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Il denaro in circolazione nel mondo vale solamente la carta sulla quale è stampato

di Stefano Masullo - Giovanna Canzano - 31/08/2011



… “Nel corso di quasi 30 anni, dal 1971 al 1998, questa situazione ha di fatto racchiuso potenzialmente in sè il fulcro di una possibile disintegrazione del sistema finanziario mondiale, cosa che nell'agosto del  2011 sta raggiungendo il suo apice rasentando la concreta possibilità di realizzarsi, soprattutto in Europa; nel 1998 il Giappone venne investito da una gravissima crisi fondata su circa 2.000 miliardi di dollari di debito ritenuto impagabile, e da queste cifre si incominciò ad ipotizzare un collasso del sistema finanziario mondiale, ma la vera cifra, mostruosa, che avrebbe potuto provocare un così tetro e fosco scenario era l' esistenza di oltre 150.000 miliardi di dollari di contratti in strumenti finanziari derivati stipulati a livello internazionale, molti dei quali off balance sheet, ovvero non riportati nei bilanci delle principali banche mondiali, ora io mi domando ma dal 1998 al 2008, anno del fallimento di Lehman Brothers, quella cifra di 150.000 miliardi di dollari a quanto ammonterà?”… (Stefano Masullo)

Canzano 1 – “Il miglior investimento in assoluto è quello effettuato sulla propria formazione e sulle relazioni e professionali” (Stefano M. Masullo).
In questo periodo di crisi economica  come vediamo, conta veramente la capacità organizzativa del singolo individuo?
MASULLO –   In questo momento di grande incertezza e di forti tensioni sono ancora più fermamente convinto della mia affermazione sopra riportata, poichè le migliori soddisfazioni sia in termini di accrescimento monetario e quindi di redditività che a livello di serenità ed accrescimento personale potranno venire solo ed esclusivamente nell'avvio, sviluppo e consolidamento di una propria attività professionale e/o imprenditoriale. Tra l'altro è scientificamente provato da numerosi studi condotti da rinomate e blasonate università che il miglior tasso di rendimento interno di un investimento IRR Internal Rate of Return sia rappresentato dallo studio e dal miglioramento delle proprie conoscenze professionali. Inoltre queste attività quasi al limite della forma giuridica della ditta individuale sono caratterizzate da bassi costi fissi, ridotti oneri finanziari in quanto non necessitanti di ingenti investimenti in capitale fisso e da una catena del comando pressoché piatta dove pensiero, decisione ed azione si fondono in maniera armonica ed equlibrata in un tuttuno. Sono anche convinto che vi sarà una rivalutazione, anche per i non trascurabili vantaggi in termini di salute fisica e mentale, al ritorno di attività legate all'agricoltura, non tanto per uno sfruttamento di tipo intensivo ed industriale quanto per un discorso di autoconsumo e di scambio/baratto per le eccedenze maturate.   
 
        
Canzano 2 – Sappiamo che la crisi economica tu l’avevi prevista  con assoluta precisione  fin dal 1998 attraverso l'elaborazione di due specifici documenti diffusi pubblicamente,  e consultabili nel sito istituzionale di assoconsulenza associazione Italiana Consulenti di Investimento al seguente link http://www.assoconsulenza.eu/Resources/Previsioni_sulla_crisi_attu.pdf  , ma, si poteva fare qualcosa per salvaguardare l’Italia o i nostri ministri economici si sono trovatidavanti ad una crisi diciamo voluta da ‘fuori’?
MASULLO - L'attuale crisi poggia le sue fondamenta sulla decisione presa dall' amministrazione di Richard Nixon il 15 agosto 1971 a Bretton Woods  di rinunciare alla parità e convertibilità tra dollaro e oro e sulla relativa naturale conseguenza dello sviluppo impetuoso di una serie di attività speculative su merci e servizi e la contestuale introduzione di un sistema di tassi fluttuanti che ostacolò  la capacità di una sana pianificazione costellando di rischi le prospettive degli investimenti e del commercio internazionale a lungo termine; in aggiunta, l'eliminazione del sistema a riserva aurea e del sistema dei cambi monetari fissi,  negli Stati Uniti, provocò l'entrata in vigore di alcune misure che accelerarono l'afflusso di dollari nei mercati cosiddetti off shore in cui non vi era sostanzialmente alcuna autorità o legislazione che regolasse il credito ed i tassi di interesse.  
Nel corso di quasi 30 anni, dal 1971 al 1998, questa situazione ha di fatto racchiuso potenzialmente in sè il fulcro di una possibile disintegrazione del sistema finanziario mondiale, cosa che nell'agosto del  2011 sta raggiungendo il suo apice rasentando la concreta possibilità di realizzarsi, soprattutto in Europa; nel 1998 il Giappone venne investito da una gravissima crisi fondata su circa 2.000 miliardi di dollari di debito ritenuto impagabile, e da queste cifre si incominciò ad ipotizzare un collasso del sistema finanziario mondiale, ma la vera cifra, mostruosa, che avrebbe potuto provocare un così tetro e fosco scenario era l' esistenza di oltre 150.000 miliardi di dollari di contratti in strumenti finanziari derivati stipulati a livello internazionale, molti dei quali off balance sheet, ovvero non riportati nei bilanci delle principali banche mondiali, ora io mi domando ma dal 1998 al 2008, anno del fallimento di Lehman Brothers, quella cifra di 150.000 miliardi di dollari a quanto ammonterà?
Questa anammesi storica è doverosa per giungere al cuore della risposta da dare al quesito posto , tali dati erano e sono tuttora noti sia agli operatori ed agli studiosi come il sottoscritto che agli uomini politici ed ai loro consulenti eppure nessuno è intervenuto precedentemente quando ancora, forse , si sarebbe potuto attuare qualche soluzione di tipo fiscale o monetario  per limitare le conseguenze disastrose che sono sotto gli occhi di tutti e che rischiano di mandare in default alcuni Stati, i cosiddetti PIIGS Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna e di conseguenza l'Unione Monetaria Europea e la sua valuta l'Euro; quindi è plausibile affermare che la crisi a cui si assiste quotidianamente non è una crisi esogena ma endogena il cui ceppo originario, generato dalla politica negli anni 70 ha trovato nell'avidità umana degli anni 90 un acceleratore smisurato il cui nome, nel sistema bancario, corrisponde a  ROE Return on Equity .   
 Canzano 3 - Angela Merkel ha detto qualche giorno fa parlando dell’Italia: “Ritengo che la vendita dell’oro da parte degli Stati debitori e il deposito delle loro riserve auree in pegno presso la Bce sia una necessità”, e ancora:  “Questi Paesi dovrebbero consumare i loro beni patrimoniali prima di chiedere aiuto”. E’ questo un buon consiglio per il nostro paese?
MASULLO - Le affermazioni del Cancelliere della Germania sono quelle che corrispondono alla diligenza del buon padre di famiglia, questo istituto giuridico fu introdotto nel diritto romano, per valutare il comportamento di una persona in determinati casi di giudizio, infatti la diligenza è l'impegno adeguato delle energie e dei mezzi utili al soddisfacimento dell'interesse del creditore; in particolare, la diligenza è quella tipica dell'uomo medio, da valutare in relazione alla specificità dell'obbligazione, di conseguenza quando in una famiglia si verifica una situazione di dissesto familiare prima di rivolgersi all'esterno si cerca di intervenire su due fronti, il contenimento delle spese e l'ottimizzazione dell'organizzazione interna da una parte, e dall'altra alla alienazione dei loro eventuali attivi mobiliari ed immobiliari e solo come ultima istanza il ricorso ad interventi esterni che comunque aumenterebbero il monte debitorio .   
Canzano 4 – Il Fondo Monetario Internazionale ha avuto, un cambio al vertice dopo le incresciose vicende accadute a Dominique Strauss-Kahn, come viene gestito attualmente e come gestisce la crisi attuale?
MASULLO - Il FMI Fondo Monetario Internazionale   è un'organizzazione composta dai governi di 186 Paesi e insieme al Gruppo della Banca Mondiale  fa parte delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods , dalla sede della Conferenza che ne sancì la creazione. L'Accordo Istitutivo acquisì efficacia nel 1945 e l'organizzazione nacque nel maggio del 1946. Attualmente gli Stati membri sono 186. Il F.M.I. si configura anche come un Istituto specializzato delle Nazioni Unite.
Nell'articolo 1 dell'Accordo Istitutivo gli scopi del F.M.I. sono così definiti:
•    promuovere la cooperazione monetaria internazionale;
•    facilitare l'espansione del commercio internazionale;
•    promuovere la stabilità e l'ordine dei rapporti di cambio evitando svalutazioni competitive;
•    dare fiducia agli Stati membri rendendo disponibili con adeguate garanzie le risorse del Fondo per affrontare difficoltà della bilancia dei pagamenti;
•    in relazione con i fini di cui sopra abbreviare la durata e ridurre la misura degli squilibri delle bilance dei pagamenti degli Stati membri.
In particolare il F.M.I. dovrebbe regolare la convivenza economica e favorire lo sviluppo del Sud del mondo (per Sud si intendono i P.V.S.: Paesi in via di sviluppo).
Gli organi principali del F.M.I sono il "Consiglio dei Governatori" (Board of Governors) a composizione plenaria, il "Consiglio Esecutivo" (Executive Board), composto dai 24 Direttori Esecutivi (Executive Directors) e il "Direttore Operativo" (Managing Director).
Il Consiglio dei Governatori si riunisce di norma una volta l'anno e le sue funzioni sono in gran parte delegate al Consiglio Esecutivo, che siede permanentemente.
Dei membri del Consiglio Esecutivo 5 sono permanenti e appartengono ai 5 Stati che detengono la quota maggiore  Stati Uniti, Giappone , Germania , Francia e Regno Unito , mentre gli altri sono eletti dal Consiglio dei Governatori sulla base di un sistema di raggruppamenti di nazioni (non necessariamente su base regionale).
Il Direttore Operativo viene eletto dal Consiglio Esecutivo e lo presiede.
Il FMI dispone di un capitale messo a disposizione dai suoi membri e il voto all'interno dei suoi organi è ponderato a seconda della quota detenuta. Questo fa sì che, considerato che per prendere le decisioni più importanti sono necessarie maggioranze molto alte (i 2/3 o i 3/4 dei voti) gli  Stati Uniti   e il gruppo dei principali Paesi dell’Unione Europea si trovano ad avere un potere di veto di fatto, presi singolarmente (nel caso della maggioranza dei 3/4) o insieme (maggioranza dei 2/3).
Le istituzioni di Bretton Woods erano state pensate per creare un sistema di coordinamento e controllo delle politiche economiche degli Stati a livello internazionale che evitasse il ripetersi di disastrose  crisi economiche come quella del  1929.  In particolare il Fondo Monetario doveva occuparsi di  economia monetaria e la Banca Mondiale di ricostruzione e  sviluppo .
Nella pratica il sistema progettato a Bretton Woods, che si basava su rapporti di cambio fissi tra le valute, tutte agganciate al dollaro il quale a sua volta era agganciato all'oro, crollò con la sospensione del  gold standard, vale a dire la convertibilità del dollaro in oro,  da parte di  Richard Nixon nel  1971 .  
Questo ha portato a un ripensamento del ruolo del FMI, che oggi si occupa per lo più di concedere prestiti agli Stati membri in caso di squilibrio della   bilancia dei pagamenti. Il FMI si occupa anche della ristrutturazione del   debito estero dei paesi del cosiddetto   Terzo Mondo.  Il FMI impone di solito a questi Paesi dei "piani di aggiustamento strutturale" come condizioni per ottenere prestiti o condizioni più favorevoli per il rimborso del debito che costituiscono l'aspetto più controverso della sua attività . Questi piani sono infatti modellati su una visione   neoliberista dell'economia e sulla convinzione che il libero mercato sia la soluzione migliore per lo sviluppo economico di questi paesi. Tra i punti principali essi di solito comprendono la   svalutazione della moneta nazionale, la riduzione del   deficit di bilancio da conseguire con forti tagli alle spese pubbliche e aumento delle imposte , e quindi   privatizzazioni massicce, l'eliminazione di qualsiasi forma di controllo dei prezzi.
Alla luce della descrizione istituzionale del FMI si può affermare che le note vicende che hanno interessato recentemente il suo direttore ed il relativo avvicendamento siano da ricondurre a pure motivazioni di tipo politico legate a strategie funzionali al rinnovo della carica presidenziale nel Paese di appartenenza , mentre per quanto riguarda gli interventi operativi, al di là di quello relativo alla svalutazione della moneta di un singolo Stato impossibile da attuarsi allo stato attuale all'interno dell'Unione Monetaria Europea, sono quelli classici che nella sua semplicità il Cancelliere Angela Merckel ha descritto in poche parole.      
Canzano – La crisi degli USA può mettere in grave pericolo gli altri stati, in particolar modo la Cina?
MASULLO –  A cavallo fra il secolo trascorso e l’attuale, negli Stati Uniti, il debito pubblico (escluso quello contratto individualmente dai vari stati e delle municipalità USA) passava dai 5,6 trilioni (migliaia di miliardi) di dollari nel 2000 alla fine dell’era Clinton, agli 8,5 trilioni $ nel 2006 a metà circa del mandato di G.W.Bush, e toccava i 14,5 trilioni $ attuali in conseguenza delle forti iniezioni di liquidità della mano pubblica ad opera delle Amministrazioni Bush prima e Obama poi operate a cavallo del 2008-2009 per salvare il sistema finanziario dal collasso e poi dal solo Obama nel biennio successivo per sostenere una economia che andava affondando. Ma se questo era il contesto, che somigliava ad una corsa in bicicletta su un filo sospeso nel vuoto sopra un burrone, perché il clima lassista sui mercati finanziari è andato crescendo senza che nessuno vi ponesse un freno ripristinando regole comportamentali che la saggezza avrebbe consigliato di riesumare perché ancora attuali mentre le Banche Centrali hanno preferito continuare ad operare attraverso metodi convenzionali desueti e dannosi limitandosi a tirare dalla metà del 2004 e fino al 2008 il freno a mano del rialzo dei tassi di interesse, manovra che invece di costituire la soluzione del problema ha aggravato il problema? Forse paradossalmente la spiegazione la può fornire la teoria fisica dei quanti.  
 Nel 1935 lo scienziato Schrödinger in un celebre (tra i fisici di allora compreso un certo Albert Einstein) articolo, scrisse che secondo la meccanica quantistica un atomo radioattivo può essere sia decaduto sia non decaduto allo stesso tempo. Schrödinger –per rendere la cosa più complessa- ipotizzò inoltre di mettere un gatto in una stanza oscura con una boccetta di un liquido che avrebbe liberato il suo contenuto (venefico per i gatti) qualora fosse stato colpito da un atomo radioattivo decaduto (una specie di sparo nel buio in cui se la pallottola colpisce il bersaglio decade perché si deforma nell’urto). Questo fattore fisico di incertezza "contagia" il gatto che quantisticamente e lontano dagli occhi di ogni osservatore può essere vivo o morto allo stesso tempo fino a prova definitiva. Se la spiegazione vi sembra troppo complessa non solo non siete dei bravi fisici come non lo è chi scrive  ma non siete nemmeno dei bravi giallisti e non potete appassionarvi a quanto ora segue.
L’aspetto più interessante della teoria fisica del Gatto di Schrödinger non è infatti, dal punto di vista degli economisti, l’estensione della meccanica dei quanti da oggetti piccolissimi ad oggetti, cose, animali e persone di una certa dimensione, quanto un altro aspetto di quella teoria che la fà rassomigliare ad un vero romanzo giallo. La storia del Gatto di Schrödinger continua dicendo che questo stato di suspence (il gatto lì dentro sarà vivo o sarà morto?) dura sino a che qualcuno non apra la stanza per vedere se il gatto sia veramente e risolutivamente vivo o morto. La semplice osservazione infatti interferisce con l’esperimento e fa collassare il sistema in senso fisico facendolo uscire dallo stato di essere due cose contemporaneamente allo stesso tempo. Ossia il gatto esce dal limbo di incertezza per essere: vivo (se l’atomo radioattivo ha mancato la boccetta di veleno) o morto (se la ha investita).
Se questo giallo dell’estate non è piaciuto o lo  si  considera  troppo astruso  bisogna  riflettere  sul fatto che è proprio ciò che è accaduto all’economia negli ultimi anni. L’economia è stata il gatto nella stanza oscura; il povero animale è stato a lungo perseguitato dalla follia omicida di quanti consapevolmente o inconsapevolmente hanno cercato di assassinarlo (con gli atomi radioattivi). In tutto questo lasso di tempo, che ha comportato non un singolo sparo ma un vero e proprio bombardamento, nessuno ha voluto andare a vedere se il gatto (l’economia) fosse vivo o morto perché altrimenti il sistema rivelandosi per ciò che era effettivamente sarebbe collassato: era semplicemente ambedue le cose e ciò tornava utile per far continuare l’allegro andazzo distruttivo in modo via via crescente. Quando qualcuno finalmente è andato a vedere ciò che conteneva la camera oscura, constatando che il povero gatto era morto, il sistema è collassato.
Questa analogia può essere applicata tranquillamente al debito emesso dagli Stati Uniti e detenuto in particolare misura dalla Cina e da altri Stati.
Canzano 5 – Sulla rete sono nati vari blog e siti che si interessano di signoraggio, con varie soluzioni per poter fronteggiare o capire cosa sta succedendo, mi chiedo ti chiedo, per l’ultimo consumatore della moneta, l’aver capito di più di questi argomenti economici-monetari, può aiutare a qualcosa? Oppure può far aumentare il panico che già c’è?  
MASULLO - Nell'antichità, quando la base monetaria consisteva di monete in metallo prezioso, chiunque disponesse di metallo prezioso poteva portarlo presso la Zecca di Stato, dove veniva trasformato in monete con l'effigie del sovrano. I diritti spettanti alla Zecca e al sovrano erano esatti trattenendo una parte del metallo prezioso . Il signoraggio in tale contesto è dunque l'imposta sulla coniazione, noto anche come diritto di zecca. Il valore nominale della moneta e il valore intrinseco delle monete non coincidevano, a causa del signoraggio e dei costi di produzione delle monete. L'imposta sulla coniazione serviva poi a finanziare la spesa pubblica. Nel caso in cui lo Stato possedesse miniere di metallo prezioso, il signoraggio coinciderebbe con la differenza tra il valore nominale delle monete coniate e i costi per estrarre il metallo prezioso e coniare le monete. Già con i romani, da Settimio Severo si può parlare di signoraggio: questo imperatore dimezzò la quantità di metallo prezioso contenuto nelle monete, mentre lasciò invariato il valore nominale .
Nei paesi dell'  area Euro, il reddito da signoraggio viene incassato dai governi dei paesi membri per il conio delle monete metalliche, e dalla   Banca Centrale  Europea  per la stampa delle banconote, che emette in condizioni di monopolio. Tali redditi sono poi ridistribuiti dalla BCE alle varie   banche centrali nazionali  in ragione della rispettiva quota partecipazione per la  Banca d’Italia ad esempio  è  il 12,5% .
I singoli governi nazionali provvedono in seguito a prelevare gran parte di tali redditi dalle  banche centrali tramite il prelievo fiscale. In taluni casi, come per la  Bank of England, essendo la banca centrale completamente di proprietà statale, il reddito derivato dall'emissione delle banconote viene indirettamente incamerato interamente dal governo.
I singoli governi incassano direttamente il reddito derivante dal diritto di emettere monete metalliche, dal quale devono sottrarre i costi per produrle. Si tratta di un reddito quasi sempre modesto, eccezion fatta nel caso di stati di piccole dimensioni come la   Repubblica di San Marino e la  Città del vaticano le cui monete diventano oggetto di collezione.
In  macroeconomia per signoraggio si intendono i redditi ch un  Governo ottiene grazie alla possibilità di creare  base monetaria in condizioni monopolio. Negli stati moderni, solitamente, la banca centrale stampa le  banconote mentre il governo (ad esempio tramite una  Zecca) conia le monete metalliche, ed entrambi hanno un reddito da signoraggio.
In  economia il signoraggio è innanzitutto una delle fonti con cui un governo finanzia la propria  spesa pubblica eccedente rispetto alla raccolta di  tributi . Lo stesso termine signoraggio nella letteratura economica è quasi sempre riferito ai vantaggi del governo  . Nei paesi a bassa  inflazione conta per circa lo 0,5% del  PIL Prodotto Interno Lordo mentre nei paesi ad alta inflazione tale valore è molto maggiore . Nei casi estremi di   iperinflazione il signoraggio è virtualmente l'unica fonte di finanziamento del governo . Il ricorso al signoraggio da parte del governo è generalmente associato ad un'elevata instabilità  politica , dovuta sovente ad un  sistema politico altamente polarizzato . Spesso avviene in concomitanza con la necessità di finanziare i costi di  guerre , oppure in casi di shock   esogeni  che siano causa di un crollo dei   prezzi di  esportazione o anche solo nei casi in cui il governo non riesca a fronteggiare adeguatamente l' evasione fiscale.  In tutti questi casi, i risparmiatori tenderanno a diffidare delle capacità del governo di onorare i propri debiti e si rifiuteranno di sottoscriverne le obbligazioni .
Nel caso in cui il potere di stampare moneta sia assegnato dal governo e questo lo usi per finanziare la spesa, il signoraggio corrisponde al rapporto tra il valore nominale della nuova base monetaria emessa in un certo intervallo temporale e l' indice generale dei prezzi (al netto dei trascurabili   costi di produzione. I tentativi da parte del governo di finanziare il   deficit pubblico aumentando le entrate da signoraggio possono essere causa di   iperinflazione  e gran parte dei casi storici di elevata inflazione e di iperinflazione sono effettivamente dovuti alla necessità da parte del governo di finanziarsi attraverso il signoraggio. Il caso storico più eclatante e più studiato dalla teoria economica in cui l'abuso di ricorso al signoraggio da parte del governo ha causato una drammatica spirale iperinflattiva è la  Germania , Repubblica di Weimar del  1922 - 1923: il conseguente collasso economico fu il preludio dell'ascesa al potere del  Nazismo e di Adolf Hitler.

Come sempre la paura nasce dall'ignoranza e la conoscenza permette di prendere delle decisioni più razionali e consapevoli, però in questo specifico, al di là di una doverosa informazione generale, sinceramente non penso che al detentore finale della moneta comprendere i meccanismi più o meno sofisticati di aggiustamento e di delicato equilibrismo tra deficit pubblico, iperinflazione, debito pubblico, deficit della bilancia commerciale e politica fiscale possa interessare più di tanto, va da sè che chiunque dotato di buon senso possa comprendere che stampare banconote o coniare monete sia una attività e come tale debba impiegare mezzi, tecnologie e risorse umane che vanno pagate , di conseguenza l'aggio o signoraggio che dir si voglia, il vantaggio cioè o il guadagno ottenuto sia assolutamente naturale e dovuto .
Canzano 6– Quale potrebbe essere la soluzione?  
MASULLO – Ritengo invece che sia molto più importante e fondamentale cercare di capire più che l'attività di signoraggio, lo stato di salute di un Paese attraverso la conoscenza e la comprensione di alcuni indicatori economici quali il tasso di occupazione/disoccupazione , il defict pubblico, il tasso di inflazione/deflazione, il livello di imposizione fiscale ma soprattutto l'atteggiamento mentale e le aspettative degli investitori internazionali poichè la moneta, dopo la non convertibilità in oro della stessa avvenuta a partire dal 1971 si basa totalmente su di una convenzione di fiducia che rende accettabile e scambiabile la stessa tra popolazione interna e cittadini stranieri.  
Canzano 7- Perché ai banchieri spaventa la finanza islamica?
MASULLO – Sinceramente ritengo esagerata ed inveritiera l'affermazione che la Finanza Islamica spaventi i banchieri, sarebbe più opportuno parlare di non adeguata conoscenza del fenomeno e quindi di inesperienza , forse anche di mancanza di un vero e proprio mercato, vero questo solamente per alcuni Paesi europei, che possa giustificare gli ingenti investimenti,  in risorse umane capaci, modalità operative ed organizzative e  tecnologie necessarie,  e di conseguenza considerare inadeguati i naturali ritorni aspettati in termini di accrescimento del capitale impiegato, i timori, ma non certo di paura si può parlare, possono essere rappresentati da una commistione totale tra religione ed attività economica , questo timore può essere visto, tra l'altro, come un Giano bifronte, perchè una maggiore etica negli affari e nella finanza potrebbe essere per certi versi molto salutare ma per ottenere questo il potere di qualcuno dovrebbe necessariamente scemare, un altro osatacolo che però è già stato risolto nei Paesi dove è radicata e prospera l'islamic banking è quello rappresentato dai principi cosiddetti per il sistema bancario occidentale di Basilea, cioè quello del controllo e del rispetto dei limiti derivanti dai rischi operativi insiti nel commerciare denaro, dove nella finanza islamica non esiste la corresponsione di un prestito e la restituzione dello stesso maggiorato di un costo, il tasso di interesse, ma dove il banchiere, il risparmiatore e l'imprenditore compartecipano tutti al rischio di impresa sopportandone  
Canzano 8 – E, il ruolo dell’EURO nella finanza mondiale?
MASULLO – Il dollaro, nonostante abbia perso la propria convertibilità in oro fin dal 1971 come ampiamente descritto sopra, rimane ancora oggi la moneta ufficialmente utilizzata a livello mondiale per concludere le transazioni commerciali, questo perchè gode da parte della comunità finanziaria internazionale e delle popolazioni mondiali della totale fiducia nel valore immateriale e psicologico riconosciuto, ribadisco in questa occasione il concetto, assolutamente corretto e condivisibile, che molti studiosi di chiara fama affermano, e cioè che il denaro in circolazione nel mondo forse valga solamente  la carta sulla quale sia stata stampato e che sia tutta una questione mentale l'accettazione o meno della stessa come valido mezzo di pagamento per merci, beni e servizi.  Orbene nonostante le quotazioni registrate sui mercati valutari quotidianamente diano un rapporto di cambio favorevole all'Euro rispetto ad altre divise, tra le quali il dollaro stesso, esso non ha ancora raggiunto quel grado di diffusione e soprattutto di fiducia planetaria che invece caratterizza da sempre il dollaro. Ricordo che una moneta è un titolo di debito dello Stato che lo emette e quindi bisogna avere fiducia nel proprio debitore, oltre che preoccuparsi del relativo stato di salute dello stesso, poichè bisognerà avere sempre una ragionevole certezza che questi adempierà alle obbligazioni contratte nello stampare moneta con i propri creditori detentori di ultima istanza della moneta .    
 
PROFILO-PROFESSIONALE  
Classe 1964, laurea in Scienze Economiche e Master in Comunicazione, Marketing e Finanza, Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e dell' Ordine Costiniano di San Giorgio, attivo nel settore finanziario dal 1984, già Rappresentante alle Grida alla Borsa Valori di Milano, autorizzato CONSOB, e Broker registrato al NASD a New York, è specializzato nella consulenza e gestione di patrimoni mobiliari ed immobiliari, nella finanza di impresa, nella pianificazione fiscale, nella comunicazione finanziaria e nella formazione.
Ha iniziato a lavorare nella società Consulenti Finanziari SpA, creata da Pompeo Locatelli, in seguito, ha collaborato, per oltre un lustro, nello Studio di Agenti di Cambio Leonzio Combi, costituito a Milano nel 1907, uno dei più importanti in Italia. Dal 1995 fino alla vendita, avvenuta nel 2006, fondatore, presidente e azionista di riferimento, del gruppo di consulenza ed intermediario finanziario ex articolo 106 T.U.B., autorizzato Ufficio Italiano Cambi, Opus Consulting S.p.A., capitale sociale 625.000 euro.
Socio fondatore, nel 1996, e tuttora segretario generale ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti di Investimento la prima ed unica associazione di categoria riconosciuta a livello istituzionale in Italia, Magnifico Rettore ISFOA Libera e Privata Università Internazionale Svizzera , autore di oltre 300 pubblicazioni e di 22 best sellers aziendali, di cui uno, nel 1998   , adottato dall’Università Bocconi di Milano; opinionista presso i più importanti media di settore, quali CNBC Class Financial Network e Bloomberg Television, è stato chiamato come relatore, in Italia ed all’estero, da prestigiose istituzioni quali Marcus Evans, Istituto di Studi Bancari, ISTUD, IUAV Università di Venezia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Nel 2002 ha realizzato il primo libro dedicato al Consulente di Investimento , autore nell' ottobre del 2001, del primo testo dedicato al Bahrein, è stato direttore editoriale delle prima rivista svizzera di finanza islamica, Shirkah Finance, risultando uno dei principali esperti italiani del settore; attualmente direttore responsabile della testata internet di finanza www.trend-online.com , è fondatore e direttore responsabile della rivista Golf People Club Magazine www.golfpeople.eu, leader assoluto nel proprio segmento di appartenenza, mentre in passato ha diretto le riviste World & Pleasure e Family Office Patrimoni di Famiglia.
Ha svolto incarichi direttivi o consulenziali in gruppi bancari, assicurativi, finanziari, industriali quali: Norwich Union, CIM Banque, Broggi Izar, Henderson Investor, Fleming, Corner Bank, Lemanik, Nationale Nederland, Banca Popolare Commercio Industria,  81 SIM Family Office SpA,  Prudential Vita, Banca Popolare di Milano, Cassa di Risparmio di Cento, Cassa di Risparmio di Perugia, Socièté Bancarie Priveè, Liberty Financial, FMG Fund Marketing Group, Credito Italiano, IW Bank, ING Group, Colomba Invest SIM, MPS Banca Personale.
Attualmente, a latere dell'attività editoriale, alla luce della notevole capacità nel delineare scenari macroeconomici e sociali e di impostare le relative strategie operative di investimento, gestisce personalmente e direttamente, con notevole successo, esclusivamente il patrimonio familiare, ottenendo, con rischi limitati, rendimenti annuali medi oscillanti tra il 5 ed il 12%, limitando al massimo le consulenze a pochi privilegiati utenti caratterizzati da uno stretto legame personale.    

giovanna.canzano@yahoo.it