora, aver sconfitto il grande. Il supervisore di San Francisco, California, è riuscito a far approvare una proposta volta a impedire che la catena di fast food più famosa del mondo, distribuisca i giocattoli regalo con la vendita degli Happy Meal - i menù pensati per i piccoli consumatori. Il consiglio dei supervisori, l'organo collegiale incaricato di controllare l'operato di alcuni governi statali negli Usa, si è espresso a favore della mozione che dovrebbe entrare in vigore dal dicembre del 2011.

Otto membri su tre dell'organo collegiale hanno considerato fondate le tesi di Mar sui danni dell'Happy Meal alla salute. Sotto la lente degli esperti sono passate le cifre delle tabelle nutrizionali, gli stili alimentari dei più giovani e la propensione all'acquisto del prodotto accompagnato da un giocattolo. "I ristoranti possono regalare un giocattolo o altri incentivi solo se il pasto contiene meno di 600 calorie, ha meno di 640 milligrammi di sodio e meno del 35 percento delle calorie derivate dai grassi. La percentuale dei grassi saturi, infine, deve essere inferiore al 10 percento, ad eccezione di quelli contenuti nelle noci, semi, uova e formaggio magro". Queste, in sintesi, le nuove direttive che fanno sorridere i nutrizionisti e spaccano in due la città californiana. Il sindaco Gavin Newsom, democratico, ha già annunciato che apporrà il suo veto al provvedimento: "Il sindaco crede fermamente che questo sia l'approccio sbagliato per combattere l'obesità infantile", ha sostenuto uno dei portavoce di Newsom. Solo a San Francisco MacDonald's è presente con dieci rivendite, tutte appartenenti a Scott Rodrick, uno degli uomini più ricchi della città, che ha commentato la decisione sostenendo: "Qualcuno all'interno del consiglio dei supervisori di San Francisco ha appena tolto l' "happy" (felice ndr) all'Happy Meal".

Fanno da eco alle parole di Rodrick quelle dell'azienda che, per mezzo di Danya Proud, sua portavoce, ha reso noto: "Siamo fortemente delusi da questa decisione. Non è ciò che vogliono i nostri consumatori, e nemmeno ciò che essi chiedono. Siamo estremamente fieri dei nostri Happy Meal che offrono ai nostri giovani clienti cibo e giocattoli di alta qualità". Dai personaggi della saga di Star Wars a quelli delle avventure dell'orco Shrek, sono stati tanti in questi anni i regali di MacDonald's ai suoi piccoli clienti. Un giro d'affari molto ricco per i dieci punti di ristoro di Rodrick a San Francisco che, secondo uno studio della Federal Trade Commission, nel 2006 ha speso 360 milioni di dollari per acquistare i gadget e ne ha guadagnati 1 miliardo e 200 milioni.
Ai supervisori è importato poco. Per loro i dati fondamentali sono altri, quelli medici per la precisione. Uno di questi sostiene che circa il trenta percento degli studenti di quinta elementare della città è in sovrappeso. Una diretta correlazione fra questo dato e il consumo dei panini di Mac non c'è, ma per Mar e gli altri supervisori bloccare la pratica "gioco-panino" è fondamentale. "Non è un divieto, ma un incentivo" ha ripetuto Mar. Un incentivo per l'azienda a servire cibo meno grasso. L'ordinanza non sembra essere destinata a intaccare le abitudini dei più giovani che, con o senza gioco, l'happy meal lo prenderanno comunque, sostengono diverse ricerche di mercato.

In Italia, la misura pensata da Mar colpirebbe i distributori italiani della compagnia della "m" dorata. Quantomeno stando alle tabelle nutrizionali stampate sui prodotti dell'azienda. Dopo un breve calcolo sui valori calorici di un Happy meal composto da hamburgher, porzione di patatine piccole e aranciata piccola, i parametri superano gli standard dell'ordinanza. Il pasto, come calcolato - ma ci sono altre varianti - sarebbe costituito da 615 calorie (15 in più del limite dell'ordinanza), 2,2 grammi di sale che corrispondono a circa 900 milligrammi di sodio (260 milligrammi oltre la soglia) e il 34 percento di grassi (l'unico dato che rientra, dell'1 percento, nei limiti californiani).