Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Vicino Oriente: la forza sottomarina israeliana e la non dichiarata deterrenza nucleare

Vicino Oriente: la forza sottomarina israeliana e la non dichiarata deterrenza nucleare

di Federico Dal Cortivo - 30/01/2011

Fonte: italiasociale



PREMESSA
Fin dalla sua nascita nel 1948,avvenuta grazie all’appoggio decisivo di Stati Uniti e Unione Sovietica, lo Stato d’Israele, che non poggiava su alcuna reale base storica, ma era unicamente il frutto dell’applicazione finale della dichiarazione Balfour del 1917, si trovò a dover combattere guerre in successione per garantirsi uno “spazio vitale” , dopo aver occupato la Palestina e inimicatosi i vicini arabi .
Le guerre si concentrarono in un breve lasso di tempo: “guerra arabo- israeliana del 1948,con l’Egitto nel 1956-dei sei giorni nel 1967- dello Yom Kippur 1973- Libano 1978, seguite da numerose operazioni militari condotte contro la popolazione civile palestinese( 1982 Pace in Galilea) sfociata nell’ultima dura repressione del 2008-2009 a Gaza, mentre nel frattempo nell’estate del 2006 Israele aveva attaccato ancora una volta il Libano meridionale con l’intenzione di piegare le forze dei combattenti sciiti di Hezbollah.
Oltre cinquanta anni di conflitti regionali ha caratterizzato la breve vita dell’entità sionista,unico Stato su base etnica al mondo, dove vige la separazione tra ebrei e arabi delimitata da un alto muro al cui confronto quello di Berlino di triste memoria appare un nano, la cui esistenza tutt’oggi è data da una supremazia militare e tecnologica, grazie agli ingenti aiuti militari a fondo perduto che ogni anno gli Stati Uniti inviano.
Nella strategia statunitense l’area del Vicino Oriente riveste un ruolo fondamentale perché in essa vi sono concentrate le maggiori riserve petrolifere del pianeta, vitali per la superpotenza Usa. Il Golfo Persico è la più importante via d’acqua al mondo, ciò spiega anche il dispiegamento di basi delle Forze Armate Usa in Arabia e nei piccoli emirati ricchissimi di oro nero, al tempo stesso anche l’area mediterranea è fondamentale per esercitare tale controllo. Dal canale di Suez le navi della VI Flotta possono transitare e raggiungere in breve tempo le acque del Mar Rosso,Mar Arabico , Golfo di Oman e Persico che unite alle altre navi che vi stazionano permanentemente, danno agli Stati Uniti un indubbio vantaggio strategico nei confronti di possibili avversari che mettessero in pericolo le rotte del petrolio.
Israele è l’alleato perfetto, potentemente armato, con un’indiscussa, fino ad oggi, supremazia in campo militare e tattico, uno “ Stato in guerra permanente” fin dalla sua nascita, che fa dell’elemento militre,religioso ed etnico la sua forza.
LA DETERRENZA NUCLEARE- DIMONA
A una forza convenzionale di tutto rispetto, Israele, che non ha mai aderito al Trattato di non Proliferazione Nucleare,ha affiancato un arsenale nucleare che ammonta secondo le stime più recenti a oltre 300 testate, mentre lo Stato sionista non ha mai ammesso il loro possesso né permesso alcuna ispezione internazionale al suo centro nucleare di Dimona, nel deserto del Negev.
E’ del 1949 l’inizio di ricerche in campo nucleare da parte dell’Hemed Gimmel, un’unità speciale dell’Esercito di Tel Aviv, uranio era stato trovato nel deserto del Negev vicino a Dimona. Nel 1952 nasce l’AICE –Israele Atomic Energy Commision. Ma è l’aiuto sostanziale della Francia che nel 1957 vede la nazione europea firmare un accordo per l’assistenza nella costruzione di un reattore nucleare di 24 MW e un impianto per il trattamento di materiale atomico. L’operazione è coperta dal massimo segreto, quindi lontana dagli occhi dell’AIEA e coordinata dal Colonnello Manes Pratt dell’Esercito israeliano. La città di Dimona, a 35 km a Ovest del Mar Morto, è scelta come sede d’ora in avanti del nuovo programma nucleare. Oltre 1500 tecnici francesi partecipano alla costruzione dell’impianto e l’acqua pesante per far funzionare la fissione nucleare è fatta arrivare clandestinamente dalla Norvegia con aerei dell’Armée dell’Air. La BBC nel 2005 ha rivelato che anche la Gran Bretagna dette il suo apporto inviando 2O tonnellate di acqua pesante nel 1956. Gli Usa seppero dell’esistenza dell’impianto nel 1958 con voli di ricognizione strategica compiuti da aerei spia U-2, ma non fecero mai nulla per fermare la progettazione di armi nucleari da parte di Israele, e solo nel 1968 la CIA rese pubblico un rapporto, frutto delle conversazioni tra il capo del settore tecnologico dell’Agenzia di spionaggio e il padre della bomba all’idrogeno Edward Teller, che lo Stato Sionista era dotato di tali armi.( 1) Global Security.
Notizie e foto sono poi state diffuse nel mondo grazie alle rivelazioni dell’ israeliano Mordechai Vanuno, che si dissociò dall’attività di Dimona nel 1986. Egli fu in seguito imprigionato e condannato a 18 anni di carcere di cui 11 in isolamento e ancor oggi subisce vessazioni di ogni tipo essendo considerato in Patria un traditore.
Vanuno descrisse Dimona come un complesso di nove edifici ,denominati “ Machons”, dove lavoravano all’epoca circa 2700 persone. Ogni edificio è caratterizzato da una sua specificità: Maschon 1 è il reattore- il M2 è dedicato al trattamento del plutonio, essenziale nella costruzione di armi- il M3 produce litio- deuterio- il M4 tratta i rifiuti radioattivi-il M5 riveste le barre di uranio contenenti plutonio con alluminio- il M6 fornisce energia agli altri impianti- l’M8 ( il M7 non esiste) arricchisce l’uranio- il M9 ospita un impianto di arricchimento dell’uranio con laser- il M10 produce Uranio Impoverito per munizionamento perforante.( 2) Nuclear Power Archive)
Israele ha inoltre la capacità di costruire bombe all’idrogeno e tattiche a bassa potenza come quelle al Neutrone.
LE ARMI-LA TRIADE NUCLEARE
Missili: armati di testate nucleari fanno parte della famiglia Jerico, 1 e 2.
Jerico 1-Specifiche
Lunghezza: 10 m
Diametro1,0 m
Lancio del peso 4500 kg
Propulsione: a due stadi a propellente solido
Raggio: 500 km
Carico utile: 500 kg
Può raggiungere obiettivi come le città di Damasco- Aleppo-Il Cairo-Amman-

Jerico 2-Specifiche
Lunghezza: 12 m
Diametro 1,2 m
Lancio del peso 6500 kg
Propulsione: a due stadi a propellente solido
Raggio: 1500 km
Carico utile: 1000 
Può colpire bersagli come l’Iran,l’Iraq e la Libia, nonché la Russia meridionale.

Jerico 3- Specifiche
Jericho 3
Paese: Israele
Nome alternativo: YA-4
Classe: IRBM
Lunghezza: 15,50 m
Diametro: 1,56 m
Carico utile: 1000-1300 kg
750 kg nucleare; MIRV possibile
Propulsione: 3stadi-fase solida
Raggio: 4800-6500 km

AVIAZIONE-Oltre ai missili balistici Israele è in gradi compiere Strike Nucleari con gli aerei F15 e F16 in dotazione alla Heyl Ha ‘ Havir .
MARINA-Ma è la componente sottomarina che riveste la massima importanza all’interno della Triade atomica.
Come già Stati Uniti,Francia, Russia e Gran Bretagna hanno dimostrato, avere a disposizione sottomarini dotati di armi nucleari,permette di avere sempre una capacità di risposta( Second Strike) ad un ipotetico primo colpo sferrato dall’avversario. I sottomarini sono in pratica invisibili e le loro rotte coperte dalla massima segretezza, il che unita alla capacità di navigare per tempi lunghissimi anche sotto acqua, permette a essi di essere posizionati in ogni mare,pronti a colpire con il loro missili balistici bersagli nemici anche a molte miglia all’interno del territorio.
I SOTTOMARINI D’ISRAELE
Anche lo Stato sionista si è dotato di una componete sottomarina convenzionale,in grado di trasportare missili da crociera con testa nucleare- missile Popoye Turbo( carica di 200 Kg di cui 6 Kg di plutonio-raggio d’azione di 1500 km-orientamento Gps- Tv-IIR), derivato dal Popoye aviolanciabile.
Israele ha varato un programma di potenziamento della flotta sottomarina in 5 anni dal 2008 al 2012,per questo ha acquisito sommergibili tedeschi a propulsione AIP-( Air Indipendent Propulsion (3) della classe Dolphin- denominati Dolphin Plus, attualmente sono 3 ( che si unisco ad altri tre già in possesso a propulsione tradizionale che saranno anche loro dotati nei lavori di mezza vita,di propulsione AIP),ma vi è un’ opzione per altri 3 Dolphin Plus .Essi sono progettati a Lubecca dalla Gabler Nachf GmbH, controllata dalla Howaldtswerke- Deutsche Werft AG e prodotti dalla Tyssen Krupp MarineSystem, l’impianto AIP è invece fabbricato in Svezia dalla Kockms AB di proprietà della HDW. Il costo dei primi due esemplari è stato quasi interamente a carico della Germania,mentre l’ultimo esemplare, il terzo della prima tranche peserà sulle casse d’Israele.
Questi sottomarini pur essendo tradizionali, presentano delle caratteristiche che li pongono ai vertici della categoria. Il sistema AIP permettono loro di restare in immersione oltre due settimane e quindi di poter agire più efficacemente senza essere intercettati in zona d’operazioni. Con i missili da crociera Popoye Turbo( nel 2000 la richiesta di missili Tomohawk fu respinta dal Congresso Usa)progettati congiuntamente dalla Loockheed Martin e dalla Rafael Advanced defense Systems Ltd, è caratterizzati dalla capacità di consentire un attacco di precisione contro obiettivi di grandi dimensioni , ne fa un temibile avversario per chiunque nell’area del Vicino Oriente. Fu proprio un sottomarino Dolphin ad ottenere recentemente il permesso di transito dal canale di Suez in direzione Golfo Persico, in precedenza questo canale era sempre stato vietato a Israele, costretto a far circumnavigare l’Africa alle proprie unità,.Un chiaro segnale all’Iran considerato in questo momento il nemico principale di Gerusalemme, ma anche a tutti coloro che sottovalutano o fingono di non vedere in Israele il principale nemico della pace nella Regione.
Federico Dal Cortivo
3)AIP: Sistema alternativo di propulsione che permette ai sottomarini non nucleari di rimanere sott’acqua oltre due settimane, originariamente concepito per i più moderni U Boot XXI della flotta tedesca nella 2GM.
I sistemi attuali sono di tre tipi, svedese a motore Stirling-francese Mesma e tedesco a celle e combustione.
Il sistema tedesco sfrutta la conversione elettrochimica che combina idrogeno e ossigeno per produrre elettricità, mediante nove moduli celle di 34 Kilowatt per un totale di oltre300 Kw( 400 Cv), ciò permette di avere energia per far muovere il sottomarino in immersione per oltre 15 giorni.