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La Cina “acquista” il Portogallo

di Andrea Perrone - 10/11/2010




La Cina promette “misure concrete” per “aiutare” il Portogallo, prospettando l’acquisto del debito pubblico lusitano. È quanto dichiarato, al termine di una visita di Stato di due giorni, dal presidente Hu Jintao (foto).“Siamo pronti a prendere misure concrete per aiutare il Portogallo superare la crisi finanziaria globale”, ha detto Hu. Il presidente ha aggiunto che Pechino è pronta a sostenere “gli sforzi del Portogallo per ridurre l’impatto della crisi internazionale”. Analoghe dichiarazioni sono state rilasciate dal vice ministro degli Esteri cinese, Fu Ying, che ha ricordato come Pechino sia impegnata a investire in obbligazioni europee ed è pronta ad aiutare Lisbona. “Siamo sicuramente interessati, se i nostri amici sono in difficoltà”, ha dichiarato ai giornalisti. Gli oneri finanziari portoghesi sono in aumento, per questo gli investitori temono che vi sia il rischio concreto che il Paese segua la strada della Grecia nel cercare il sostegno finanziario dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale per far fronte alla crisi del debito.

Intanto, giovedì scorso, il rendimento dei titoli di Stato lusitani decennali ha stabilito un nuovo record pari al 6,8 per cento. Il ministro dell’Economia portoghese, José Vieira da Silva, ha accolto con favore l’interesse della Cina per l’acquisto di debito sovrano, dicendo che Pechino potrebbe contribuire a diversificare l’attuale base di investitori, per lo più concentrati in Europa e negli Usa. Una posizione suicida quella avanzata dal governo di Lisbona che però è stata ribadita anche dal presidente dell’Agenzia portoghese per gli investimenti (AICEP), Basílio Horta, il quale ha sottolineato che l’appetito della Cina per i titoli di Stato del suo Paese sarebbe un segnale positivo per altri potenziali investitori. Dal canto suo un alto funzionario portoghese, rimasto volutamente anonimo, ha rivelato che gli investitori asiatici hanno già acquistato il 5 per cento del debito lusitano a febbraio e un altro 19,5 a marzo. Insomma la corsa cinese alla conquista dei mercati europei e internazionali prosegue: Pechino ha già comprato titoli di Stato spagnoli e avanzato un’offerta simile al governo greco, affermando di essere pronta ad acquistare il debito pubblico ellenico. In questo modo la Cina, che già detiene 900 miliardi di dollari del debito statunitense, si insedia progressivamente anche in Europa. E mentre le economie dei cosiddetti PIGS finiscono sotto il controllo cinese, il gigante asiatico si prepara a sostenere la tenuta dell’euro, facendo affluire indirettamente i suoi capitali e favorendo le sue esportazioni verso Occidente.