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Home / Articoli / Vecchie bufale non muoiono: la leggenda del 'petrolio abiotico'

Vecchie bufale non muoiono: la leggenda del 'petrolio abiotico'

di Ugo Bardi - 18/01/2012


Ultimamente c'è chi sta tentando di diffondere anche in Italia una teoria già molto diffusa negli Stati Uniti. Si tratta della teoria del petrolio 'abiotico' secondo cui il petrolio sarebbe presente sul nostro pianeta in quantità estremamente abbondanti, se non addirittura infinite. Una leggenda alla quale in molti sembrano voler credere.


petrolio
Secondo la teoria del petrolio 'abiotico', questo sarebbe presente sul nostro pianeta in quantità estremamente abbondanti, se non addirittura infinite

Per qualche ragione, la leggenda del petrolio 'abiotico', che sarebbe abbondantissimo se non addirittura infinito, non ha attecchito in Italia. È difficile capire perché: negli Stati Uniti è tuttora molto diffusa, sostenuta da una variegata schiera di persone che si sono improvvisamente creduti geologi petroliferi dopo una onorata carriera come idraulici, parrucchieri, operatori turistici o assaggiatori di aceto balsamico. Forse in Italia siamo più intelligenti degli americani? Probabilmente no, ma quantomeno qui da noi ad una certa età smettiamo di credere a Babbo Natale mentre invece gli americani, a volte, sembra che continuino a crederci per tutta la vita.

Comunque sia, è anche vero che c'è chi ha fatto grossi sforzi per diffondere la leggenda del petrolio abiotico anche qui da noi. Ci ha provato per primo Roberto Vacca che, improvvisandosi geologo, è riuscito a rovinarsi la reputazione guadagnata in una vita di lavoro.

L'anno scorso, qualcuno che si firma 'shooter' ha messo su un blog sul petrolio abiotico dove si è messo di buona lena a tradurre vari articoli degli abioticisti americani. Non se lo è filato nessuno e dopo qualche mese ha cancellato il blog congedandosi con i lettori (?) con le parole, più o meno, “dovete morire”. Quest'anno, già a metà Gennaio arriva un ulteriore tentativo di diffondere la leggenda in Italia su un blog intitolato Aurora, dove qualcuno si è messo all'anima di tradurre un articolo vecchio di due anni e pieno di fesserie di tal John O'Sullivan, che come credenziali per parlare di geologia petrolifera non ha altro che quella di aver scritto i discorsi politici di Margaret Tatcher negli anni '80. In compenso, di clima ne sa ancora meno di quanto ne sappia di petrolio, come appare chiaramente dall' articolo (il titolo è tutto un programma: “La teoria del peak oil è fasulla come l'effetto serra”).

Evidentemente, continuano a provarci a diffondere in Italia la leggenda del petrolio abiotico. L'occasione per provarci di nuovo sembra arrivare sempre nei momenti in cui la benzina aumenta di prezzo. È allora che l'idea del petrolio infinitamente abbondante sembra più attraente. In ogni caso, da noi come dovunque nel mondo c'è una risorsa che è davvero infinitamente abbondante: il numero di allocchi che credono in queste cose.