Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il rettore ha due figli «ordinari» in università

Il rettore ha due figli «ordinari» in università

di Fabrizio Peronaci - 22/12/2010


http://bettyparaboschi.files.wordpress.com/2009/06/parentopoli.jpg?w=200&h=310

 

 

Un figlio del rettore. Una nuora di un altro. Che si aggiungono a una figlia, a una moglie. E a un altro figlio. Nella parentopoli universitaria che nessuno pretende di scoprire oggi, perché fu un secolo fa che la Voce di Giuseppe Prezzolini parlò della «crisi morale» degli atenei italiani finiti alla stanga dei «baroni» , oggi una novità c’è: i consigli di facoltà di gran carriera— alla vigilia del varo della riforma che vieta l’assunzione di docenti imparentati fino al 4 ° grado con professori dello stesso dipartimento— si stanno facendo sotto. Approvano a tutt’andare delibere per la «chiamata» di prof ordinari o associati. Accelerano le procedure. Danno seguito ai dispositivi di Senati accademici e Cda per la «presa di servizio» . Un fenomeno commentato ieri dallo stesso ministro: «Le frettolose assunzioni di parenti — ha detto Mariastella Gelmini — dimostrano che i baroni temono la mia legge» . E Roma — in questa corsa al fotofinish— si conferma in testa: i rettori in odore di parentopoli sono due su tre. Nel mirino è tornato lui, il «magnifico» della «Sapienza» Luigi Frati, il cui sistema di potere — equilibratissima triangolazione di cattedre, stipendi e fondi in bilancio — ha messo a punto per un quindicennio come preside di Medicina, finendo a più riprese sotto inchiesta, prima di indossare, due anni fa, l’ermellino. L’ultimo ingresso riguarda il secondogenito: ieri il consiglio di facoltà di Medicina ha deliberato la chiamata di Giacomo Frati a professore ordinario nel dipartimento di Scienze e biotecnologie. Giacomo raggiunge così l’avanzamento di carriera di sua sorella Paola, che è ordinaria di Scienze anatomiche, nota anche per la sua festa di nozze tenuta nell’aula magna di Patologia. E di Luciana Rita Angeletti, docente di Storia della medicina sempre alla «Sapienza» , alias signora Frati. Quattro in un uno, insomma. «Il rettore? No comment» chiarivano ieri i suoi collaboratori. Non più di 20 giorni fa al Corriere, tuttavia, a precisa domanda su parentopoli, Frati rispondeva: «Visto quello che è accaduto in molte università, sono stati stabiliti dei divieti... Ma il problema è se viene assunto un ignorante o uno bravo» . Il sottotesto era chiaro: non sono d’accordo ma mica lo posso dire. E infatti. Anche nell’Università di Tor Vergata, due giorni fa è stato deliberato un passaggio di livello che stava a cuore al rettore, Renato Lauro, pure lui ex preside di Medicina: il consiglio di facoltà ha chiamato come prof associato sua nuora, la ricercatrice Paola Rogliani. Ma lui si difende, eccome: «Distinguiamo il grano dalla pula! I nostri parenti mica possono diventare di serie B!» . Vero, ma sua nuora è finita proprio nell’università da lei diretta... «E allora? — replica il "magnifico"— Paola è stata ricercatrice per anni ed è bravissima, basta guardare il Citation index sulla valutazione delle qualità. Ha fatto un concorso da associato, l’ha vinto e per ora è solo idonea. Che colpa ha? Aver incontrato mio figlio? Cosa vuole, sa come sono i giovani, si innamorano...» . Rettore, anche suo figlio Davide insegna... «Stop, su questo mi mangio le mani! Davide è stato 5 anni in America, dove aveva dimostrato tutte le sue qualità. È ordinario di Biotecnologia nel raggruppamento Med50, mentre il mio è il Med09. Sono stato io a dirgli di tornare, per star vicino ai nipotini... Solo in Italia si giudica ex ante: in tutto il mondo anglosassone e civile, prima si valuta, si premia e poi, se occorre, si colpisce...» . Dunque la Gelmini su parentopoli è in errore? «Diciamo che non può dire diversamente, deve sostenere la sua legge» . Demagogia? «No, una forma mentis sbagliata...» .