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Come Osama rilegge Obama

di Pepe Escobar - 28/05/2012



Un accordo sul nucleare con l'Iran? Un ritiro organizzato dall'Afghanistan? Una leggera ripresa dell'eurozona? Prezzi del petrolio stabili? Scordatevelo. L'elettore estero cruciale per Obama II alla Casa Bianca è un Osama bin Laden. Chiamiamola la strategia vincente "Obama inchioda Osama".

Non c'è da sorprendersi che la strategia vincente sia stata subappaltata al binomio Hollywood/Pentagono. Washington ha perso la guerra del Vietnam, ma l'ha vinta sullo schermo. La regista vincitrice del premio Oscar con il film “Hurt Locker” Kathryn Bigelow aveva già iniziato il processo di "vincere" la guerra contro l'Iraq sullo schermo - per lo meno moralmente.

Adesso è giunto il momento del suo nuovo progetto - un film per il momento senza titolo - sul raid "catturare Osama" di Abbottabad del maggio 2011 e degli eventi che lo hanno preceduto. Con POTUS (ovvero il presidente degli Stati Uniti) come l'eroe del suo film d'azione.



Fatti da parte, Spider Man

Quindi, essenzialmente questa sarà una pubblicità holliwoodiana di 90 minuti di una campagna multimilionaria, disponibile su tutti gli schermi d'America, che vende Obama come il macho comandante-capo che George W Bush ha sempre sognato di essere. È lo stesso modus operandi del recente film di successo Battleship - che altro non è stato se non un'estrema plateale pubblici di reclutamento della marina militare americana.

L'organizzazione Judicial Watch [1] (che si descrive come "Una fondazione apartitica che promuove trasparenza, credibilità e moralità nel governo, nella politica e nella legge", ndr) con sede a Washington DC ha appena reso nota una serie di documenti - 153 pagine dai file del Pentagono e 110 pagine dai file della Central Intelligence Agency (CIA) - descritti come "quasi tanto difficili da ottenere dall'amministrazione Obama quanto comprare un biglietto vincente della lotteria dal droghiere locale". Ci sono voluti nientemeno che nove mesi e una causa legale federale per costringere l'amministrazione Obama a cedere i documenti.

I documenti elencano nel dettaglio come la Bigelow e lo sceneggiatore Mark Boal siano diventati i pupilli sia del Pentagono che della CIA. È stato concesso loro l’accesso privilegiato ad un “planner, Operator and Commander delle SEAL Team Six” – le massime forze speciali che potrebbero (oppure non, secondo milioni di persone in tutto il mondo) aver ucciso Bin Laden nel corso di un raid nella sua abitazione di Abbottabad in Pakistan un anno fa.

Il raid stesso è descritto come “una ‘decisione d’impulso’ del POTUS” e “il coinvolgimento della WH [Casa Bianca] è stato cruciale”.

La Bigelow e Boal hanno avuto accesso alla “vault” - il bunker della CIA che è stato la sede di parte della programmazione tattica cruciale per il raid.

Per quanto concerne le foto e i video che dovrebbero provare – oltre ogni ragionevole dubbio – che sia stato realmente Bin Laden ad essere ucciso nel raid, la Judicial Watch è stata costantemente ostacolata. Per l’amministrazione Obama questa è una questione di sicurezza nazionale.

Quello che importa è che tutto vada alla grande con l’operazione Spider Man di Obama; con la tempistica cruciale, la pubblicità sarà in onda su tutti i cinema d’America il 12 ottobre. Una specie di non-sorpresa di Ottobre [ndt. Probabile riferimento alla “cospirazione della sorpresa d’ottobre” del 1980].

Pepe Escobar è autore di Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War (http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0978813820/simpleproduction/ref=nosim - Nimble Books, 2007) e di Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge (http://www.amazon.com/Red-Zone-Blues-snapshot-Baghdad/dp/0978813898). Il suo libro più recente, appena pubblicato, è Obama does Globalistan ( http://www.amazon.com/Obama-Does-Globalistan-Pepe-Escobar/dp/1934840831/ref=sr_1_1?ie=UTF8&s=books&qid=1233698286&sr=8-1 - Nimble Books, 2009).
Può essere contattato all’indirizzo pepeasia@yahoo.com

Fonte: www.atimes.com
Link: http://www.atimes.com/atimes/South_Asia/NE25Df03.html


Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI

Note

1. http://www.judicialwatch.org/press-room/press-releases/13421/