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Strage di sciiti in Iran: 39 morti davanti alla Moschea di Chabahar

di Alberto Negri - 16/12/2010

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Sulla lista nera americana delle organizzazioni terroristiche c`è anche il gruppo sunnita Jundallah, "i soldati di Allah", entrato ieri in azione nel Balucistan iraniano uccidendo 39 persone e ferendone un centinaio con un attacco kamikaze alla moschea di Hussein` a Chabahar. Dei tre attentatori uno, rimasto ferito, è stato arrestato. Sapevano dove colpire: nel giorno dell`Ashura, le commemorazioni per il martirio di Hussein nella battaglia di Kerbala del 68o, si raduna una grande folla, questo è l`appuntamento più sacro per l`Islam sciita, quando le bandiere nere del lutto sventolano ovunque per tutto il mese di Muharram e si moltiplicano le manifestazioni di cordoglio.
Già a luglio, in occasione del compleanno di Hussein, un attentato suicida aveva provocato 29 morti mentre l`impiccagione quest`anno del leader dei Jundallah, Adbulmalek Righi, non ha fermato i kamikaze: anche ieri il gruppo ha rivendicato la strage come una vendetta per la sua esecuzione.
L`attentato ha un valore politico e simbolico perché l`Ashura segna la profonda divisione tra sciiti e sunniti.
«Ogni giorno è Kerbala, ogni giorno è Ashura» dice uno slogan della repubblica islamica: Hussein, nipote di Maometto e figlio di Ali, fu ucciso dai sunniti e la sua testa mozzata offerta su un vassoio al califfo Yazd. Da allora lo scisma non si è più ricomposto, alimentato recentemente dalle rivalità strategiche nel Golfo e dai piani nucleari iraniani, come dimostrano anche i file di WikiLeaks dove Teheran costituisce l`ossessione dei sauditi.
I sunniti in Iran sono circa il 10-15% su 70 milioni e ritengono, non senza qualche ragione, di essere discriminati: nel Sistan-Balucistan le rivendicazioni hanno assunto i tratti di una guerriglia dai caratteri etnici accentuati perché i baluci non si sono mai inte- grati nell`Iran contemporaneo.
L`attentato più grave è stato quello dell`ottobre 2009 quando una bomba provocò 4o morti tra cui 15 Pasdaran.
Nel maggio dello stesso anno aveva fatto clamore l`esplosione con 25 vittime nella moschea di Zahedan.
Divisioni settarie e separatismo etnico, questa è la miscela esplosiva del Balucistan, una delle regioni più vulnerabili dell`Iran, insieme al Kurdistan e al Khuzestan, popolato da una forte minoranza araba. Gli iraniani avevano accusato americani e inglesi di sostenere le rivolte alle sue frontiere ma dopo che gli Usa hanno messo in lista nera i Jundallah nel mirino di Teheran è entrato il Pakistan, sospettato di chiudere un occhio sulle infiltrazioni dal confine.I baluci sono animati da un secolare attaccamento alla loro identità: i Jandullah dichiarano di non volere la secessione ma l`uguaglianza dei diritti. Una cosa è certa: esiste una sorta di nazionalismo del Balucistan che rende solidali le tribù separate da un confine coloniale ereditato, senza grandi cambiamenti, da Iran e Pakistan.