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Spuntano i fascisti immaginari

di Francesco Borgonovo - 27/01/2012


L'eterno spauracchio. Per rimpiazzare l'ossessione anti-Cav, adesso i giornali riesumano l'armata degli uomini neri

E' sparito il nemico Berlusconi Spuntano i fascisti immaginari
liberoquotidiano.it

Avanti di questo passo e finirà che qualcuno, al ristorante, si metterà a gridare: «Cameriere, presto, c’è un fascista nella mia minestra». Pare infatti - leggendo i giornali - che negli ultimi tempi spuntino uomini neri un po’ dappertutto: l’Europa intera e l’Italia soprattutto sembrano  colpite da un’epidemia antidemocratica, con contorno di scarponi chiodati. Ieri Sette, il settimanale del Corriere della Sera, sparava in copertina un titolo inquietante: «L’orda nera», illustrato da una foto di due neonazisti americani a braccio teso e bandierona con la svastica. Che c’entrassero non si capisce bene, visto che il servizio - firmato da Ferruccio Pinotti - si riferiva al Vecchio Continente, ma tant’è. L’importante era comunicare al popolo italico che «l’internazionale di destra, complice la crisi dell’Euro, sta crescendo» e «si appoggia a una misteriosa struttura europea». Le ginocchia già tremano al pensiero della Spectre cameratesca, di cui Sette sunteggia il programma, il quale «spazia dal rifiuto dell’immigrazione alla lotta contro l’espansione dell’islam; dal recupero della tradizione cattolica (...) fino alla lotta contro le liberalizzazioni del governo Monti, facendosi carico delle istanze popolari». Se  l’Internazionale nera si presentasse con un programma del genere probabilmente farebbe il pieno di voti.

L’articolo tuttavia veleggiava su toni ansiogeni, mischiando in un unico calderone legami tra post fascisti e  camorra, «intrecci tra estremismo nero, banda della Magliana e finanza sporca». Seguiva un profluvio di  nomi e cognomi, cioè il solito elenco di ex estremisti neri (da Delfo Zorzi a Roberto Fiore), un bel rimpastone di ciò che da anni si legge sull’argomento «rigurgito fascista». Spuntava perfino  Licio Gelli.   A completare il quadretto, ecco la foto dell’ennesimo ciccione americano in tenuta nazistoide e un articolo su Casa Pound in cui il cronista scrive terrorizzato: «Non mi capita spesso, ma lo confesso: ho paura», perché ha visto due militanti stringersi gli avambracci nel saluto del legionario.

LE ARMATE DEL FASCIO
Da due giorni a questa parte, poi, il Fatto quotidiano mette in guardia a proposito del ritorno delle «Ombre nere», riesumando una vicenda del 2009 in cui sarebbe coinvolto il figlio di Gianni Alemanno (allora 14enne). Il giornale travagliesco dedica pagine intere a una spaventevole «aggressione fascista», in cui furono coinvolti «13enni e 14enni» e forse un paio di  quasi maggiorenni. Insomma, ci sono armate del fascio ovunque. C’erano, scriveva ieri Vito Mancuso su  Repubblica, fuori dal teatro Franco Parenti di Milano a manifestare contro lo spettacolo di Romeo Castellucci Sul concetto di volto nel Figlio di Dio. Ci sono «dietro» il movimento dei Forconi.    Secondo l’Unità «a cavalcare la rabbia sono anche esponenti di Forza Nuova»; per il solito Fatto «dietro» la protesta ci sono «estrema destra, mafia e massoneria».  Con tutta ’sta gente dietro i tir, sfido che si creano le code.     Tutto fa brodo per sostenere che il fascismo è alle porte: dai saluti romani a un concerto del console  Mario Vattani alle lamentele dei tassisti romani (di cui si ricordano le braccia tese a favore di Alemanno). A che pro sventolare lo spauracchio dei camerati? Semplice, caduto Silvio e sepolto - almeno per ora - l’antiberlusconismo, è indispensabile costruire un nuovo nemico.

Con poca fantasia, si va dunque a pescare nella galassia destroide italiana e non, senza distinguo alcuno. Si leggono, per esempio, cose orribili sulla destra ungherese: beh, ne abbiamo lette di  peggiori a proposito di Berlusconi. La creazione del nemico procede così: per stereotipi e sentito dire. È curioso notare, poi, come il Cavaliere venisse accusato di aver resuscitato il fascismo, sdoganando i «neri» (come sostiene un libro appena uscito: Ripuliti, di Davide Nalbone e Giacomo Russo Spena). Ma  se il fascismo era già risorto con lui, come fa a risorgere pure oggi a causa del governo Monti? Misteri della dietrologia. Attenti, dunque, i camerati sono ovunque: sul camion, in taxi, per strada, ovunque c’è caos. E se i vostri figlioletti mettono a soqquadro la camera, occhio: potrebbero essere fasci pure loro.