Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Egr.io giornalista Marco Pasqua

Egr.io giornalista Marco Pasqua

di Ouday H.R. - 15/11/2011


Egr.io giornalista Marco Pasqua

Egr.io giornalista Marco Pasqua

Sotto gli imperi si assoldano penne e scrittori, più che normale, una volta questi illustri luminari avevano la fantasia intellettuale, oggi, quella fantasia e creatività ha lasciato il posto a dei veri colossi del copia ed incolla, naturale, siamo nell’epoca della tecnologia, non si ha più bisogno della fatica di fare il corrispondente, di appurare la notizia, di fotografare l’evento per poi adattarlo ai propri scopi.

Attualmente, illustri giornalisti come Lei sono seduti comodamente dietro ad una poltrona, le loro fonti attendibili sono i filmati fabbricati nel principato del Qatar, i loro corrispondenti sono testimoni oculari che viaggiano su tappeti volanti, in grado di attraversare la Siria per lungo e largo in meno di 30 secondi, in questa fase lei è una colonna portante insieme al Suo giornale.

 

Vengo al Suo articolo per contestare integralmente il suo contenuto, parto dalla Sua affermazione “Salito sul palco e aiutato da un traduttore – come mostra il video 3, in cui la sua voce sembra essere stata doppiata “ sono quel traduttore oltre a compiere dei veri miracoli riesco a parlare doppiando la mia voce, questa Sua affermazione, egregio giornalista non è che una delle tante falsità che ha scritto.

Lei afferma che nella cittadina di Tartous, i lealisti del presidente Bashar sono stati un milione e considerando che a Damasco sono stati circa due milioni, ad Aleppo altrettanto, a Lattakia pure e così via per tutte le altre città siriane, mi viene spontaneo domandare quanti siriani sono rimasti a casa e sono contrari al proprio governo? Mi risponda in qualità di detentore della verità assoluta.

Non sapendo cosa dire ha rispolverato una vecchia canzone dal titolo antisemita affermando che il Bonnilauri Stefano è un noto antisemita, per Sua informazione chi scrive è un semita, a meno che Lei non intenda lucciole per lanterne etichettando i sionisti per semiti, in quel caso, non starò a spiegareLe chi sono i semiti, ma la invito ad arricchire il suo bagaglio culturale leggendo qualche libro, ogni tanto leggere fa bene.

Illustre giornalista:

Stefano Bonnilauri è venuto in Siria a portare la solidarietà al popolo siriano, dove ha visto un mosaico di etnie e religioni che convivono pacificamente in Siria da migliaia di secoli, dove la Chiesa cristiana accanto alla Moschea islamica e la Sinagoga ebraica a non parlare delle numerose comunità di altre religioni sono parte integrante del tessuto siriano, a Lei sembra impossibile, ma purtroppo per Lei è la realtà.

Stefano Bonnilauri ha portato la solidarietà alla Siria ed al suo presidente dopo avere constatato con i suoi occhi e da vicino quello che sta accadendo in Siria, troppo facile dare del fascista e dell’antisemita a coloro che non si allineano ai poteri che Lei rappresenta, da cui lancio la sfida a Lei e tutti i mezzi d’informazione sostenitori della democrazia e libertà di aprire col sottoscritto un dibattito televisivo, carta stampata e quant’altro, portando con se tutto l’occorrente e vedrà che quello che ha scritto non è altro che la pura menzogna.

Sono sicuro che Lei non lo farà, per il semplice motivo, che chi spara le menzogne senza il minimo senso dell’etica professionale, non può essere interessato ad alcun tipo di verità.

Mi dispiace per il bel paese che l’opinione pubblica venga costruita in base ai potenti mezzi di stampa e scrittori come Lei, che fino a qualche mese fa, Bashar Al Assad per loro poteva essere forse un giocatore di calcio di una squadra spagnola.

Per concludere invito Lei e tutti i giornalisti a recarsi liberamente in Siria per documentare quello che realmente sta accadendo.

P.S. chi scrive è sopravvissuto miracolosamente ad un attentato ad opera di suoi amici “pacifici rivoltosi” in più ritengo persone come Lei responsabili e mandanti del sangue siriano che scorre per le vie della Siria, ma so di certo che a Lei non importa.

Firmato il traduttore che sdoppia la voce

Ouday H.R.

 

P.S.: Considerato che la “libera stampa” italiana – tutta presa a riferire di mai verificati “rapporti” di HRW e di anonimi “attivisti” – NON ha fornito alcuna notizia al riguardo di quanto occorso al sig. Ouday H.R., si segnala l’unico articolo uscito in merito, pubblicato dal quotidiano Rinascita, l’unico in effetti “libero”, tant’è che è escluso dalle rassegne stampa dei quotidiani italiani:

http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=11454