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Viktor Orbán, l'ungherese che turba i sogni dell'usura internazionale...

di Filippo Fortunato Pilato - 09/01/2012

Fonte: terrasantalibera



 
Viktor Orbán, è l'ungherese che da tempo turba i sogni dell'usurocrazia internazionale...e dei suoi portaborse ormai accertati, parassiti politici, giornalisti e media, in testa a tutti il partito della sinistra sionistra, americanista e banchiera: basta leggere cosa scrivono di lui, agitando i soliti spauracchi della partigianeria (...oggi però di moda a stelle e strisce), Liberation o Il Fatto Quotidiano. Maggiori informazioni tecniche sulla sua politica economica e finanziaria sono consultabili a questa pagina di BloombergTV (in lingua inglese).
E' tutto un coro che punta a demonizzare un capo di stato il quale, legittimamente, difende gli interessi della propria nazione sotto attacco da parte della setta in veste finanziaria.
Tra l'altro lo si accusa di introdurre schemi dittatoriali a causa di leggi elettorali appena varate, le quali mentre garantiscono a tutte le etnie e minoranze ad avere i loro rappresentanti eletti in Parlamneto con potere propositivo e legiferatore, limitano invece il diritto di voto, rendendolo semplicemente simbolico,  ai rappresentanti Rom eletti in Palamento: e se non sanno da quelle parti come trattare i Rom, vista l'esperienza e conoscenza secolare che ne hanno, non saremo certo noi, dispensatori di baraccopoli (visto che di integrarsi tra noi "gaggi", lavorare ed accettare le regole del comune convivere non ne vogliono sapere), centri di spaccio e microcriminalità a spese dei lavoratori italiani contribuenti, a volerglielo insegnare...vero?
La così detta stampa, i persuasori occulti e agit-prop sul libro paga...di chi li paga e accredita, è invece infuriata perchè si ritiene limitata nel poter dispensare tutte le menzogne e perfidie che è solita diffondere per condizionare ed istigare le masse in nome della "libertà d'espressione". Il governo Orbán ha inteso moralizzare e stabilire comportamenti eticamente corretti e rispettosi per il buon costume, imponendo regole precise a stampa e mondo della cultura, le quali usano i mezzi di comunicazione di massa ed i palcoscenici non per informare ed illustrare verità, ma per disinformare, diffamare, distorcere la realtà dei fatti, screditare chi lavora per il bene del paese e non per gli interessi delle grandi lobby e multinazionali straniere.
Orbán ha, tra le altre cose, vietato che organismi OGM di qualsiasi genere fossero introdotti e commercializzati in Ungheria, e siamo sicuri che la Monsanto e le altre sorelle mafie transgenetiche (nonci riferiamo a Vladimiro Guadagno, in arte 'Lussuria', anche se forse anche lui è una vittima inconsapevole di queste gangs agroalimentari...) non avranno certo accolto con entusiasmo tale decisione...
Il suo 'peccato mortale' è però quello di non voler accettare i dictat della BCE e del FMI, imponendo al sistema bancario magiaro una politica protezionista nazionale, per difendere la sua terra dai mortali attacchi del "grande capitale internazionale": azione più che legittima e saggia in tempi di normalità, ma che nell'era delle "crisi finanziarie indotte" e di "guerre umanitarie" per terrorizzare popoli e governi, per spingerli ad invocare un Nuovo Ordine Mondiale (NWO) sotto l'autorità di un Unico Governo,  suonano come eresie e bestemmie. Ed infatti ecco che i portavoce di tali poteri forti, chiamati a raccolta, scatenano la loro campagna di criminalizzazione su giornali e reti televisive: anzi, fanno a gare a chi le spara più forti. Il quotidiano "la Repubblica" ha addirittura evocato e riesumato la salma di Goebbels per spaventare maggiormente i suoi alienati lettori.
Le banche e le assicurazioni magiare sono state tassate per dare ossigeno e aiuto in un momento di grande difficoltà e transizione: più che giusto diranno in molti. Ed invece questa mossa non è affatto piaciuta agli usurai di Bruxelles e Wall Street, che subito hanno lanciato una campagna di guerra ai bonds ungheresi, generando le solite ripercussioni di terrorismo e rapina ai danni dell'economia nazionale ungherese e del suo popolo.
I portaborse della Goldman Sachs, posti autoritariamente ai vertici dei governi e delle istituzioni bacarie europee, Monti Mario, Draghi Mario, Papademos Lucas, senza che nessun democratico plebiscito popolare li abbia eletti, senza che nessuno dei circa 731milioni di cittadini europei li abbia voluti, non solo non si sognano neppure lontanamente di sfiorare i grandi capitali finanziari e le lobby dell'usura legalizzata, ma anzi varano leggi per favorirle, arricchirle (vedi anche solo il caso dell'obbligo alla transazione bancaria, che impone a circa mezzo milione di pensionati l'apertura di conto/corrente per cifre oltre poche centinaia d'euro), proteggerle, mettendo invece senza pudore le mani nelle tasche (...e non solo...) dei cittadini, dei poveracci, di chi lavora per stipendi da fame, dei pensionati, dei malati che necessitano cure e ricoveri, dei sudditi senza difesa (perchè chiamarli cittadini è un eccesso, in tali condizioni di falsa democrazia, vera dittatura dei prestasoldi del tempio).
Questo il paradosso:
Viktor Orbán, eletto democraticamente, con una maggioranza assoluta di due/terzi, chiede che ad aprire le borse e pagare l'obolo siano le banche, vara leggi a protezione della propria nazione da interferenze e attacchi da parte di gruppi di potere esterni finanziari-politici-culturali, limitando anche la libertà d'azione delle suddette banche quando le loro scelte e decisioni vanno contro gli interessi della nazione, e per questo viene crocifisso dai media e minacciato dai massoni/papponi di Bruxelles ed oltre-Atlantico, presentato al popolo come la bestia nera, il pericolo di deriva "nazista" (sempre "la Repubblica" già citata) da emarginare e criminalizzare.
Monti Mario, Draghi Mario, Papademos Lucas, invece, non eletti da nessuno, ma imposti e cooptati con il ricatto ed il terrore di scenari peggiori ed apocalittici, varano leggi che disarmano il popolo, lo impoveriscono, lo mettono alla mercè dell'elite finanziaria, gli tolgono la speranza per i propri  figli, lo demotivano e spingono verso la disperazione, perchè malgrado per decenni esso abbia pagato i contributi pensionistici rischia di non poter un giorno neppure godere di qualche anno di meritato riposo, con l'età pensionabile sempre più allungata verso la morte e sempre più miserabile, dato l'aumento del costo dei prodotti, bollette, IVA, benzina, quindi cibo e beni di prima necessità. Ma questi dittatori per le banche, Monti Mario, Draghi Mario, Papademos Lucas, ci vengono invece presentati dagli stessi mezzi di informazione mediatica, stampa e TV, come eroi e salvatori, unica possibile speranza di uscire da una tremenda crisi (falsa come i loro datori di lavoro, passati o presenti che siano poco cambia, che l'hanno inventata e generata), mentre invece stanno pianificando la resa incondizionata ed il travaso di ricchezze e poteri locali nelle mani di quella setta di cui tutti loro fanno parte e che assume diverse identità e denominazioni a seconda delle mansioni particolari da svolgere (Bilderberg, Trilateral, CFR, Club di Roma, ed altri di cui la lista a questo link non è esaustiva).
L'obiettivo finale di questa guerra all'umanità è il suo controllo e dominio totale, in sintesi il NWO. Vi sembra una tesi cospirazionista, esagerata, immotivata?
I fatti mi sembra che piuttosto avvalorino, giorno dopo giorno, questa drammatica prospettiva, ed il fatto che anche in Vaticano si inneggi ad una "autorità finanziaria globale" (il Sole 24 ore) si tratti e consideri come meglio gestire l'usura, argomento e mezzo un tempo vietato dottrinalmente, e ci sia una sponda di matrice "spirituale" che accolga e rimbalzi verso il popolo tali disgraziate idee, da' la misura di quanto in profondità sia contagiata e malata la società, infettata da questo morbo talmudico annidato e covato per millenni nel putridume d'un escatologia già riprovata e maledetta.
L'invertebrata natura di questa bestia immonda aspettava ad ergersi il momento in cui la debolezza spirituale e la sana etica  fossero indebolite e stravolte nella loro essenza; che il diritto naturale fosse calpestato e vilipeso; che la vita fosse disprezzata, considerata un'incidente, e la morte divinizzata come un diritto inalienabile: per legge.
I profeti dell'avvento di questo mostro, pare siano a buon punto col lavoro.
Viktor Orbán, o si adeguerà agli ordini superiori, provenienti dai palazzi dove si decidono le sorti dell'Europa e del mondo, accetterà di far derubare ed incatenare il suo popolo e la sua nazione, oppure, come altri capi di stato scomodi e disobbedienti prima di lui, cercheranno di spazzarlo via, di sacrificarlo sull'ara del vitello d'oro, di annientarlo politicamente, fisicamente, se necessita militarmente.
Ma noi vogliamo sempre credere che "l'uomo propone e Dio dispone".
Facciamo i migliori auguri a Viktor Orbán, affinchè non si faccia contagiare dal morbo di cui sopra, che altri capi di stato emergano tra le macerie di questa euromassoneria, con il coraggio e la determinazione  necessarie ad imitare Orbán, per rompere l'assedio e dare l'esempio che un'alternativa al ricatto dei prestasoldi planetari esiste. Basta una scintilla.
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