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Noi che non pratichiamo l’americanismo ma siamo siciliani

di Pietrangelo Buttafuoco - 08/11/2012

 

La vittoria di Obama e quel troppo parlare delle minoranze che ne hanno segnato il passo, sono cosa veramente accaduta, certo. Però le minoranze forse non sono tanto minoranze se hanno eletto il presidente degli Stati Uniti. E dunque non assistiamo alla sconfitta di una parte degli Usa, quella bianca e la peggiore, ma semplicemente alla lenta dismissione dell’impero tutto. Obama, insomma, sta chiudendo baracca. Ne sa qualcosa chi ha frequentato una qualsiasi pagina di storia romana al liceo: la fine dell’impero ne implicava la sua trasformazione, e la trasformazione degli Stati Uniti e dell’Occidente sta passando proprio dalla nuova linfa del sangue straniero. Sia esso latino o orientale. E meno male. Ma ci chiediamo, se i latini, i coreani, i cinesi, i giapponesi, i brasiliani stanno prendendosi il mondo, chi sono le nuove minoranze d’Occidente? I siciliani di Niscemi, quelli che subiranno il Muos, il mostro satellitare da cui verranno condotte le guerre disperate dell’impero americano alla sua fine. Quelle dei missili teleguidati e degli aerei senza pilota, quelle che basterà una luce forte per morire senza troppo pensarci e senza sangue. Noi che abbiamo bevuto il sogno americano, solo per tramite di Walt Disney, ora che arriva anche alla sua fine di simbolo, la trasfiguriamo tutta questa America nella definizione data da Henry Miller, “un incubo ad aria condizionata” dove solo il Grand Canyon poteva ancora emozionare, difatti. Noi che non pratichiamo l’americanismo ma siamo siciliani, chiediamo alla signora Milena Gabanelli conduttrice del cazzuto programma d’inchiesta “Report”, di andare a fare una cazzutissima inchiesta e raccontare l’unica minoranza d’Occidente di cui nessun giornale parla, i cittadini di Niscemi. Prima che un missile teleguidato o le radiazioni del Muos (Mobile User Objective System), di prossima istallazione presso uno struggente sughereto, ne cancellino la presenza già lieve.