Come iniziare una rivoluzione (appoggiata da Wall Street)
di Tony Carlucci - 05/12/2011
Gene Sharp dell'Albert Einstein Institution ha scritto il libro "Dalla Dittatura alla Democrazia", in origine destinato per la destabilizzazione e la ricolonizzazione del Myanmar, chiamato ancora "Birmania" in gran parte dell’Occidente. Il libro di Sharp doveva poi essere usato dalla Central Intelligence Agency (CIA) in Europa Orientale, in Asia, ed eventualmente, nel 2011, per le "Primavere Arabe" attivate dagli Stati Uniti. Stando il rapporto annuale dell'Albert Einstein Institution (AEI) di Sharp, l'AEI è stato sponsorizzato dal National Endowment for Democracy (NED) del governo degli Stati Uniti e dalla sua consolidata sussidiaria International Republican Institute (IRI) per addestrare attivisti in Serbia (pag. 18) Zimbabwe (pag. 23) e Myanmar (pag. 26) per aiutarli a ribaltare i loro rispettivi governi sovrani. A parte questo, ci sono ancora voci che criticano l'affiliazione di Gene Sharp al governo degli Stati Uniti e di "accuse selvagge" e "teorie del complotto" della CIA. Uno dei critici è il regista e giornalista inglese freelance collaboratore di Sky News, Ruaridh Arrow . Arrow ha investito molto nelle sue idee, quando ha diretto "How to Start a Revolution" , ha impegnato tempo e fatica cercando di descrivere Sharp come se non fosse un agente di rivolta finanziato dagli Stati Uniti, che promuove un'egemonia globale fascista e corporativa. In un’intervista Arrow ha addirittura ammesso che, dopo aver visto le rivoluzioni in Serbia di Optor ed in Ucraina la Rivoluzione Arancione, ha sospettato di un complotto della CIA, questo implica che la presenza del libro di Sharp nelle mani di questi vari gruppi, che praticano tattiche simili, era altrimenti una prova. In un articolo concesso ad Arrow dalla BBC titolato "Gene Sharp: Autore del libro di istruzioni alla rivoluzione nonviolenta" , lui afferma che Sharp "ha affrontato quasi costantemente difficoltà finanziarie e dure accuse di essere un'organizzazione di facciata della CIA". Tali dichiarazioni sono in ovvia contraddizione addirittura con i rapporti annuali della AEI di Sharp. Nell’articolo di Arrow per la BBC era menzionata la sua visita con Srdja Popovic del CANVAS , il sito CANVAS sostiene le agenzie governative statunitensi come la Freedom House, United States Institute for Peace e l'International Republican Institute, insieme alla New Tactics di Soros come "partner" . Menzionato come partner ovviamente c'è l’AEI di Sharp. Arrow è stato negligente nella sua ricerca o lo è stato nella divulgazione completa sulla natura e l’affiliazione di quei gruppi che addestrano questi "rivoluzionari". Ogni dubbio residuo sulla vera natura di queste proteste viene messo da parte quando si considera il summit inaugurale dell’Alliance for Youth Movements, sponsorizzato dal Dipartimento di Stato Americano a New York e che ospitava il futuro protetto egiziano del CANVAS dell'"April 6 Youth Movement". Dopo aver ricevuto la formazione a New York dall’AYM, poi addestrati in Serbia dalla CANVAS, finanziata dagli Stati Uniti, April 6 si sarebbe unito a un altro ingranaggio del complotto Wall Street-Londra per ribaltare il governo egiziano, Mohammed El Baradei. El Baradei, più di Gene Sharp e del CANVAS, ha una fila senza fine di apologeti che abbracciano le sue buone intenzioni insieme a un premio Nobel per la Pace che gli drappeggia attorno al collo per aumentare la sua "credibilità". In verità, El Baradei è un membro dei think tank, finanziato dalle aziende americane, International Crisis Group, sponsorizzato dall'Open Society Institute di Soros, con lo stesso Soros seduto nel consiglio di amministrazione, assieme alle sovvenzioni di Chevron, Shell, Morgan Stanley, Deutsche Bank e molte altre. El Baradei sarebbe tornato in Egitto un anno prima dell'inizio della "Primavera Araba", fra le braccia aperte degli attivisti dell’April 6 che lo attendevano all’aeroporto del Cairo. Insieme hanno cominciato a costruire il "Fronte Nazionale per il Cambiamento". Un anno dopo, dopo essersi preparati con l'aiuto di April 6 e di Wael Ghonim di Google, El Baradei sarebbe a capo di quella che è maliziosamente descritta dai media complici come una protesta "spontanea", "ispirata" dall’altrettanto falsa ed interamente pianificata "rivoluzione" che aveva appena spodestato il governo Tunisino. La "Primavera Araba" è FalsaChiaramente, la "rivoluzione" in Egitto è stata completamente travisata di media corporativi, ed anche dal regista Ruaridh Arrow. La "Primavera Araba" non è stata spontanea, né indigena. E' stata piuttosto un complotto geopolitico premeditato anni avanti dagli interessi finanziari corporativi Statunitensi. Il New York Times nel suo articolo "Gruppi Americani che hanno Aiutato a Coltivare le Rivolte Arabe", ha chiaramente indicato che "un numero di gruppi ed individui sono direttamente coinvolti nelle rivolte e nelle riforme che stanno spazzando la regione, tra cui l’April 6 Youth Movement, il Bahrain Center for Human Rights e i militanti di base come Entsar Qadhi, un giovane leader Yemenita, hanno ricevuto addestramenti e finanziamenti da parte di gruppi come l'International Republican Institute, il National Democratic Institute e la Freedom House, un’organizzazione per i diritti umani nonprofit con sede a Washington." Una ulteriore conferma di ciò sono state le dichiarazioni pubbliche del Dipartimento di Stato Americano - che sponsorizzava l’"Alliance for Youth Movements" (AYM) e che contava il Movimento Giovanile 6 Aprile Egiziano tra i partecipanti del summit inaugurale del AYM a New York City nel lontano 2008. La rivista Foreign Policy ammise che l’April 6 ricevette ulteriori addestramenti dal CANVAS in Serbia, prima di fomentare disordini in Egitto. Sempre la rivista Foreign Policy riportava anche che "il CANVAS lavorava con i dissidenti di quasi tutti i paesi del Medio Oriente; la regione ospitava uno dei maggiori successi del CANVAS, il Libano, ed uno dei suoi fallimenti più deludenti, l'Iran". La destabilizzazione dell’Iran, sicuramente, fu ideata dal Brookings Institute, finanziato dalle corporation, come articolato nel suo report "Quale strada per la Persia?" , con le attuali meccaniche di organizzazione di rivoluzioni sovvenzionate dall’estero ed in subappalto ad organizzazioni finanziate dagli Stati Uniti, come il CANVAS, il NED e le sue controllate. In un recente scambio, Mr. Arrow ha spazzato via tutte queste prove in favore del suo documentario che ritrae Gene Sharp come un eroe non riconosciuto e come il vecchio padre dell’ondata di genuine "rivoluzioni democratiche". Ha etichettato l’articolo del 13 giugno: "False Rivoluzioni" come una "teoria del complotto". Lui insiste che "la sua ricerca" lo ha portato a conclusioni "diverse" e si attiene al suo lavoro. Mentre è d’accordo sul fatto che Wall Street sia una dittatura, gli sfuggiva l’ironia del fatto che il suo film riguardi letteralmente l’invasione del mondo da parte di Wall Street tramite rivoluzioni semi-coperte, dalla Tunisia alla Tailandia. È menzionato anche il Stilwell Fund for the Visual Arts, fondato da Kim Taipale del World Policy Institute, finanziato dalla Carnagie Corporation (citato nel rapporto AHRP precedente come complice del finanziamento della proiezione della politica estera Statunitense sotto il pretesto di "rivoluzioni democratiche") così come il "US Connect Fund", che è un fondo collaborativo creato dalla Open Society di George Soros, dalla Carnagie Corporation, dal Rockefeller Foundation, e dal Ploughshares Fund (uno sponsor del sopracitato International Crisis Group dove il leader Egiziano della "Primavera Araba" El Baradei siede come amministratore). Infatti - ad un certo punto, nonostante quello di Arrow non sia imminente - proprio le compagnie si stanno ingegnando, stanno supportando, finanziando ed in certi casi stanno armando l’esplosione della "Primavera Araba" che sta consumando il Nord Africa, il Medio Oriente e l’Asia Centrale, hanno dato una mano a mr. Arrow al suo falso copertura delle loro sporche azioni. Il signor Arrow si rifiuta di riconoscere questo lampante conflitto di interessi, l’evidente scorrettezza del suo "documentario", o le implicazioni che possono avere sulla sua credibilità futura o il futuro dei paesi che ha aiutato gioca un piccolo ruolo nella destabilizzazione e alla fine alla distruzione. Paese dopo paese, Wall Street è sempre presenteSotto c'è una lista di nazioni, molte delle quali hanno ricevuto i consigli e gli addestramenti "umanitari" di Gene Sharp. Sono anche ben documentati i legami diretti delle opposizioni riceventi con gli interessi finanziari corporativi di Wall Street-Londra. Infatti, il film di Arrow, "Come dare una rivoluzione" mostra in realtà come servire al meglio gli interessi di Wall Street dividendo e distruggendo la propria nazione, mentre si installa un burattino dell’Occidente nel mezzo del caos, perché questo è esattamente quello che i pupilli di Gene Sharp hanno sempre fatto da decenni. Tunisia Libia Egitto Siria Iran Bielorussia Myanmar Tailandia Malesia Nessuna vera rivoluzione di alcun genere accadrà finché la gente capirà sia i rapporti di forza attualmente nel mondo e come cambiarli pragmaticamente piuttosto che politicamente. Wall Street, una tirannia globale di proporzioni mai viste, rimarrà intatta finché la vediamo , non come dei meschini tiranni locali o teppisti di strada e creduloni ma come i veri nemici, e il sistematico boicottaggio e la sostituzione del loro degenerato sistema di dominio globale implementato pienamente come soluzione. **********************************************Fonte: How to Start a (Wall Street-backed) Revolution 25.11.2011 Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di REIO |