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L’odio dei soldati afghani verso la NATO

di Jon Boone - 02/02/2012


 

Uno studio dell’esercito statunitense mostra che sfiducia reciproca, disprezzo, a volte confinante con l’odio, che prevalgono in Afghanistan tra le forze locali e quelle straniere, sono una delle ragioni principali per cui sempre più truppe afghane rivolgono sempre più spesso le loro armi contro le truppe della NATO.
Questo studio indica che i soldati statunitensi esasperano i loro colleghi afghani con una estrema arroganza e un “comportamento brutale“. Critica anche duramente la dichiarazione “intellettualmente profondamente disonesta” della NATO secondo cui l’uccisione di soldati dell’Alleanza da parte dei soldati afghani sono estremamente rari.
I dati dimostrano che incidenti come il recente assassinio di quattro soldati francesi “rivelano una continua minaccia, un forte aumento di [azioni] omicide (di importanza che possono essere senza precedenti tra gli “alleati”, nella storia militare moderna).” Avverte che questo problema è ora così grave che “provoca una crisi di fiducia degli addestratori occidentali che lavorano con le forze di sicurezza afghane
Il rapporto, firmato dal comportamentista Jeffrey Bordin, dichiara che il numero degli attacchi è aumentato, con 26 omicidi o tentati omicidi dall’inizio del 2007. Questi attacchi hanno ucciso 58 membri delle forze straniere. Anche se alcuni di questi incidenti coinvolgono infiltrati taliban, Bordin ritiene che molti sono stati causati da una “profonda animosità, spesso rinforzata da conflitti sociali e personali“.
Realizzata con 613 interviste ai membri delle forze di sicurezza afghane, il documento dipinge un quadro molto scuro di disprezzo reciproco e di incomprensioni tra le due parti. Le truppe statunitensi vedono i loro alleati afghani, che addestrano e che combattono al loro fianco, come inaffidabili, disonesti, incompetenti e dall”igiene ripugnante“. Al contrario, il numero di scontri e persino tentati omicidi commessi dagli afghani sono stati causati da un comportamento che molti statunitensi non considerano offensivo, come “urinare in pubblico, costringere al giuramento, insulti, maleducazione e volgarità con i membri delle forze di sicurezza afghane, e sparare senza ragione  sugli animali. ”
Tra i fattori che creano più animosità, il rapporto elenca i convogli militari statunitensi che bloccano il traffico, le risposte agli insorti con tiri indiscriminati, a quanto pare a rischio di uccidere civili, un uso ingenuo di fonti d’intelligence incerte, e i raid contro le case degli afghani. Un altro motivo di preoccupazione è che i soldati afgani quasi mai intervengono quando uno dei loro compagni cerca di uccidere i soldati della NATO.
Questo Venerdì, l’ISAF, la forza internazionale della NATO schierata in Afghanistan, ha detto che questo “studio della squadra rossa” è stato condotto da un agente estraneo e non era stato approvato né avallato dai capi che l’hanno letto. L’ISAF ha detto che lo studio soffre di “generalizzazioni irrilevanti, campioni [troppo] piccoli, di retorica priva di professionalità e sensazionalistica“.
Nel gergo militare, la “squadra rossa” è una cellula indipendente che si occupa di analizzare criticamente piani e operazioni.
Un comandante afgano  incontrato nel sud dell’Afghanistan, ha detto al Guardian, lo scorso anno, che la sua più grande preoccupazione erano i soldati pashtun. Anche se pashtun sono il gruppo etnico di maggioranza, sono sotto-rappresentati nell’esercito afgano, e poi formano la stragrande maggioranza dei ranghi della rivolta. Lo stesso capitano non-pashtun, aveva raccontato come aveva disarmato uno dei suoi subordinati, che era così disgustato dai soldati statunitensi che non li avrebbe nemmeno guardato quando li incontrava.
Anche se l’esercito afgano è migliorato significativamente negli ultimi anni, le interviste condotte durante questo studio a 215 soldati statunitensi, mostrano una lunga lista di problemi persistenti. Questi soldati mostrano “un uso pervasivo di droghe illegali, furti massicci, instabilità psicologica, disonestà, mancanza di integrità e competenza, un uso pericoloso delle armi, funzionari corrotti, la mancanza di veri sottufficiali, alleanze segrete o accordi informali raggiunto con i ribelli, un alto tasso di diserzioni, morale basso, pigrizia, una igiene disgustosa e tortura dei cani.”

The Guardian