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Nakba Survivor: il nuovo sito che ospita le testimonianze della Nakba

di Nora Barrows-Friedman - 16/05/2011






È stato lanciato oggi un nuovo sito web che permette ai profughi palestinesi che fuggirono (o i cui genitori e nonni fuggirono) dal progetto di pulizia etnica di Israele che iniziò nel 1948, di parlare delle loro esperienze in tempo per la sessantatreesima commemorazione annuale della Nakba.

NakbaSurvivor.com[2], un’iniziativa multimediale dell’Institute for Middle East Understanding (IMEU[3]) [Istituto per la Comprensione del Medio Oriente] ospita brevi testimonianze personali di profughi e dei loro diretti discendenti.

È stato chiesto ai palestinesi di tutto il mondo di caricare su Twitter testimonianze o contributi video sulle loro storie, utilizzando #NakbaSurvivor[4] come ashtag[5]. I tweet compaiono in un feed[6] live [aggiornamenti istantanei] sul sito web.

Le storie sono profondamente commoventi. Un profugo di seconda generazione parla dei propri nonni giunti a piedi dalla loro casa di Gerusalemme ad Amman, in Giordania; un’altra parla della sua famiglia venuta dai pressi da quella Ramle che è stata poi distrutta, e sostituita da un nome ebraico e da case moderne.

Per caricare la vostra testimonianza video, andate sul sito web NakbaSurvivor e cliccate sul link in cima “Upload your video”.


[6] http://www.bluranocchio.com/2010/11/spezzare-il-testo-degli-articoli-su-feedburner.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+bluranocchio%2FGyEk+%28Bluranocchio%29