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L’America si dimostra una sub potenza politica ed economica e un ottimo baro

di Bernardo Luraschi - 29/08/2013

Fonte: liberi-pensieri

Stringendo la dichiarazione dei diritti umani in una mano e le armi di distruzione di masse nell’altra, l’America si dimostra una sub potenza politica ed economica e un ottimo baro

 

Ci risiamo, eccoli di nuovo che stanno caricando la loro feroce macchina umanitaria, pronta a lanciare l’ennesima guerra, che sarà necessariamente giusta e santa, come da sempre tute le guerre dei bulli della storia che non avrebbero altre giustificazioni d’addurre se non la loro arroganza (ricordiamo le bugie atomiche sull’Iran, terroristiche per l’Afghanistan e umanitarie su Gheddafi).

Così il popolo Siriano già martoriato da una dura dittatura e che subisce di sovrapprezzo la ferocia di tutti i fondamentalisti e mercenari della regione, godrà di un gran finale umanitario fatto di bombe intelligenti e di militari imbecilli che spareranno a casaccio spesso sui loro stessi piedi non capendo assolutamente nulla di quello che gli sta succedendo intorno.

L’intervento riuscirà alla perfezione, il Nobel Presidente (che anticipatamente Nobel per la Pace, non ha nulla di nobile e ancor meno di pace) da qualche portaerei ben al sicuro nel mar Mediterraneo (o per maggior tranquillità in qualche studio di Hollywood) ci rassicurerà, per scoprire una volta scesi dalle nuvole (cloud come si usa oggi, dove tutto risiede divinamente e uranicamente) che la terra è una cosa diversa e chi vi semina odio raccoglie tempesta.

Non importa, le coalizioni dei giusti hanno imparato la lezione dopo l’Iraq non restano per molto, liberati gli stati, rapidamente li pacificano e li democratizzano, un metodo ineccepibile, qualche migliaio di morti civili (spesso molte migliaia anzi centinaia di migliaia, ma queste sono informazioni riservate, perché far sapere), sono sufficienti a far fuggire verso i paesi dei democratici liberatori tutta l’intellighenzia e i capitali della nazione, lasciando il paese in un sano e civile processo democratico, con bande di predoni armate fino ai denti che si contendono il potere in uno stato ridotto a una rete di fortini isolati, vessando un popolo che rimpiangerà il feroce dittatore da cui sono stati liberati (urlando la versione araba di: “A ridatece er puzzone”). Per la felicità delle ONG tutti frutti che seguiteranno a fare la loro bella figura e i loro piccoli affari, esattamente com’è successo in Iraq, Libia e Afghanistan.

Dietro a tutto questo c’è l’ineludibile verità di una superpotenza sostanzialmente ottusa e violenta, che messa alle strette dalla storia è incapace a cambiare indirizzo e visione politica e priva di energie vitali reagisce violentemente barando in quel gioco di libera competizione mondiale che lei stessa ha voluto e che sta perdendo.

Questa Nazione, questa Superpotenza ormai dal destino segnato ha davanti a se due possibili scenari, o accetta d’essere una Nazione tra Nazioni o scatena l’ennesima disastrosa guerra mondiale, giustificandola con un nuovo 11 settembre cui questa volta nessuno crederà.

Purtroppo l’America nasce dai Padri Pellegrini ed è pervasa da un forte sentimento religioso e fondamentalista che si manifesta nella follia messianica d’essere il popolo portatore della luce democratica e liberale, valori per la salvaguardia dei quali tutto è possibile e giustificato, financo abolire democrazia e libertà (non il liberismo), scatenando la distruzione del mondo. E noi europei zitti dietro a cominciare da quelle sub sub sub potenze che sono l’Inghilterra e la Francia.