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Biodiversita' salvata dagli indigeni

di Raiutile notizie - 10/10/2005

Fonte: Raiutile notizie

Biodiversita' salvata dagli indigeni
 

Da Raiutile notizie
Se la liberalizzazione dei mercati mondiali è la soluzione per lo sviluppo economico dei paesi ricchi e poveri, essa non deve avanzare a spese delle culture indigene e della biodiversità ad esse legata. Lo afferma uno studio dell'Unep, il Programma Ambientale dell'Onu. Le popolazioni indigene hanno il diritto di preservare i loro stili di vita e sono depositari di conoscenze preziose su come gestire gli habitat e le risorse naturali in maniera sostenibile. L'Unep ha individuato 4 ragioni per cui è necessario conservare le culture locali.


1. Gli indigeni hanno sistemi economici tradizionali che hanno un impatto sulla biodiversità relativamente basso perché tendono a utilizzare una grande varietà di specie, e a coltivare una piccola quantità di ognuna di esse. Al contrario gli agricoltori commerciali usano poche varietà e le coltivano in grandi quantità.

2. Gli indigeni tendono a incrementare la diversità biologica dei territori in cui vivono, per avere a disposizione più varietà riducendo il rischio delle fluttuazioni quantitative delle varie specie.

3. Gli indigeni lasciano sempre un largo 'margine d'errore' nelle previsioni stagionali dei raccolti per l'abbondanza di piante e animali. Sottostimando il surplus di ogni specie, essi minimizzano il rischio di compromettere le fonti di sostentamento.

4. Visto che i saperi degli indigeni sugli ecosistemi sono insegnati e "aggiornati" con dirette osservazioni della terra in cui abitano, rimuoverli dalle loro terre significa spezzare il ciclo generazionale di studio empirico. Il mantenimento dei loro saperi dipende dunque sull'uso continuo della stessa terra.