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I fascisti? Su Marte!

di Decimo Cirenaica - 16/02/2011


 
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Sergio Romano, in un recente articolo apparso sul Corriere della Sera, ha affermato: "Non sono antifascista perché la guerra contro i morti mi sembra un esercizio inutile." E vaglielo a dire agli antifa militanti che v'è necessità di uno sforzo creativo... Il fascismo è la cura di tutti i mali: fascista – e tutte le derivazioni, quelle sì, fantasiose – corre in soccorso ad un limite di immaginazione: piegati ad uno stato quotidiano di dipendenza dal virtuale, i paladini della cittadinanza democratica si fanno difensori di un morto – la partecipazione democratica – contro il pericolo di un altro morto – il fascismo.
I fascisti? Su Marte!
Questo è il titolo di un appello sottoscritto – in data 5 febbraio 2011 – da scrittori, collettivi, un tabacchino, un'agenzia di viaggi, una copisteria, un bar e due librerie, per impedire l'apertura di una nuova Casa Pound a Bologna. Ora, ripulendo dal segno politico gli intenti di Casa Pound – perché così avrei fatto anche a parti invertite – l'atteggiamento e le parole dei sottoscrittori fanno riflettere:
Non possiamo permettere – si legge nel comunicato – che [Casa Pound] possa acquisire legittimità di discorso e di azione all'interno dello spazio cittadino bolognese.
Riconoscere legittimità e libertà di azione ad un avversario politico è partecipazione democratica, discorso – preteso – pubblico. Fuori da questo riconoscimento di legittimità c'è solo la violenza
Alcuni fra i firmatari dell'appello indossano, poi, anche gli abiti delle vittime lagnose e profondamente sdegnate da tutto questo fascismo, quando i libri che hanno scritto vengono dichiarati non graditi e messi al bando, impedendo alla narrazione “di acquisire legittimità di discorso e di azione all'interno dello spazio cittadino” veneto. Touché.
Si legge, ancora, nell'appello: Respingerli è condizione necessaria perchè si possa continuare a cercare di costruire una città libera.
Che può anche sembrare un manfesto della Lega Nord contro l'immigrazione, e invece non lo è.
E infine: Nessuna cittadinanza per vecchi e nuovi fascismi.
A me le ovvietà divertono; scriveva un indipendentista sardo: i fascismi non hanno cittadinanza perché è scritto in una regola (del vostro stato) condivisa/discussa/dibattuta/partecipata (o meno) ogni giorno dai cittadini di quello stato.
Ovvio.