Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il federalismo costringerà le città a diventare eco-compatte?

Il federalismo costringerà le città a diventare eco-compatte?

di Gabriele Tagliaventi - 07/02/2011

Fonte: Il Quotidiano





La notizia arriva da TIME / CNN. La città di Camden, New Jersey ha licenziato 167 dei suoi 373 poliziotti e 1/3 dei suoi pompieri.

Essendo Camden la seconda città degli Stati Uniti per crimini commessi, la notizia è piuttosto sorprendente. Tuttavia, il sindaco si è giustificato dicendo che il deficit comunale è tale che non c’era più altra possibilità.

Per una città di 79.000 abitanti con circa 2000 crimini commessi e 33 omicidi ogni anno si tratta di una tipica “bad news”.

Intere aree della città resteranno senza sorveglianza, il crimine naturalmente aumenterà, il mercato immobiliare crollerà e i pochi abitanti che potranno se ne andranno.

Questo il risultato di cattive politiche comunali, di una crisi economica che colpisce duramente l’America profonda, ma anche il risultato scientificamente deterministico di una politica urbanistica orientata verso la costruzione di una sub-urbia basata sulla bassa densità – il tipico Sprawl – dove per sopravvivere gli abitanti sono costretti a usare l’automobile e a fare la spesa in pochi, lontani, grandi ipermercati.

Le strade della città di desertificano, i negozi chiudono perchè la densità troppo bassa non permette loro di avere un numero adeguato di clienti, la chiusura dei negozi rende le strade ancora più pericolose e i trafficanti di droga prendono possesso dello spazio pubblico.

Un orrendo circolo vizioso. Un buco nero dal quale, una volta entrati, è molto difficile uscire.

Lo sanno bene due ex-metropoli come St. Louis e Detroit, rispettivamente la prima e la terza area urbanizzata degli Stati Uniti per tasso di criminalità.

I negozi chiudono, le strade si desertificano e gli abitanti fuggono.

A Detroit il 20% delle aree urbanizzate non è coperto da pattugliamento della polizia.

I, pochi, cittadini rimasti sono abbandonati al loro destino…

Meglio che i nostri amministratori si accorgano del problema alla vigilia dell’introduzione di una forma di Federalismo. Il taglio degli aiuti statali rischia di fare collassare amministrazioni comunali che hanno, in maniera scellerata, aumentato a dismisura il loro territorio urbanizzato in presenza di un calo dei residenti.

Come farà Bologna a mantenere un livello decente di sicurezza? Come farà una città che ha già dovuto chiudere 1200 lampioni per risparmiare 100.000 euro?

Come farà un comune che dal 1971 al 2011 è passato da 500.000 a 373.000 abitanti? E nello stesso periodo ha aumentato la superficie costruita, urbanizzata, da 5000 a 9000 ettari?

Non ce la può fare continuando così.

L’unica possibilità per Bologna e per le altre città italiane sub-urbanizzatesi negli ultimi 40 anni è quella di avviare un circolo virtuoso di RI-URBANIZZAZIONE. Riportare abitanti in città. Facilitare l’apertura di nuovi negozi. Demolire ipermercati e trasformarli in nuovi eco-quartieri misti.

La città diffusa non funziona più. Conduce alla bancarotta.

L’introduzione del Federalismo può diventare la miccia scatenante un processo virtuoso di Rinascimento Urbano.

Oppure, porterà alla rovina città diventate negli ultimi decenni orrende periferie, malsane, inefficienti e insicure.

Occorre trasformare le nostre città sprawllate in vere città compatte. Fatte di tanti eco-quartieri compatti. Con drogherie all’angolo e una densità corretta per supportare un efficiente sistema di trasporto pubblico.

E…di polizia.