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Rien ne va plus

di Ugo Gaudenzi - 26/02/2013


Parliamo di calendario. Una “forma” che, questa volta, è anche sostanza.
1) Quanto emerso dalle urne pospone la governabilità del BelPaese alle calende greche. Intanto...
2) Alle Idi di marzo - omen nomen - il 15 del prossimo mese, si svolgeranno le sedute inaugurali di Camera e Senato. Con la nomina della seconda (Palazzo Madama) e della terza (Montecitorio) carica dello Stato. Meno di una settimana dopo, l’irresponsabile presidente della Repubblica dovrà tenere le consultazioni, dare l’incarico al nuovo presidente del Consiglio, concordare la lista dei ministri, ottenere il loro giuramento, rinviare il nuovo governo alle Camere per la fiducia (e attendere la lista dei sottosegretari). Compito più che arduo.
3) Alle Idi di aprile, le Camere e i rappresentanti delle Regioni si riuniranno in seduta comune per eleggere il successore dell’inquilino del Quirinale.
4) Entro le Idi di maggio, termine ultimo del settennato dell’attuale, autocrate, capo dello Stato, il suo successore si insedierà sul colle di Quirino.
E’ evidente persino ai seguaci delle tre note scimmiette come il cammino di inizio legislatura sia impervio di per se stesso.
Se è vero, come è vero, che il Parlamento è sovrano, è più che probabile, intanto, che dagli scranni dei duecento parlamentari antipartito del Movimento5Stelle, proseguirà in quelle auguste e sorde aule istituzionali la battaglia per inviare tutti gli altri a casa. Soprattutto quelli appena premiati dal benefico “premio di maggioranza” insito nel porcellum.
Come è anche manifesta la secessione anti-governativa del Nord. Miscela esplosiva, non vi pare?