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Montezuma

di Gianfranco La Grassa - 25/11/2010

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"Basta con i superuomini. Il periodo dell’one man show è finito. Bisogna trovare collaboratori sempre più bravi per lavorare con noi. Entrare in politica da soli non significa niente, ci vuole la squadra".

 

Così dichiara “Montezuma”, che sembra si sia deciso a scendere in campo per salvare il paese. Quest’uomo deve avere comparti cerebrali sclerotizzatisi da molti anni. Durante la sua “memorabile” presidenza di Confindustria (memorabile per la sua nullità, anzi dannosità per il paese) ha ripetuto ogni giorno: “fare squadra”. Dubito si possano ricordare altre celebri frasi di questo “grande stratega” della Ferrari, che recentemente ha “fatto squadra” (di testa propria) perdendo il mondiale. Adesso vuol sottoporre allo stesso masochistico trattamento la povera Italia.

Indubbiamente, il popolo italiano ha dimostrato di non essere un gran che in questi ultimi tempi; però proprio così fesso da “fare squadra” dietro a questo pirlimpino, che assomiglia nelle fattezze ad un altro illustre presidente confindustriale [“El cordero es el ejemplar animal, de menos de un año, de cualquier especie del género Ovis (ovejuno), en especial de Ovis aries (la oveja doméstica)”], che finalmente si è cominciato a buttare giù dal piedistallo dove l’avevano messo per la “qualità totale”, una mirabilia dello stesso spessore del “fare squadra”.

Mai ho ammirato i personaggi della prima Repubblica. Tuttavia, ricordo con terrore che dai (da me) poco apprezzati personaggi tipo Andreotti e Craxi stavamo precipitando verso gli Occhetto e i D’Alema grazie alle “menate” di “mani pulite” (orientate dalla Confindustria del “género Ovis” con dietro gli Usa del “pentito” Buscetta). Da un tonfo di mille piedi ci ha salvato Berlusconi, facendoci precipitare solo di cento. Adesso qualche buontempone tenta di recuperare gli altri novecento riciclando il “discendente” (confindustriale, intendo dire) dello stesso “género”. Sarebbe ora che in questo paese qualcuno riuscisse a chiudere definitivamente il museo degli orrori. Altrimenti, meglio passare direttamente a qualche Frankestein; magari un “frankestìn”, ché almeno così ci facciamo quattro risate con la mitica battuta di “Aigor”/Marty Feldman: “lupo ulu-là, castello ulu-lì” (tanto più che al nome del Luca ci si inalbera come i cavalli a sentir nominare Frau Blucher).  

Ma abbiamo una classe dirigente? Un’accozzaglia di “grandi” industriali e banchieri di dubbia abilità, al massimo furbastri. Per favore, spediamoli infine nel Sahara a “raddrizzare banane”; e ognuna che raddrizzano, gliela si metta in….. (scusate la volgarità, ma ormai vedere queste facce pallide e flaccide da cadaveri appena frollati, che impestano il paese in lungo e in largo, fa sorgere pensieri perfino più cattivi). Comunque, come minimo, “Montezuma” proprio no, resti alla Ferrari. Semmai gli si tolga pure ogni possibilità di avere appalti per i treni ad alta velocità. Vogliamo radere al suolo mezzo paese? Se anche quei treni “fanno squadra”, figuratevi gli incidenti e le stragi. Che classe dirigente di m…. Il pirlimpino che “farebbe squadra” con i pirla!