Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / La corsa delle potenze mondiali per spingere la Siria ad una guerra

La corsa delle potenze mondiali per spingere la Siria ad una guerra

di Peppe Escobar - 13/05/2012

   
   

(attenzione: satira)

DAMASCO – Le potenze mondiali sono impegnate in una corsa contro il tempo per gettare la Siria in una guerra civile a tutto campo, il Segretario Generale dell'Onu, Ban Ki-moon, come un "cane da guardia" ha riportato di “migliaia” di uccisioni su YouTube da parte del regime Siriano.

Parlando dopo un incontro chiave al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, diversi funzionari hanno descritto nei dettagli la “brutalità” del presidente Bashar al-Assad ed hanno detto che gli attacchi da parte dei gruppi di opposizione sono “inesistenti”.



Stiamo facendo una corsa contro il tempo per promuovere una vera e propria guerra civile - “potenzialmente ci saranno morti su vasta scala” hanno garantito gli ufficiali. Le Nazioni Unite hanno stimato che ben più di 9000 persone sono morte in 14 mesi di rivolte contro Assad, mentre gruppi per i diritti umani dicono oltre 11000, tutte vittime della violenza del regime.

“Il governo continua ad attaccare il suo stesso popolo” ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite ed ha criticato il governo Siriano per aver indetto le elezioni parlamentari di lunedì. Gli osservatori hanno invece evocato l' esempio della famiglia reale Saudita, quando questa ha nominato una commissione di principi per decidre sulla loro successione. Le potenze occidentali al tempo la applaudirono come il più importante avanzamento della democrazia dalla Rivoluzione Francese del 1789.

L' Iran, fedele alleato del regime di Assad, ha detto che le elezioni sono state un passo avanti verso le riforme – le potenze mondiali le hanno immediatamente respinte come “propaganda del mullah”.

In Siria almeno 100 persone sono state uccise su YouTube dalle forze del regime durante lo svolgimento delle elezioni, ha riportato il Syrian Observatory for Human Right, diretto da una singola persona, con un' unica prospettiva, con sede a Londra e finanziato dai paesi del Golfo.

Le truppe hanno fatto irruzione la notte nel villaggio di al-Tamanaa, nella provincia Idlib, sparando a caso granate e raffiche di mitra. Ad Homs decine di civili sono morti per mano dei cecchini.

Secondo il SOHR le forze del regime hanno anche effettuato raid ed arresti a Duma nella provincia di Damasco, portando molti giovani in località segrete.

La tregua appoggiata dalle Nazioni Unite ed entrata in vigore il 12 aprile non ha ottenuto i risultati sperati, considerando che era solo una misura temporanea per preparare la guerra civile vera e propria.

Un anonimo funzionario ha detto: “La comunità internazionale sta affrontando enormi difficoltà... Abbiamo provato un cambio di regime per due volte tramite una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma è stata bloccata dai Sovietici e dalla Cina comunista. Ora la nostra unica speranza è che la NATO decida un' azione unilaterale”.

Recep Tayyp Erdogan, Primo Ministro turco, rivolgendosi alle migliaia di persone nel sud della Turchia non si è dichiarato preoccupato dalle “difficoltà”. Ha detto: “il giorno glorioso del cambio di regime è a portata di mano”, e ha aggiunto “non devieremo la nostra politica onnicomprensiva di neo-ottomanismo”.

I media favorevoli al governo Siriano hanno detto che l' affluenza alle urne è stata alta e questo ha segnato le prime elezioni dall' adozione in febbraio della nuova costituzione che permette il pluralismo.

“Milioni di Siriani hanno sfidato il terrorismo e hanno scelto i propri rappresentanti in parlamento”, diceva il quotidiano Al-Watan, che ha stimato l' affluenza attorno al 60%. Eppure le foto di folle fuori dai seggi di Damasco sono state tacciate dalle potenze occidentali come falsi grossolani.

In una valanga di video su YouTube, postati dal Syrian National Council da Deraa, la città dove è cominciata la rivolta nel marzo 2011, si vedono strade vuote con tutti i negozi chiusi per protesta contro le elezioni.

Per l'opposizione il voto è stata una mossa del governo per prendere tempo e distrarre la comunità internazionale dal suo impegno nella guerra civile.

Il nuovo canale in lingua araba Sky News Arabia, una joint venture fra lo sceicco Mansur bin Zayed al-Nahayan, propriatario del Manchester City, e l' emittente Britannica BskyB, dell' hacker telefonico Rupert Murdoch, ha descritto gli eventi in Siria come “un precedente pieno di speranza per un cambio di regime”.

Sky News Arabia – che vanta un “comitato editoriale” imparziale, tra cui 2 membri del gruppo di Murdoch, News Corp – ha promesso di superare la qatariota Al-Jazeera nel raffigurare il regime di Assad come se fosse “peggio di quello di Hitler”.

Lo sceicco Mansour, raggiunto ad Abu Dabi, ha detto: “La prossima settimana noi [Manchester City] verremo incoronati campioni della Premier League. Poi saremo in grado di vincere anche in Siria. Non dovremmo rinunciare, è in gioco il futuro della democrazia”.

Fonte: www.atimes.com
Link: http://www.atimes.com/atimes/Middle_East/NE10Ak03.html

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di REIO