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I sultani di Sicilia

di Massimo Gramellini - 08/02/2011


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Dopo attente riflessioni, la commissione incaricata di ridurre il numero dei
consiglieri regionali siciliani da 90 a 70 ha deciso di soprassedere, «ben
altri» essendo i problemi dell´isola. Non che abbia minimamente influito, ma
per la completezza dell´informazione gioverà aggiungere che la commissione
era composta dai consiglieri regionali medesimi. Il loro senso di
responsabilità è al di sopra di ogni sospetto: di recente si sono ridotti lo
stipendio del 10%. E´ vero, se ne sono aggiunti un altro 10%, alla voce
«aggiornamenti culturali». Ma la cultura è importante. Come i viaggi di
lavoro, del resto: 490 mila euro l´anno. E però non di sola cultura e di soli
viaggi vive l´uomo. Così l´Assemblea regionale ha posto fine allo scandalo
del ristorante interno, dove un pasto completo costava 11 euro. Il menu è
stato raddoppiato (classico ed etnico), e il conto ridotto a 9. C´è poco da
ridere: anche un risparmio di 2 euro può aiutare il bilancio familiare di
persone che ne percepiscono appena 19.400 al mese, lordi.

Qualche lettore si starà domandando come mai i cittadini siciliani accettino
questo scandalo finanziato dalle loro tasse (per inciso anche dalle nostre)
senza ribellarsi. L´indole fatalista? Forse. Ma soprattutto il clientelismo:
Palermo ha oltre ventimila dipendenti comunali. Per pagare i quali, a
gennaio, il sindaco ha dovuto attingere ai fondi inviati da Roma per togliere
la spazzatura dalle strade. Ventimila dipendenti, in effetti, sono un po´ troppi.
Andrebbero ridotti, ma niente paura: se ne occuperà la prossima
commissione.